Alla Polynormande ci provano in tanti, ma alla fine vince sempre De Lie
La semiclassica francese si chiude in volata dopo una serie innumerevole di scatti e tanta incertezza, e allo sprint il belga della Lotto-Dstny non ha rivali. Battuti Ferron e Lapeira, nel finale in mostra anche Lorenzo Rota
Percorso invariato per la semiclassica francese che si corre in Normandia dal 1980, con partenza da Avranches ed arrivo a Saint Martin de Landelles dopo 169 km. A caratterizzare la corsa è ancora una volta il circuito finale da ripetere ben 11 volte, che prevede alcuni saliscendi tra cui la Côte de la Pigeonnière. Si rinnova dunque l’appuntamento con una corsa sempre incerta ed avvincente, dove nel recente passato gruppetti di scattisti sono riusciti spesso ad anticipare la volata di un gruppo più numeroso.
Cominciano immediatamente dopo il via gli scatti per creare la fuga di giornata, che però oggi tarda a formarsi. Solo dopo 70 km ed innumerevoli attacchi riescono a prendere il largo in 5: François Bidard (Cofidis), Dimitri Peyskens (Bingoal-WB), Damien Touzé (AG2R Citroën), Jens Reynders (Israel-Premier Tech) e Léo Danès (CIC U Nantes Atlantique). Essendo già entrati nel circuito il gruppo concede loro un vantaggio piuttosto ristretto, che non raggiunge mai i 2’. Passano velocemente i giri del circuito, affrontati a ritmo allegro dai fuggitivi e dal plotone, in cui lavorano soprattutto TotalEnergies e Lotto-Dstny.
Entrati negli ultimi 50 km si fa vedere anche la Groupama-FDJ che può contare su due giovani favoriti come Paul Penhoët e Laurence Pithie, mentre in testa Reynders distanzia i compagni d’avventura e prosegue in solitaria. Proprio mentre i 4 ex fuggitivi vengono ripresi iniziano gli scatti dal gruppo, che prima però deve ancora recuperare 1’ dal battistrada in meno di 20 km. Dal plotone riesce a sganciarsi un duo composto da Mickaël Chérel (AG2R Citroën) e Thomas Gachignard (St. Michel-Mavic-Auber93), mentre dietro interviene con urgenza la Arkéa Samsic di Luca Mozzato. Il forcing della squadra bretone ha come primo risultato quello di riprendere la coppia di contrattaccanti, anche se Reynders, ottimo passista, resta in testa con buon margine.
Il belga viene però ripreso nel pieno dell’ultimo giro, mentre le accelerazioni che si susseguono vedono coinvolti nomi di primo piano come Guillaume Martin (Cofidis) e Lorenzo Rota (Intermarché-Circus-Wanty), ma arrivati all’ultimo chilometro il gruppo torna compatto. Si va dunque alla volata finale, per nulla scontata fino a poco prima, e a dominarla è Arnaud De Lie (Lotto-Dstny), decisamente il velocista più forte tra quelli presenti al via. Il belga batte Valentin Ferron (TotalEnergies) e Paul Lapeira (AG2R Citroën), rispettivamente secondo e terzo.