Nel giardino di casa non c'è storia: a Diegem nona di fila per Van der Poel
Nel 2011 e nel 2012 da juniores, nel 2013 tra gli juniores, dal 2014 in poi da élite. Il legame tra Mathieu van der Poel e la prova serale di Diegem è qualcosa di irreale anche per gli elevati standard che il fenomeno nato nel 1995; la striscia rimane aperta dopo la gara odierna, in quello che è stato il sesto degli otto appuntamenti del Superprestige.
Diversamente dalle ultime uscite, la partenza dell'asso della Corendon è stata più che buona; l'unico capace di rimanere assieme a lui è Eli Iserbyt, ritrovatosi finalmente dopo una fase centrale di dicembre decisamente sottotono, comprensibile anche dato l'eccellente avvio di stagione in cui ha funto da primattore della specialità, in contumacia di Van der Poel e Van Aert.
Sulla coppia, nel corso del quarto degli otto giri in programma, si riportano anche Laurens Sweeck, Michael Vanthourenhout e Corné van Kessel. Ma si tratta solo di un passaggio momentaneo, perché Van der Poel rompe gli indugi nel tratto più duro del circuito, prendendo il largo con un ritmo impareggiabile per gli altri. Alle sue spalle la coppia della Pauwels Sauzen composta da Iserbyt e Vanthourenhout si coalizza, ma nulla può.
All'inizio dell'ultima tornata il vantaggio del solitario battistrada su Iserbyt è di 14", con Vanthourenhout leggermente staccato a 20" ma con un margine di sicurezza su Tim Merlier, Sweeck e Lars van der Haar. Non cambia nulla nel giro conclusivo e così Mathieu van der Poel può sorridere per la nona volta di fila a Diegem, la quindicesima in sedici gare disputate quest'anno tra le ruote grasse.
Seconda piazza a 9" per un Eli Iserbyt che, sfruttando l'assenza del leader Toon Aerts, si riavvicina alla vetta del Superprestige. Seguono Michael Vanthourenhout a 28", Tim Merlier a 37", Lars van der Haar a 40", Laurens Sweeck a 49" (attuale leader della classifica con un punto di margine su Iserbyt), Corné van Kessel a 1'09", Quinten Hermans a 1'32", David van der Poel a 1'48" e Tom Pidcock a 2'23".
Da segnalare la più che discreta quindicesima posizione a 2'49" di Jakob Dorigoni; il portacolori della Selle Italia Guerciotti è il terzo under 23 al traguardo dopo Pidcock e Turner. Ventottesimo a 6'11" Cristian Cominelli, ultimo dei non doppiati da Van der Poel.