Tutti (anche Viviani-Scartezzini) inchinati a Kluge-Reinhardt
Nations Cup 2023, si chiude a Il Cairo la seconda tappa. Quinto posto per la coppia azzurra nella Madison dominata dai tedeschi, Miriam Vece completa con un ottimo Keirin la positiva trasferta egiziana
Si è chiusa in Egitto la seconda tappa di Nations Cup 2023 e nell'ultima giornata di gare a Il Cairo il ct azzurro Marco Villa ha avuto buone conferme dagli atleti che già si erano ben comportati nei giorni scorsi, in particolare Miriam Vece, ottava in un partecipatissimo Keirin (40 partenti) dopo aver conquistato il quarto posto nella Velocità, Elia Viviani e Michele Scartezzini, quinti nella Madison, risultato che si accoppia al secondo posto di Elia nell'Omnium e al terzo di Michele nell'Eliminazione. Non travolgenti invece i giovani Matteo Bianchi e Mattia Predomo nella Velocità maschile, ma non è un dramma: coi giovani ci vuole pazienza, e di sicuro i due vanno aspettati senza ansia.
Nel descrivere le gare di oggi partiamo dal Keirin. Miriam Vece ha chiuso terza in batteria al primo turno (passavano le prime due, l'hanno preceduta l'olandese Hetty van de Wouw e la colombiana Martha Bayona) ma poi si è imposta nella propria manche di ripescaggio accedendo così ai quarti di finale; qui le batterie erano tre e ciascuna qualificava quattro atlete su sei. Nella sua, Miriam ha preso l'ultimo treno, piazzandosi giusto quarta dietro alla tedesca Alessa-Catriona Propster, alla giapponese Fuko Umekawa e alla belga Nicky Degrendele, e conquistandosi così l'accesso alle semifinali (dalle quali sono rimaste fuori per esempio tanto la Bayona - che pure era tra le favorite - quanto le britanniche Emma Finucane e Sophie Capewell, prima e seconda ieri nella Velocità).
Al penultimo atto, Vece ha probabilmente pagato la stanchezza accumulata tra ieri (in un impegnativo torneo della Velocità) e oggi e ha chiuso ultima la propria semifinale, riservandosi di ottenere un secondo posto nella finale per il 7°-12° posto alle spalle della neozelandese Ellesse Andrews (quindi ottava in totale, l'azzurra); la finalissima è stata vinta dalla giapponese Mina Sato davanti a Degrendele e Propster, con la francese Taky Marie Divine Kouamé prima atleta ai piedi del podio.
Nella Velocità maschile molto lontani dalla qualificazione Mattia Predomo e Matteo Bianchi, rispettivamente 40esimo e 41esimo su 52 (passavano i primi 28); il torneo è stato vinto dal solito Harrie Lavreysen, che in finale ha battuto per 2-0 il russo con passaporto israeliano Mikhail Yakovlev; terzo posto per il giapponese Kaiya Ota sul polacco Mateusz Rudyk. Per l'olandese una rivincita dopo il rovescio di ieri nel Keirin.
Nations Cup Il Cairo 2023, Viviani-Scartezzini quinti nella Madison
Nella Madison Elia Viviani e Michele Scartezzini hanno superato agevolmente la batteria (secondi dietro ai tedeschi Roger Kluge-Theo Reinhardt e davanti ai francesi Thomas Boudat-Clément Petit), dopodiché in finale sono rimasti a secco di giri in una prova molto tattica in cui solo Olanda (Jan-Willem van Schip-Vincent Hoppezak) e Nuova Zelanda (George Jackson-Thomas Sexton) hanno messo a segno una caccia. La differenza l'hanno fatta quindi sostanzialmente gli sprint, e chi ne ha messi a frutto tanti ha vinto: Kluge-Reinhardt, a punti in 15 volate su 20 per un totale di 44. L'Olanda si è fermata a 38, la Nuova Zelanda a 35. L'Italia ha chiuso al quinto posto (28 punti frutto di 10 sprint a punti, di cui due vinti), preceduta di un solo punto anche dal Belgio con la coppia Fabio van den Bossche-Robbe Ghys.
Nell'Omnium femminile la rientrante Valentina Scandolara ha sbattuto subito nella batteria di qualificazione (due brevi Corse a punti da 17 partecipanti ciascuna da cui sono scaturite le 24 finaliste): l'azzurra ha chiuso 16esima a 0 punti il proprio turno restando quindi fuori dalla gara vera e propria. Gara vera e propria che è stata vinta dalla neozelandese Ally Wollaston, che prima ha conquistato Scratch e Tempo Race, poi in una brutta Eliminazione (chiusa all'undicesimo posto) ha subìto il ritorno di Jennifer Valente, Victoire Berteau e Amalie Dideriksen, che si sono presentate in quest'ordine ai primi tre posti prima della Corsa a punti decisiva: 110 punti per la statunitense, 106 per la francese e la danese, 100 per l'oceanica, quarta.
Wollaston e Berteau hanno conquistato il giro, uniche insieme all'irlandese Mia Griffin (lontanissima in classifica), solo che la neozelandese ha fatto anche 19 punti (vincendo tre sprint) mentre la transalpina si è fermata a 5, sicché Ally ha concluso a braccia alzate con 139 punti, seguita a 131 da Victoire. Terzo posto per Dideriksen a 116, quarto per Valente a 112.