Coppa Bernocchi, per Van Aert salti (di gioia) di fine stagione
Wout vince una gara in linea dopo oltre sei mesi battendo a Legnano Vincenzo Albanese e Andrea Bagioli. Superiorità Jumbo-Visma nel finale
Ora non è che siccome ha prodotto un vistoso 0 nella voce di bilancio “grandi classiche vinte nel 2023”, se ne vince una piccola dobbiamo sminuire Wout van Aert. La Coppa Bernocchi conquistata oggi è in fondo uno dei risultati migliori della stagione per il belga, abbastanza dietro alla E3 di Harelbeke (in marzo, ultima sua vittoria in linea, peraltro) e al titolo nazionale a cronometro (quest'ultimo se non altro per i concorrenti in gara), ma non certo inferiore al Tour of Britain riportato un mese fa. Magro magrolino, il bottino di Wout quest'anno su strada, pieno di secondi posti e non certo compensato dalle uscite - sempre più frequenti e gratificanti - nel gravel.
Poi il 2024 sarà una storia nuova, ma per il momento ben venga una Bernocchi ad arricchire un palmarès nel quale corse di questo tipo dovrebbero essercene a decine. Ha ancora tempo, Van Aert, anche se ha da poco compiuto 29 anni e non è più il ragazzino terribile che insieme a quell'altro venne dal cross a terremotare anche il ciclismo pro', ormai qualche anno fa. Nell'attesa di capire quale sarà la sua collocazione nel Team Soudal-Visma che verrà (se verrà: aspettiamo ancora delle ufficialità), qualche gioia saltuaria fa solo bene all'anima tempestata da troppi colpi ricevuti (sportivamente parlando) in quest'ultimo biennio.
Coppa Bernocchi 2023, la cronaca della gara
186.6 km da Parabiago a Legnano per la Coppa Bernocchi 2023, 104esima edizione della classica lombarda. La fuga del giorno, partita dopo nemmeno tre km di gara, ha visto attivi 7 uomini: Larry Warbasse (AG2R Citroën), Floris De Tier (Bingoal WB), Andrea Piras (Beltrami TSA-Tre Colli), Sylvain Moniquet (Lotto Dstny), Alessio Cialone (TotalEnergies), Michael Belleri (Biesse-Carrera) e Jeferson Armando Ruiz (GW Shimano-Sidermec). Charlie Quaterman (Corratec-Selle Italia) ha provato per un po' a riprendere la fuga, ma non c'è stato verso. Il vantaggio dei 7 è arrivato a 6'15" a 140 km dal termine, poi ai -120 Piras ha perso contatto al secondo passaggio dal Piccolo Stelvio.
A tirare il gruppo per tutto il giorno, la Jumbo-Visma capitanata da Wout van Aert; quando nel finale, nell'ultimo giro del circuito del Piccolo Stelvio, Alpecin-Deceuninck e Soudal-Quick Step hanno accelerato ulteriormente l'andatura, la fuga è stata annullata col raggiungimento degli ultimi tre superstiti, Warbasse, Moniquet e De Tier, ai -38. Il gruppo era già molto ridotto a questo punto, e il forcing Jumbo sul Piccolo Stelvio (salita che in realtà si chiama Caramamma) ha prodotto ai -33 una sorta di fuga a 10. Nel primo drappello Wout van Aert coi compagni Jan Tratnik e Tiesj Benoot, Julian Alaphilippe con Andrea Bagioli e Fausto Masnada a formare un bel trio Soudal-Quick Step, quindi da soli Marc Hirschi (UAE Emirates), Stefano Oldani (Alpecin), Christian Scaroni (Astana Qazaqstan) e Vincenzo Albanese (EOLO-Kometa).
Ai -28 Oldani ha perso contatto dagli altri, i quali in quel frangente provavano a difendere coi denti un vantaggio che non superava i 20"; ma una volta entrati nei venti chilometri conclusivi, la spinta propulsiva del gruppo inseguitore si è assopita piuttosto, sicché i battistrada hanno potuto mettere insieme un margine di sicurezza, garantendosi di andare a giocarsi la vittoria tra di essi. Alaphilippe si è sacrificato in particolare per Bagioli, ma dall'altra parte Van Aert disponeva di un signor trenino.
Il quale, oltre a tenere un ritmo che rendeva difficili se non impossibili gli scatti altrui, ha provato in proprio a giocare d'anticipo, con un allungo di Benoot ai 3.7 km, rintuzzato da Bagioli. Allora ci ha provato Alaphilippe su una rotonda ai -2.2, ma i gialloneri hanno chiuso senza problemi; e allora è stata volata: ai 700 metri Benoot si è lanciato in testa con Van Aert a ruota, e l'ha trainato fino all'ultima semicurva ai 250 metri, quando il RollingStone di Herentals è uscito prepotentemente mettendo distanza su Vincenzo Albanese, del quale ha reso vano il tentativo di rimonta in vista dell'arrivo.
Al terzo posto si è piazzato Andrea Bagioli, davanti a Hirschi e Masnada; sfilacciati sono arrivati poi via via gli altri fuggitivi, 1'30" il ritardo del primo gruppo (ridotto a meno di 20 unità). Domani il Trittico Lombardo - dopo Agostoni e Bernocchi - si chiude con la Tre Valli Varesine che si disputerà su 196.5 km tra Busto Arsizio e Varese.