Elisa Longo Borghini, ottava a cronometro a Parigi ©Federciclismo
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Longo Borghini dopo la crono delle Olimpiadi: "Soddisfatta della prestazione, non della guida"

L'italiana è ottava senza correre rischi sull'asfalto bagnato. Brown chiude con l'oro che aveva puntato: "Posso finire la carriera molto soddisfatta"

27.07.2024 18:56

Le dichiarazioni delle protagoniste dopo la cronometro delle Olimpiadi di Parigi 2024, vinta da Grace Brown. L'australiana ha confermato nel post-gara di aver centrato l'obiettivo che si era prefissata dopo aver deciso di chiudere la carriera, confermando che questa sarà la sua ultima stagione. 

Soddisfatta a metà Elisa Longo Borghini, che ha chiuso ottava a poco più di due minuti dalla vincitrice. L'azzurra non era tra le favorite per la medaglia, e nella seconda parte ha scelto di evitare rischi il più possibile sull'asfalto bagnato, che ha portato diverse atlete a cadere, tra cui Lotte Kopecky, Cecilie Uttrup Ludwig e Chloé Dygert, medaglia di bronzo.

Grace Brown: “Non potevo chiedere una giornata migliore”

“Avevo un piano per fare un ritmo per vincere l'oro e l'ho eseguito praticamente alla perfezione, forse anche meglio. Non potevo chiedere una giornata migliore. Non c'è stato un momento in cui ho sentito che stavo calando, avevo molta fiducia, non c'è stato un solo pensiero negativo, ci credevo e ho spinto a tutta fino al traguardo. La medaglia d'oro non mi fa cambiare idea sul ritiro, mi rende solo orgogliosa di quello che ho fatto. So di essere arrivata qui e di aver dato tutto, e ha pagato, posso finire la mia carriera molto soddisfatta. Sono entusiasta.”

La gioia di Grace Brown ©UCI Cycling
La gioia di Grace Brown ©UCI Cycling

Lotte Kopecky: “Avevo la caduta in testa, ma come potenza ero ancora in tabella”

“Difficile dire quanto tempo ho perso con la caduta, pensavo di aver superato il tratto più pericoloso, ma all'improvviso sono scivolata con entrambe le ruote nello stesso momento. È un peccato, perché stavo andando bene, ho anche pensato di cambiare bici ma alla fine sono andata avanti. Avevo ancora la caduta in testa, ma in termini di potenza ero ancora in tabella. Non ho mai sentito di essere al limite o di dover andare oltre, ho fatto una buona cronometro nel complesso. Non so che indicazioni posso avere per la gara in linea, ma ho avuto buone sensazioni e segretamente speravo in una medaglia, forse era alla portata.”

Elisa Longo Borghini: “Dopo la caduta di Kopecky non volevo rischiare”

“L'asfalto era molto scivoloso, quando mi hanno detto che Kopecky era caduta ho iniziato a fare le curve quadrate, perché lei è un'ottima bike handler e se cade è perché è veramente scivoloso. Sono contenta della prestazione ma non di come ho guidato, avrei potuto fare meglio ma in ogni caso sapevo di non essere in corsa per una medaglia. Ho sensazioni contrastanti, perché normalmente vado bene a guidare la bici, ma oggi sentivo che forse mia nipote sarebbe sarebbe andata meglio di me. I valori assoluti non sono cambiati, anche se le capacità di guida possono aver inciso in parte sulla performance, ma vedendo i risultati sono quelli che mi aspettavo, chi era in corsa per una medaglia è stata lì. Ho pensato anche alla gara di domenica, ma più che altro mi sono tenuta nelle curve perché sapevo della caduta di Kopecky e ho capito che non era il caso di rischiare.

Cecilie Uttrup Ludwig: “Ho preso una botta forte alla gamba sinistra”

“Era molto scivoloso, non sentivo neanche di essere particolarmente veloce a quella rotonda, ma la bici è scivolata sotto di me. Da lì è stata durissima spingere con la gamba sinistra perché ho preso una botta forte, e poi ho preso le curve "like a fuckin' grandma”. Ho provato a godermi lo spirito olimpico, ma al momento è tutto molto doloroso. Stavo andando bene fino a quel momento, avevo trovato un buon ritmo e mi stava caricando il pubblico, ma poi è stata dura ritrovare il passo e non riuscivo a spingere con la gamba sinistra. Proverò a pensare a domenica."

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