Jonas Vingegaard con Eddy Merckx al via della diciannovesima tappa del TDF 2023 © Jumbo-Visma
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Jonas Vingegaard sarà al via della Vuelta a España 2023

Il danese, prossimo a conquistare il suo secondo Tour de France, ha confermato al giornale MARCA la sua partecipazione al grande giro che partirà da Barcellona il 26 agosto

23.07.2023 11:58

Questa sera a Parigi conquisterà il secondo Tour de France della sua carriera, ma Jonas Vingegaard non ha intenzione di fermarsi qui, almeno per ciò che concerne i grandi giri. Il danese della Jumbo-Visma ha confermato al quotidiano sportivo spagnolo MARCA che sarà al via della Vuelta a España 2023 che partirà il 26 agosto da Barcellona per concludersi tre settimane dopo nella capitale Madrid, con la consueta passerella dedicata ai velocisti (che va così a completare la tripletta nelle capitali dopo Roma e Parigi). 

Ovviamente la notizia fa rumore, visto che appena pochi giorni fa la squadra aveva annunciato una preselezione per la corsa spagnola, in cui figuravano i nomi di Primoz Roglic, Sepp Kuss (che nel caso dovesse davvero partecipare sarebbe al terzo grande giro della stagione), Robert Gesink, Wilco Kelderman, Milan Vader, Tobias Foss, Gijs Leemreize, Attila Valter e Koen Bouwman, ma non quello di Vingegaard. La presenza di Roglic è ovviamente confermata e quindi la squadra neerlandese andrà alla caccia della tripla corona con i due corridori che hanno regalato già Giro d'Italia e Tour de France alla squadra di Richard Plugge. La tattica della doppia punta aveva già fruttato grosse soddisfazioni alla Jumbo nella Grande Boucle del 2022, quando lo sloveno e il danese riuscirono a isolare Tadej Pogacar sul Galibier.

La concorrenza esterna sarà molto elevata, partendo dal campione in carica nonché iridato Remco Evenepoel, proseguendo con Geraint Thomas, sconfitto solo alla cronoscalata del Monte Lussari da parte di Roglic, e concludendo con l'enfant du pays Juan Ayuso, già terzo nel 2022 ad appena vent'anni. Oltre chiaramente a tanti altri outsider.

Per Vingegaard questa sarà una prova davvero interessante per capire come digerisce due grandi giri di fila, anche in vista, chi lo sa, di un tentativo di doppietta Giro-Tour che manca dal lontano 1998. Se il danese dovesse riuscire a mantenere per tutte e tre le settimane un livello di forma almeno simile a quello del Tour sarebbe automaticamente il favorito principale, data la superiorità sua e di Pogacar nei confronti della concorrenza internazionale. Il percorso però non favorisce particolarmente le sue doti eccezionali su salite lunghe ripetute e anche per questo il pronostico per la maglia rossa è decisamente aperto.

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