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Pista

Villa a RT: "Ganna ha qualcosa in più, alle Olimpiadi 2024 possiamo essere più forti di Tokyo"

Il CT delle nazionali su pista in una lunga intervista nella live di Cicloweb.it parla degli imminenti Giochi di Parigi, dei possibili selezionati dei due quartetti e della difficoltà nel conciliare l'impegno in pista con i calendari dei team

Il commissario tecnico della nazionale femminile e maschile su pista Marco Villa ci ha concesso ieri una lunga intervista nella puntata numero 48 del podcast YouTube di Cicloweb.it, Riunione Tecnica dove ha delineato la situazione dei due quartetti olimpici a quaranta giorni dall'inizio delle prove olimpiche.

Marco Villa nella puntata 48 di Riunione Tecnica
Marco Villa nella puntata 48 di Riunione Tecnica

Gli avversari

“Dispiace aver perso un'avversaria come Kate Archibald." ha detto Marco Villa commentando la notizia della defezione dell'atleta britannica in seguito a un incidente domestico. “Era la favorita di omnium e Madison oltre che elemento trascinante del quartetto, anche se abbiamo già battuto la Gran Bretagna agli ultimi europei. Oltre a noi e la Nuova Zelanda siamo gli unici quartetti ad aver fatto segnare il tempo di 4'10”, ma ci sono anche la Francia e l'Australia. Anche noi però abbiamo avuto infortuni, come i due di Elisa Balsamo in questi due anni e quello al bacino di Vittoria Guazzini lo scorso anno, che oltre a penalizzarci in gara spesso non ci hanno permesso di allenarci al completo. Kopecky è un'atleta da ammirare, la aspettiamo molto forte a Parigi, ma anche noi stiamo lavorando molto e abbiamo atlete che non sono da meno.

La composizione dei due quartetti

“Entro l'otto luglio dovremo dare gli otto nomi dei partecipanti (il quartetto maschile e quello femminile) e le due riserve, che è importante non si sentano tali. Il quartetto maschile è abbastanza delineato, per quello femminile i nomi sono sei, la presenza di Elisa Balsamo che potrà fare anche strada ci dà un posto in più. Anche per i maschi Elia Viviani potrebbe fare strada venendo convocato come quinto, ma è una cosa di cui stiamo parlando da tempo con Bennati, Sangalli, la federazione e il CONI”.

La velocità è a buon punto

“Nel settore velocità siamo ripartiti con un gruppo giovane, mi identifico molto nel vedere Ivan Quaranta lavorare con i velocisti, rivedo il me stesso di dodici anni fa. Stiamo attingendo a piene mani dalla preparazione dei nostri avversari. Abbiamo dei bei talenti come Stefano Moro, Miram Vece, Matteo Bianchi. Purtroppo Predomo al passaggio di categoria si è scontrato con atleti che erano all'apice, a due anni dall'Olimpiade.”

Conciliare strada e pista

“Spesso mi contestano di fiaccare la carriera su strada degli atleti che faccio lavorare in pista, ma mi sembra che i fatti smentiscano questo. Ganna e Milan fino al giorno prima del campionato nazionale a crono erano con me ad allenarsi, eppure hanno fatto una grande prova ieri agli italiani. Lo stesso vale per Guazzini, che ha vinto per una squalifica di Longo Borghini, ma le era arrivata vicinissima. Mi capita di dover discutere con i team a cui appartengono gli atleti. Speravo che il successo di Viviani con l'oro a Rio nel 2016 giocasse a mio favore: lo abbiamo specializzato in sette discipline, tante erano quelle dell'omnium, ma quel periodo è coinciso con il suo momento migliore anche su strada. Ora mi capita di discutere molto di più con le squadre dei giovani, mentre Ganna e gli altri professionisti la sanno benissimo che gli allenamenti in pista non rovinano la preparazione su strada.”

Un gruppo unito e collaborativo

"Ho visto i gruppi degli uomini e delle donne amalgamarsi bene, un gruppo che ha fatto da traino all'altro, ad oggi sono contento dell'amalgama del gruppo maschile e di quello femminile. Non è facile avere atleti che hanno avuto contratti sempre più importanti su strada da rispettare, mi sono dovuto sempre confrontare con team manager, preparatori, direttori sportivi, la fiducia raccolta in campo maschile probabilmente mi ha aiutato quanto ho dovuto prendere anche il femminile. La difficoltà principale è trovare giornate in cui allenarsi insieme, ma d'altronde capita anche alle altre nazioni."
 

Ganna ogni anno ha qualcosa in più, se ci sono le stesse condizioni di Tokyo saremo più forti”

"Io vedo tutti gli anni Pippo crescere, a volte mi chiedo se sia all'apice, ma credetemi, ogni anni ha qualcosa in più, è cresciuto anche quest'anno. Anche noi registriamo tempi sempre più bassi. Il record del mondo delle Olimpiadi di Tokyo è stato dettato dalla pista veloce e dall'aria condizionata che ha abbassato l'umidità dell'aria, ma quest'anno noi siamo stati in galleria del vento e abbiamo migliorato di qualche punto percentuale le nostra aerodinamicità: se le condizioni saranno quelle di Tokyo potremmo addirittura fare meglio."

Non sono mancate offerte dall'estero 

Ho sempre fatto con piacere il mio ruolo, non avevo nessuna scuola, ho scepre cercato di crearmela e trovare un metodo di lavoro. A me piacerebbe che fosse portata a livello dei centri pista per alzare il livello dei centri base, ma in questo dipendo dalla federazione e di cosa vorrà fare del mio ruolo e della mia presenza. Mi hanno fatto tante proposte interessanti dall'estero, ma sono molto legato all'Italia e non vorrei traslocare.

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