Vuelta Burgos: lo squillo di Caleb Ewan su Ojo Guareña
L'australiano fa tutto da solo in una giornata funestata da molte cadute e con il ritiro di Damiano Caruso
Nella seconda tappa della Vuelta a Burgos 2024 tappa e maglia per Caleb Ewan (Jayco - AlUla), che vince e conferma la buona condizione ritrovata in luglio alla Vuelta a Castilla y Leon dopo aver disputato un Giro d'Italia piuttosto anonimo. Una maxi caduta in gruppo costringe al ritiro Tao Geoghegan Hart (Lidl-Trek) e Damiano Caruso (Bahrain - Victorious).
Vuelta a Burgos, la cronaca della seconda tappa
Frazione di 161 km da Villasana de Mena al Complejo Kárstico Ojo Guareña, con sei salite categorizzate: due gran premi della montagna di terza categoria nella prima parte della tappa: l'Alto del Carel (2.5 km al 5% di pendenza media) e l'Alto de Ro (5.3 km al 3.9% di media). Al km 50 è posto lo scollinamento dell'Alto Peña de Angulo, una salita di seconda categoria (12.3 km al 4.1% di media), seguita da circa 50 km di percorso vallonato, prima di giungere all'Alto de Bocos (2.8 km al 2.4 % di media). Dopo lo sprint intermedio di Barcenillas de Cerezos (km 127), l'inizio del circuito finale, con la salita di terza categoria di Ojo Guareña (1.3 km al 4.3% di media), sulla quale è posta la linea del traguardo, da ripetere due volte.
La giornata si è aperta con il ritiro di Esteban Chaves (EF Education - Easypost) e Aloïs Charrin (Tudor Pro Cycling Team). La tappa è stata caratterizzata da una fuga di quattro uomini, partita dal primo chilometro di corsa e che ha avuto un vantaggio massimo di 3' rispetto al gruppo controllato dalla dsm - firmenich del leader della corsa Pavel Bittner. I fuggitivi, tutti spagnoli, sono Mario Aparicio (Burgos BH), Gorka Sorarrain (Caja Rural - Seguros), Xabier Isasa (Euskaltel - Euskadi) e Diego Pablo Sevilla (Polti Kometa), detentore della maglia di miglior scalatore. Sevilla ha potuto incrementare ulteriormente la propria leadership in questa classifica, passando primo su tutte le salite categorizzate presenti nella tappa.
Una caduta causa ritiri importanti
Durante la corsa è stato segnalato il ritiro di Ben Tulett (Visma - Lease a Bike), a causa di una caduta che, purtroppo, non è stata l'unica della tappa. Al chilometro 34 dal traguardo, infatti, uno sbandamento da parte di un corridore della EF Education Easypost ha causato la caduta di Nairo Quintana (Movistar), che ha innescato un effetto domino, mandando a terra e nelle aiuole circostanti quasi tutto il gruppo. Tra i più colpiti Felix Engelhardt (Jayco - AlUla), Valentin Paret-Peintre (Decathlon AG2R La Mondiale) e Pablo Castrillo (Kern Pharma), mentre sono stati costretti al ritiro Miká Heming (Tudor Pro Cycling), James Shaw (EF Education - Easypost), Tao Geoghegan Hart (Lidl - Trek), che rientrava alle corse dopo una lunga convalescenza per Covid, e purtroppo anche Damiano Caruso (Bahrain - Victorious).
Finale in salita: Caleb Ewan fa tutto da solo
Mentre in gruppo la dsm - firmenich tiene un ritmo blando per consentire il rientro dei molti corridori rimasti attardati per la caduta, la fuga riesce a transitare ancora in testa e con un vantaggio di 1' al primo passaggio sulla linea del traguardo di Ojo Guareña. La calma, tuttavia, non dura a lungo e quando il gruppo accelera per ricucire sui fuggitivi, Gorka Sorarrain (Caja Rural - Seguros) allunga a 13 km dal traguardo per cercare di resistere in testa: il corridore basco viene però ripreso, mentre nel gruppo disposto su tutta la sede stradale tirano diverse formazioni.
Una curva sinistra immette il plotone su di una strada stretta, causando un allungamento prima dell'ultimo chilometro in pendenza: in testa prima Edoardo Affini (Visma - LEase a Bike), poi Sander De Pestel (Decathlon AG2R La Mondiale) con alla sua ruota Caleb Ewan (Jayco - AlUla). Con l'inizio della salita conclusiva di Ojo Guareña la strada si allarga nuovamente e con essa il gruppo: nella lotta per il posizionamento si registra un'altra caduta, a circa 700 metri dal traguardo. Con i treni delle squadre completamente dissolti, gli ultimi 500 metri di corsa sono piuttosto anarchici: attacca Jefferson Alexander Cepeda (EF Education - Easypost), poi si mette in testa Rémy Rochas (Groupama FDJ), mentre Patrick Konrad cerca di pilotare Quinn Simmons (Lidl-Trek).
Alla fine è Caleb Ewan (Jayco - AlUla) a lanciare l'affondo decisivo, vincendo con quasi una bicicletta di vantaggio su Roger Adrià (RedBull - BORA), che aveva provato invano ad uscire dalla ruota dell'australiano. Terzo Ivan Garcia Cortina (Movistar), Nicolò Parisini (Q36.5 Pro Cycling) primo degli italiani in decima posizione. Il velocista australiano è ora anche leader della classifica generale.