Un momento della presentazione delle squadre del Tour de France 2023 © Jumbo-Visma
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Tour de France, trasmesse in diretta tv le comunicazioni provenienti dall'ammiraglia

Con un ritardo di qualche minuto rispetto alle parole dei direttori sportivi i telespettatori potranno ascoltare le comunicazioni radio di ben diciassette squadre sulle ventidue presenti al via di Bilbao

30.06.2023 18:26

La società organizzatrice del Tour de France, ASO (Amaury Sport Organisation), ha deciso in questi ultimi anni di rincorrere il sempre più frenetico mercato dello sport e ha tentato attraverso alcuni esperimenti, più o meno azzeccati (ricordiamo ad esempio la figuraccia delle griglie di partenza nella mini tappa del Tour 2018), di attirare nuovi spettatori al ciclismo, o quantomeno alla Grande Boucle, modificandone la narrazione laddove possibile. Negli ultimi tempi i francesi hanno scelto di prendere come esempio la Formula 1, risorta come numeri (soprattutto negli Stati Uniti) nell'ultimo lustro dopo qualche anno buio: prima il documentario “Tour de France - au coeur du peloton”, di cui è stata recentemente confermata anche la seconda stagione, ideato dagli stessi produttori di “Drive to Survive”, e poi la svolta sul tema della trasmissione in diretta delle comunicazioni via radio, che, però, restando nel mondo del ciclismo, non è un'assoluta novità. Basti ricordare le parole - trasmesse in diretta mondiale - che volarono nell'ammiraglia della BORA-hansgrohe in seguito alla caduta di Peter Sagan sull'Oude Kwaremont al Giro delle Fiandre 2017.

Ben diciassette formazioni su ventidue totali, infatti, hanno accettato la proposta dell'organizzazione e riceveranno come compenso per la partecipazione a questo "progetto" 5000 euro. In televisione si potranno dunque ascoltare - seppur con qualche minuto di ritardo - le indicazioni fornite ai corridori in gruppo da parte dei direttori sportivi in ammiraglia, selezionate da un moderatore interno. Un'idea interessante che potrebbe avere una qualche incidenza sul flusso di informazione tra DS e atleti. 

Si sono tirate fuori dall'iniziativa portata avanti da ASO solamente cinque squadre: la Cofidis di Guillame Martin e Bryan Coquard, la Jayco-Alula di Dylan Groenewegen e Simon Yates, la Movistar di Enric Mas, la Groupama-FDJ di David Gaudu e soprattutto la Alpecin-Deceuninck di Mathieu van der Poel e Jasper Philipsen, probabilmente per evitare di svelare ai concorrenti le tattiche di corsa elaborate o le condizioni fisiche dei propri atleti.

 

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