Dopo le proteste, Mohorič chiude il Renewi Tour vinto da Wellens
Il gruppo chiede e ottiene la neutralizzazione ai -5 per la pericolosità del finale. Nessun problema quindi per il belga, che vince la generale, mentre lo sloveno si aggiudica la volata su Trentin
Sembrava tutto tranquillo nell'ultima tappa del Renewi Tour, ma la corsa è stata spezzata a metà dalla protesta dei corridori. Il gruppo si è fermato a circa ottantacinque chilometri dal traguardo in un'iniziativa comune, per protestare per il disegno del finale di tappa, ritenuto eccessivamente pericoloso. In particolare è stato criticato il tratto di discesa subito dopo il Keiberg, l'ultimo strappo del circuito posto ai -5, in cui le strade molto strette potevano costituire un rischio, specialmente in caso di arrivo di un gruppo numeroso. A quel punto si è optato per anticipare la neutralizzazione proprio ai -5.1, ai piedi dello strappo finale, non assegnando secondi di abbuono al traguardo né al green kilometer. È bastato dunque arrivare nel gruppo di testa fino a quel punto per Tim Wellens, che ha conquistato il suo terzo Giro del Benelux dopo quelli del 2014 e 2015. Successivamente si è corso solo per la vittoria di tappa, con il successo di Matej Mohorič.
Al momento dello stop, in fuga c'erano Senne Leysen (Alpecin Deceuninck), Nicolò Buratti e Dušan Rajović (Bahrain Victorious), Cameron Wurf e Luke Plapp (Ineos Grenadiers), Andrey Amador (EF Education EasyPost), Olivier Le Gac (Groupama FDJ), Derek Gee (Israel Premier-Tech) e Karl Patrick Lauk (Bingoal WB), con circa due minuti e mezzo sul gruppo. Dopo la ripartenza, la corsa esplode a trentacinque chilometri dal traguardo, all'interno di un circuito non particolarmente impegnativo sulla carta, ma con quattro muri significativi (Slingeberg, Côte de Hallembaye, Côte de Wonck e Keiberg), e diversi tratti tecnici che rendono la corsa molto nervosa. Proprio in uno di questi momenti, su un tratto di pavé, il gruppo si spezza in due tronconi, lasciando dietro alcuni dei migliori velocisti, tra cui spicca Olav Kooij, che mette la Jumbo-Visma a tirare per rientrare.
Tra i più attivi davanti c'è invece Jasper Philipsen insieme a uno scatenato Søren Kragh Andersen, che cerca di tenere vivo un tentativo molto favorevole al belga della Alpecin-Deceuninck, il più veloce del gruppetto insieme ad Arnaud De Lie. Tra i migliori della classifica generale manca all'appello solo Fred Wright, che perde così la sua quinta posizione. La Bahrain Victorious decide comunque di puntare forte su Mohorič, mentre la UAE Emirates controlla in favore di Wellens con Marc Hirschi e Matteo Trentin, dopo aver ripreso i fuggitivi.
Proprio Trentin si muove per stoppare il tentativo di Mohorič sullo Slingeberg ai -17, evitando che si aprisse un gap potenzialmente pericoloso. Successivamente anche la Lotto Dstny prova a far valere la superiorità numerica con un paio di attacchi di Jasper De Buyst, chiuso prima da Philipsen in prima persona e poi ancora da Trentin. Il gruppo inseguitore, con dentro ancora Kooij e Arnaud Démare, riesce ad avvicinarsi prima della neutralizzazione, ma non si ricongiungerà mai definitivamente con il gruppo di testa. Dopo altri tentativi a vuoto di uomini pericolosi per la classifica, come Axel Zingle e Mike Teunissen, Wellens arriva con successo ai piedi del Keiberg, e conquista ufficialmente la vittoria finale. Il belga si rialza e si fa sfilare, lasciando ai compagni la possibilità di lottare per la vittoria di tappa.
Davanti prova a strappare sull'ultimo muro di giornata Florian Sénéchal, ma senza riuscire a fare realmente la differenza. A quel punto diventa decisivo proprio il tratto di discesa e pianura successiva, che era stato criticato dai corridori, dove si può aprire un buco con i continui rilanci da fare dopo le curve in mezzo a strade molto strette. La corda si spezza a un chilometro e mezzo dalla fine, quando Kragh Andersen, che già aveva provato in precedenza, accelera violentemente dalla testa del gruppo. Alla sua ruota rimangono solo Trentin, Mohorič, De Buyst e Stuyven, mentre Sénéchal non riesce a chiudere il buco. Alle spalle del francese della Soudal Quick-Step c'erano proprio De Lie e Philipsen, i favoriti per l'eventuale volata, che rimangono definitivamente indietro. L'azione di Kragh Andersen quindi oltre a fargli spendere molte energie, taglia fuori di fatto anche il compagno di squadra, che aveva sicuramente più chance di vittoria.
A quel punto Stuyven decide di rilanciare l'azione, portando i cinque alla volata ristretta, ma facendo sostanzialmente da leadout. A lanciare lo sprint è proprio Kragh Andersen, ormai concentrato sul successo personale, ma alla sua ruota escono alla perfezione Trentin e Mohorič negli ultimi centocinquanta metri. A spuntarla nel testa a testa è lo sloveno, che prolunga il suo invidiabile stato di forma: negli ultimi quaranta giorni ha conquistato ben quattro vittorie nel World Tour, tra Tour de France, tappa e classifica generale in Polonia e quest'ultimo successo al Renewi Tour, corsa che aveva già vinto nel 2018. Rimane quindi invariato il podio finale, con Wellens che precede i connazionali Florian Vermeersch (Lotto Dstny) e Yves Lampaert (Soudal Quick-Step).