Ora e sempre Marianne Vos: alla Dwars door Vlaanderen la vittoria numero 250
Vittoria in uno sprint a due su Van Anrooij, in una corsa accorciata e a lungo ferma per un incidente tra Knokteberg e Hotond. Paternoster al terzo posto, SD Worx fuori dal podio
È difficile rendere meglio la misura di cosa rappresenti Marianne Vos per questo sport di quanto non lo facciano le parole di Letizia Paternoster a fine gara, simile a quella di tante altre sue colleghe in passato: “Era la mia idola quando ero piccola, la seguivo sempre in TV e ora essere sul podio con lei è incredibile.” A quasi diciotto anni di distanza dalla prima, una tappa della Gracia - Orlová del 2006, la più grande ciclista di sempre taglia il traguardo delle duecentocinquanta vittorie in carriera su strada, conquistando la sua prima Dwars door Vlaanderen in uno sprint a due con Shirin van Anrooij, al termine di una giornata più lunga del previsto.
Lungo stop e corsa accorciata
La corsa infatti è rimasta ferma a lungo a causa di un incidente occorso alla macchina del medico della corsa maschile nei pressi di Ronse, che ha dunque impedito il passaggio della corsa tra Knokteberg e Hotond, due dei muri che potevano incidere maggiormente sulle dinamiche di corsa. In totale sono stati tagliati 15.9 chilometri dal percorso previsto, oltre a uno stop di oltre mezz'ora che ha spezzato la corsa in due fasi ben distinte.
Pochi chilometri prima era infatti arrivato il primo vero attacco significativo, portato da Puck Pieterse sul Kanarieberg, ai -66 dall'arrivo. Anche oggi la giovane stella della Fenix Deceuninck è sempre nel vivo della corsa e cerca di portare via il gruppetto buono. Pieterse riesce anche a guadagnare qualche metro, prima che Demi Vollering riesca a chiudere e portarsi dietro un drappello di un'altra decina di atlete. Sarà questo l'unico flash della gara della vincitrice dello scorso, di cui si è parlato più per il comunicato della SD Worx-Protime sulla sua situazione contrattuale, arrivata proprio durante la corsa.
Per la SD Worx nel gruppo di testa trascinato da Pieterse ci sono invece Lotte Kopecky, Mischa Bredewold e Niamh Fisher-Black, insieme a Elisa Longo Borghini e Elizabeth Deignan (Lidl-Trek), Marianne Vos (Team Visma Lease a Bike), Silvia Persico (UAE Team ADQ), Arlenis Sierra (Movistar Team), Thalita De Jong (Lotto Dstny), Thalita De Jong (Lotto Dstny), Audrey Cordon Ragot (Human Powered Health), che avevano guadagnato una quindicina di secondi sul gruppo prima dello stop alla corsa.
Dopo la ripartenza, l'unico muro rimasto per cercare di fare qualcosa da lontano è quello di Ladueze, a trentacinque chilometri dal traguardo. A provarci è ancora la Fenix con Yara Kastelijn, che allunga la fila ma non riesce a fare la differenza. Si affaccia nelle prime posizioni anche Fem van Empel, alla sua prima uscita stagionale su strada nel ruolo di spalla per Marianne Vos. Al suo allungo risponde subito Pieterse, in una scena vista e rivista negli inverni del ciclocross, e riescono a portare via un gruppetto di circa quindici unità con dentro tutte le favorite, che resiste per qualche chilometro prima del rientro del gruppo.
Attacco di squadra della Trek
Da un plotone nuovamente raggruppato emerge nuovamente con una grande superiorità numerica la Lidl-Trek, che in assenza di Balsamo non ha un'opzione per la volata ed è quindi costretta a fare una gara d'attacco. Dopo che la FDJ-Suez aveva tirato per qualche chilometro, le cinque atlete della Trek rimaste in gruppo si portano in testa e iniziano a mulinare insieme all'ingresso nel settore di pavé di Huisepontweg, portando via di forza l'azione decisiva: con Longo Borghini e Shirin van Anrooij rimangono solo Pieterse, Vos, Emma Norsgaard (Movistar) e Letizia Paternoster (Liv AlUla Jayco), mentre le SD Worx rimangono indietro e devono inseguire.
Il passo di Femke Gerritse non è sufficiente a ridurre il gap dal gruppo di testa, così Kopecky decide di rompere gli indugi a lanciarsi a inseguire in solitaria sul successivo tratto di pavé, riagganciandosi con una sparata delle sue sfruttando il cordolo e la scia di Norsgaard, che nel frattempo si era staccata. Dietro Vollering rimane tagliata fuori per una foratura, ma soprattutto nessuna squadra ha le forze necessarie per andare a riprendere il gruppetto di sei che andrà a giocarsi la vittoria. La UAE prova ad inseguire per Chiara Consonni, ma non trova abbastanza sostegno e il distacco aumenta rapidamente.
Il vantaggio è ormai salito a trenta secondi in vista dell'ultimo muro di Nokere, quando la Lidl-Trek prova a giocare la carta della superiorità numerica: ai -12 ad anticipare è Van Anrooij, seguita dalla sola Vos. Longo Borghini ovviamente fa la guardia dietro, mentre Kopecky esita, non chiude subito e in questo modo fa venire meno la collaborazione del quartetto. Il duo di testa invece lavora di comune accordo e guadagna rapidamente un buon vantaggio, che Kopecky cerca di limitare con l'aiuto della solita generosissima Pieterse, mentre Paternoster cerca di non sprecare troppe energie.
Negli ultimi cinque chilometri però la Lidl-Trek decide di cambiare i propri piani: Van Anrooij smette di collaborare e Longo Borghini cerca di rientrare sulla testa della corsa, per giocarsi nuovamente una possibile superiorità contro Vos, che sarebbe strafavorita in volata. Lo scatto della campionessa italiana sorprende Kopecky, che non riesce a rispondere come invece fa un'ottima Paternoster. Una volta rientrata, la campionessa del mondo prova a sua volta a scattare negli ultimi due chilometri, per cercare di chiudere un gap che ormai è di pochissimi secondi, ma anche questa volta Paternoster chiude e il tentativo fallisce.
Per la vittoria è dunque una questione a due nell'ultimo chilometro, che Vos conduce sempre dalla testa. Ne viene fuori una volata di poco più di cento metri, che favorisce dunque l'esplosività nel breve di Vos, che riesce quindi a non far emergere la maggiore freschezza di Van Anrooij, che riesce quasi ad affiancarla ma rimane dietro. Una vittoria di enorme classe e sagacia tattica, un modo perfetto per raggiungere un traguardo significativo come quello delle duecentocinquanta vittorie.
Sul podio con lei sale anche Letizia Paternoster, che vince la volata del quartetto a 19", completando una prova tatticamente egregia e di grandi gambe nel migliore dei modi. La trentina torna così sul podio di una corsa di un giorno a quattro anni di distanza dall'ultima volta (Gent-Wevelgem 2019). Non sale invece sul podio nessuna atleta della SD Worx, con Kopecky quarta e forse grande sconfitta di giornata. Longo Borghini chiude sesta dietro Pieterse, mentre Chiara Consonni è settima, vincendo della volata del gruppo a 51".