L'incredibile epilogo della prima tappa del Tour de l'Ain © Getty Photo
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Sorpresa al Tour de l'Ain: Fergus Browning anticipa i velocisti

L'australiano della Trinity beffa Lawrence Pithie. Due italiani tra i primi 10

14.07.2024 11:34

Con le dovute proporzioni, l'epilogo della prima tappa del Tour de l'Ain ha ricordato la vittoria di Richard Virenque alla Parigi-Tours del 2001. Sì, perché l'australiano Fergus Browning è riuscito a rovinare i piani dei velocisti dopo una lunga fuga che gli ha regalato la prima vittoria della carriera e la maglia gialla di leader. Il più rammaricato di tutti è senza dubbio Lawrence Pithie, a cui non è bastato un colpo di reni perfetto per sorprendere il giovane atleta della Trinity. 

Una lunga fuga a due tenuta sotto controllo dal gruppo…

La concomitanza con i Giochi olimpici di Parigi ha obbligato gli organizzatori del 36° Tour de l'Ain a cercare una nuova collocazione, guarda caso in concomitanza con la Grande Boucle. In ogni caso, la tre giorni nella regione dell'Auvergne-Rhôde-Alpes è pur sempre un buon test per quei corridori che - per un motivo o per un altro - non sono stati selezionati per il Tour de France

Partenza soft per la tre giorni francese: il profilo della 1ª tappa (Laiz-Bourg-en-Bresse, 132,7 km) sorride ai cacciatori di sprint, che non avranno problemi a superare le due salite di 4ª categoria (la Côte de Châtillon sur Chalaronne e la Côte de Chaveyrat) posizionate nella seconda parte della corsa. In attesa di sfidarsi sul lungo rettilineo d'arrivo, i velocisti concedono il via libera a due attaccanti, l'australiano Fergus Browning (Trinity) e il canadese Robin Plamondon (CIC-U-Nantes Atlantique). I fuggitivi accumulano un vantaggio massimo di circa 3' sul gruppo, guidato a turno dagli uomini della Groupama-FDJ e della Total Energies, a cui si aggiungeranno le nuove leve della Nazionale tedesca Under-23 - capitanata per l'occasione dal veterano Roger Kluge (Germania Under-23) - e, nel finale, gli Arkéa-B&B Hotels.

…che sbaglia però a fare i conti

I fuggitivi cominciano a sentire il fiato sul collo del gruppo subito dopo lo sprint intermedio di Chaneins, quando mancano 37 km a Bourg-en-Bresse. Eppure, da quel momento in avanti, le squadre dei favoriti scelgono colpevolmente di rallentare l'andatura, certe che Browning e Plamondon si rassegneranno al loro destino. Niente di più sbagliato: la coppia di testa procede di buona lena e, complice la situazione di stasi in gruppo, avvicina di nuovo la soglia del 1' di vantaggio ai -10 dall'arrivo. Poco più avanti, il corridore australiano - che si era peraltro già assicurato la maglia di miglior scalatore, passando per primo sui due GPM - intuisce che Plamondon non ne ha più: scatto secco ai 5,5 dalla linea bianca per provare a resistere il più possibile. Dopo tante esitazioni, gli uomini di fatica delle squadre francesi World Tour e Continental cercano di salvare la volata, che sembra ormai dietro l'angolo quando Browning lascia sul piatto circa mezzo minuto tra i -8 e i -3. Tuttavia, l'uomo di casa Trinity riesce a difendersi bene sulle strade vallonate che conducono al traguardo, presentandosi sul rettilineo d'arrivo con 100 metri di vantaggio sul plotone. Finale incertissimo: Browning è sul punto di cedere, ma con un ultimo guizzo riesce a beffare di mezza ruota il neozelandese Lawrence Pithie (Groupama-FDJ), al quale non basta un colpo di reni da manuale per soffiare al conterraneo la prima vittoria da professionista. 3° il tedesco Tobias Müller, in gara con la selezione Under-23, davanti al francese Maël Guégan (CIC-U) e agli italiani Davide Cimolai (Movistar) e Stefano Oldani (Cofidis).

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Il vincitore della prima tappa del Tour de l'Ain, Fergus Browning © Tour de l'Ain

Domenica l'arrivo a Lélex

Come si può ben intuire, Browning è anche il primo leader del Tour de l'Ain con 7" su Pithie e 9" su Müller. La tre giorni nel Sud-Ovest della Francia proseguirà domenica con la ben più insidiosa Saint Vulbas-Lélex (Mont-Jura) per complessivi 155,3 km. Il menu propone le scalate pedalabili alla Côte de Corlier (10,5 km al 4,5% medio) e alla Côte de Giron (11 km scarsi al 5%) prima di affrontare il Col de Mènthieres (9,7 km al 6%), posizionato ai -21 dall'arrivo. Finale in costante ascesa.

Diretta streaming della seconda frazione sull'applicazione di Eurosport e su Discovery+ a partire dalle 14.

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Carmine Marino
Nato a Battipaglia (Salerno) nel 1986, ha collaborato con giornali, tv e siti web della Campania e della Basilicata. Caporedattore del quotidiano online SalernoSport24, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania dal 4 dicembre 20