
Colnaghi vuol dire fiducia: primo successo da professionista al Giro di Reggio Calabria
Il corridore lecchese regola facilmente allo sprint Davide Bais e Lorenzo Mark Finn
Se Gabriele d'Annunzio definì il lungomare di Reggio Calabria «il chilometro più bello d'Italia», Luca Colnaghi lo ricorderà come il rettilineo più bello della sua ancora giovane carriera da professionista. Sì, perché il 26enne lombardo ha ottenuto in riva allo Stretto di Messina il suo primo successo in massima serie, aggiudicandosi in maniera limpida il Giro della Città metropolitana di Reggio Calabria, terza prova della Coppa Italia delle Regioni. Scattato a una ventina di chilometri dal traguardo in compagnia di Davide Bais e di un brillantissimo Lorenzo Mark Finn, il corridore della VF Group-Bardiani CSF-Faizanè ha atteso la volata sul lungomare Falcomatà per fulminare i suoi compagni di avventura. Giornata di festa per il team dei Reverberi, che ha peraltro ottenuto la prima vittoria dell'anno in una gara di livello internazionale dopo il blitz di Filippo Turconi al Trofeo Piva: 4° Martin Marcellusi, 7° Enrico Zanoncello, 8° Filippo Fiorelli. In soldoni, punti pesanti nella classifica UCI, dalla quale dipenderà la partecipazione delle Professional ai Grandi Giri.
La cronaca del Giro della Città metropolitana di Reggio Calabria
Dopo un anno di sosta, il Giro della Città metropolitana di Reggio Calabria riprende il suo corso come parte integrante della Coppa Italia delle Regioni. La 67ª edizione della gara più a sud del calendario italiano - che ha peraltro tenuto a battesimo il nuovo commissario tecnico della Nazionale italiana, Marco Villa - si sviluppa su un percorso di 183,3 km: partenza da Bova Marina (Reggio Calabria) e arrivo nel capoluogo reggino. Dopo aver costeggiato lo Ionio, la carovana si inerpica sulle cime dell'Aspromonte: prima la salita di Piano Maschera (23,4 km con una pendenza media del 4% e un breve tratto al 6%), poi il Monte Sant'Elia (poco meno di 13 km al 3,9% che si induriscono dopo l'ingresso nell'abitato di Palmi, dove le pendenze si arrampicano fino al 7%). I 43 km che separano la cima del Sant'Elia dal Lungomare Falcomatà scorrono piuttosto veloci, ma gli strappi con vista sul Tirreno si prestano a possibili colpi di mano. Ultima curva a circa 700 metri dalla linea bianca.
La prima azione di giornata decolla dopo una quindicina di chilometri: all'attacco il finlandese Sampo Malinen (Monzon-Incolor-Gub) e gli italiani Tommaso Rigatti (Gragnano Sporting Club) e Matteo Spreafico (Mg.K Vis-Costruzioni e Ambiente). I tre uomini al comando - inseguiti dai Polti VisitMalta - viaggiano con un vantaggio massimo di 2'45" per poi essere raggiunti poco prima di scollinare il Piano Maschera. La successiva discesa in direzione di Gioia Tauro mette le ali a un sestetto formato dagli italiani Matteo Ambrosini (MBH Bank-Ballan-CSB), Lorenzo Mark Finn - in gara con la maglia della Nazionale - Filippo Magli (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), Martin Marcellusi (VF Group) e Lorenzo Quartucci (Solution Tech-Vini Fantini) e dallo spagnolo Fernando Tercero (Polti VisitMalta). I contrattaccanti - inseguiti per qualche chilometro da un altro corridore italiano, Domenico Cirlincione (General Store-F.lli Curia-Essegibi) - accumulano un margine di circa 1'20" sul resto della compagnia, che approfitterà della scarsa collaborazione in testa alla corsa per operare il riaggancio nel tratto pianeggiante che precede la scalata al Sant'Elia.
In verità, Ambrosini resterà ancora al comando, condividendo la strada con l'altro italiano Etienne Grimod (Biesse-Carrera-Premac) per una manciata di chilometri, prima di restare nuovamente da solo. La sua sortita - tenuta sotto controllo dai Solution Tech-Vini Fantini - si concluderà nella parte più dura dell'ultima salita di giornata, dove l'atleta vicentino sarà raggiunto e staccato dall'italiano Filippo Fiorelli (VF Group) e da Finn, a sua volta spalleggiato dal compagno di Nazionale Alessandro Fancellu. I tre uomini al comando scaleranno le ultime rampe della salita in cordata con il danese Dennis Lock (General Store) e di un altro uomo in maglia azzurra, Simone Raccani. Anche questa azione, però, rifluirà nella discesa che conduce sulle sponde del Tirreno.
Esaurito un breve tentativo degli italiani Matteo Scalco (VF Group) e Kristian Sbaragli (Solution Tech), la corsa si decide ai -24 da Reggio Calabria: poco prima di raggiungere Villa San Giovanni, il campione del mondo in carica della categoria Juniores scatta con i connazionali Davide Bais (Polti VisitMalta) e Luca Colnaghi (VF Group). Il terzetto di testa distanzia di circa mezzo minuto il gruppo principale - trainato ancora dagli uomini di Serge Parsani - per poi toccare i 40" a due passi da Reggio Calabria. La collaborazione tra gli attaccanti prosegue senza alcuna flessione fino al rettilineo conclusivo. E volata (ristretta) sia: Colnaghi lancia la sua progressione ai 350 metri dal traguardo, seminando con estrema facilità Bais e Finn. Primo centro del 2025 per la formazione Professional romagnola e primo successo tra i pro' per il 26enne lecchese, che ha condiviso la top 10 con altri tre compagni di squadra: 4° Marcellusi - scattato nel finale con l'altro italiano Nicolò Garibbo (Nazionale, 5°) e il britannico Ben Granger (Mg K.Vis, 6°) - 7° un altro italiano, Enrico Zanoncello (VF Group), 8° Fiorelli.

L'ordine d'arrivo
Da martedì a venerdì il Giro d'Abruzzo
La Coppa Italia delle Regioni proseguirà subito dopo Pasqua con le due tappe del Tour of The Alps valide per l'assegnazione dei punti nelle varie classifiche individuali ed a squadre. La stagione italiana proseguirà invece la prossima settimana con il Giro d'Abruzzo, in programma da martedì 15 a venerdì 18.