Magnus Cort Nielsen si aggiudica l'ultima tappa della Arctic Race of Norway © ARN/Billy Ceusters
Professionisti

Giro di Danimarca, Magnus Cort beffa De Lie a Vejle

Il danese della Uno-X rimonta e batte il campione nazionale belga, che si consola con la maglia di leader

16.08.2024 00:57

Una tappa durissima ed estenuante al Giro di Danimarca, decisa proprio sul filo di lana in favore di Magnus Cort Nielsen: il corridore della Uno-X rimonta e batte Arnaud De Lie sul traguardo di Vejle. Il campione nazionale belga smorza l'amarezza con il primato in classifica.

7 corridori all'attacco per quasi 180 km

Percorso e chilometraggio da classica per la prima tappa in linea della PostNord Danmark Rundt: i 231 km da Ringkøbing a Vejle filano via veloci nella prima parte, nonostante le possibili insidie del vento. Tutto cambia negli ultimi 70 km, con il doppio transito sull'Østengård (1 km al 7,5%) e il durissimo muro di Christian Winthers Vej, 700 metri con pendenze in doppia cifra. Strade strette e tortuose non solo in direzione dell'arrivo, ma anche nel circuito finale di 9,6 km da ripetere per tre volte, nel quale spiccano le rampe di Gammel Ribevej e Kiddesvej, quest'ultima posizionata a 700 metri dalla linea bianca.

La fuga di giornata prende slancio dopo una ventina di chilometri: all'attacco il belga Jasper Dejaegher (Baloise-Flanders), i danesi Kristian Egholm (Lidl-Trek Future Racing), Daniel Stampe (Airtox-Carl Ras) ed Emil Toudal (ColoQuick), il norvegese Halvor Utengen Sandstad (Coop-Repsol), l'olandese Luke Verburg (Parkhotel-Valkenburg) e il polacco Michal Pomorski (Mazowsze Serce Polski). I fuggitivi accumulano un vantaggio massimo di circa 5' sul gruppo, trainato dagli uomini della DSM-Firmenich, cui subentreranno in un secondo momento gli UAE Emirates. Turbolenze in gruppo non tanto per i capricci del vento - che pure comporteranno una prima selezione - quanto per le cadute: a terra tre corridori della Nazionale danese, Kasper Andersen, Mathias Norsgaard e Jordan Price-Pettersen. Gli ultimi due non riusciranno a risalire in bicicletta.

Bjerg ispira l'azione decisiva, ma…

Man mano che ci si avvicina alla parte più impegnativa della tappa, entrano in azione i grossi calibri: subito dopo lo strappo di Christian Winthers Vej si muove il norvegese Andreas Leknessund (Uno-X Mobility), seguito dall'olandese Frank van den Broek (DSM-Firmenich). Tuttavia, i due contrattaccanti non vanno molto lontano: UAE e Lotto Dstny ricuciono lo strappo ai -55 da Vejle, appena prima del secondo Østengård. Nel frattempo, la fuga iniziale si è prevedibilmente ridimensionata: Utengen Sandstad e Verburg si sono chiamati fuori sulla prima salita di giornata, mentre Toudal - che pedalerà per qualche chilometro con Leknessund e van den Broek prima di defilarsi - e Pomorski hanno perso contatto da Dejaegher, Egholm e Stampe sul muro di Christian Winthers. 

Le carte si rimescolano ancora ai -52 dal traguardo: il danese Mikkel Bjerg (UAE Emirates) è l'ispiratore di un'imboscata che coinvolge anche l'austriaco Michael Gogl (Alpecin-Decenunick), il belga Jenno Berkmoes (Lotto Dstny), il britannico Sean Flynn (DSM) i danesi Magnus Cort Nielsen (Uno-X) e Anders Foldager - in corsa con la maglia della Nazionale - l'italiano Matteo Trentin (Tudor) e il già citato van den Broek. Raggiunti in breve tempo gli ultimi reduci della fuga, i battistrada accumulano subito un vantaggio di circa mezzo minuto sul primo gruppo inseguitore. Tuttavia, la sorte non è benevola con i contrattaccanti: ai -39, van den Broek è costretto a fermarsi per una foratura. Poco più avanti, invece, Bjerg imposta male una curva e finisce in un dirupo. Per sua fortuna, il passista danese rientrerà quasi subito in corsa.

Nonostante il doppio colpo basso - cui bisogna aggiungere la prevedibile uscita di scena di Egholm e Stampe - la testa della corsa non si perde d'animo, tutt'altro: poco meno di 1' di margine all'imbocco dell'anello conclusivo. Alle loro spalle, cerca di riaprire la corsa il campione nazionale belga Arnaud De Lie (Lotto): la sua azione è rabbiosa ma poco incisiva. Eppure, il giovane sprinter vallone avrà modo di rientrare più avanti…

Finale beffardo per De Lie

Situazione all'apparenza cristallizzata in vista degli ultimi due giri: i nove al comando con un margine di circa 30" su un plotone sempre più smilzo, di cui fanno parte 25 corridori. Eppure, i fuggitivi non pedalano a pieno gas: se il comportamento di Dejaegher è pienamente comprensibile, la condotta passiva di Berkmoes e Gogl si spiega soltanto con le mosse dei rispettivi capitani, il già citato De Lie e il danese Søren Kragh Andersen (Alpecin). I veli cadono poco prima del penultimo passaggio sul traguardo: attacco rabbioso del capitano della Lotto, che si riporta con relativa facilità sui primi. Missione compiuta anche per Kragh Andersen all'alba dell'ultima tornata. A questo punto, non ci sono più dubbi: la vittoria sarà un affare tra gli 11 al comando. 

Dopo un isolato quanto velleitario tentativo di Berkmoes, lo stallo permane fino agli ultimi 700 metri, quando De Lie sferra un allungo che mette in croce tutti tranne uno: la volpe baffuta Cort Nielsen. Che, dopo aver lasciato sfogare il giovane belga, lo riaggancia ai 250 metri dall'arrivo per poi staccarlo di prepotenza. 4° successo stagionale per il 31enne di Rønne davanti a un esausto De Lie, accreditato dello stesso tempo del vincitore. 3° Kragh Andersen a 4", poi Foldager (a 10") e Gogl (a 18"). Tradito da un crampo in vista della risolutiva scalata a Kiddesvej, Trentin si piazza 8° con un ritardo di 31".

De Lie può consolarsi - seppure solo in parte - con la maglia azzurra di leader, conquistata per una manciata di centesimi su Cort Nielsen. 3° Foldager a 18".

Arnaud De Lie per continuare a macinare vittorie dopo un inizio di 2024 non positivo © Lotto-Dstny
Arnaud De Lie per continuare a macinare vittorie dopo un inizio di 2024 non positivo © Lotto-Dstny

Venerdì l'arrivo ad Haderslev

Il Giro di Danimarca proseguirà venerdì con la 3ª tappa (Kolding-Haderslev, 156 km). Tre strappi validi per la classifica dei GPM (Gelballe, 1500 metri al 3,9%; Hejlsminde, 400 metri con una pendenza del 6,5%; Hammelev, 300 metri al 4,3%) nella prima metà di tappa, poi l'anello conclusivo di 7,5 km da ripetere per tre volte. Ultimi 800 metri in leggera ma costante ascesa.

Diretta streaming su Discovery+ a partire dalle 15.45. Collegamento su Eurosport 1 dalle 16.30.

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Carmine Marino
Nato a Battipaglia (Salerno) nel 1986, ha collaborato con giornali, tv e siti web della Campania e della Basilicata. Caporedattore del quotidiano online SalernoSport24, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania dal 4 dicembre 20