Ewan sfiora il capolavoro; a Tongeren però timbra Thijssen
Vittoria per il belga dell'Intermarché nella Ronde van Limburg. Battuto l'australiano che ha cambiato bici due volte negli ultimi sette chilometri. Merlier sbaglia curva finale e chiude quarto
Una processione, più o meno divertente era tutto da decidere, prima dello sprint decisivo in quel di Tongeren, città più antica del Belgio e località d'arrivo della Ronde van Limburg 2023, lunga 203.9 chilometri e partita in mattinata da Hasselt. Questo era, ridotto all'osso, il menù previsto per l'odierna corsa fiamminga tenutasi nel Limburgo belga che prevedeva nel finale un circuito di 39 chilometri con due segmenti in pavé e un paio di strappetti a ridosso dell'arrivo. Il copione, a posteriori, si può dire che abbia seguito abbastanza fedelmente il canovaccio indotto dall'altimetria della gara.
Pochi chilometri dopo la partenza di Hasselt è partita la fuga che è rimasta in testa alla corsa per la maggior parte della giornata. Sette gli attaccanti: Lionel Taminiaux (Alpecin-Deceuninck), Ceriel Desal (Bingoal WB), Pim Ronhaar (Baloise-Trek Lions), campione del mondo under 23 di ciclocross ad Ostenda, promettente talento neerlandese nonché recentissimo vincitore della Flèche du Sud, Meindert Weulink (ABLOC CT), Bram Dissel (BEAT Cycling Club), Axel van der Tuuk (Metec-Solarwatt P/B Mantel) e Davide Bomboi (TDT.Unibet). Vantaggio massimo - raggiunto dopo una novantina di chilometri - leggermente superiore ai quattro minuti. Nel plotone tiravano le tre squadre dei velocisti favoriti: Soudal Quick-Step per il campione belga Tim Merlier, Lotto-Dstny per l'australiano Caleb Ewan e Intermarché-Circus-Wanty per Gerben Thijssen.
Con l'avvicinarsi all'ultima tornata si riduceva via via anche il margine dei fuggitivi che, al suono della campana, potevano contare su solamente 1'02" nei confronti del gruppo. Ai -32 si è spostata la prima locomotiva dei tre squadroni che stavano controllando la fuga, vale a dire Kevin Kuhn (Intermarché), altro ciclocrossista che si sta mettendo fondo nelle gambe in vista dell'inverno.
Primi movimenti sia davanti che, soprattutto, dietro lungo il pavé di Manshoven ai -25: dalla fuga ha perso contatto Van der Tuuk, mentre dal plotone è scattato con decisione l'ennesimo crossista, Timo Kielich (Alpecin), stoppato da Stan Van Tricht (Soudal) e ripreso dalla Lotto ai -22 senza essere riuscito a chiudere il gap di 15" rispetto ai battistrada. Per la Alpecin una carta già molto buona, Kielich è infatti dotato di un grande spunto veloce, bruciata dalla media distanza. I sei fuggitivi rimasti in testa sono poi stati ripresi al termine del segmento di Op de Kriezel; a venti chilometri dal traguardo il plotone era nuovamente compatto.
Solo lo scatto di Luca Van Boven (Bingoal) ai -8 ha interrotto la pace che regnava in gruppo tra i vari treni degli sprinter già schierati in posizione di battaglia prima che iniziasse la vera bagarre. Lo scatto del belga ha provocato la reazione di Soudal e Bolton Equities Black Spoke. Il colpo di scena vero e proprio è però arrivato ai -6.5 sullo strappo di Zammelenberg: Caleb Ewan ha avuto un problema meccanico e ha preso al volo la bici di Jarrad Drizners (Lotto), atleta decisamente più alto del piccolo e compatto australiano che infatti ha dovuto fermarsi e farsi dare la propria bici dall'ammiraglia un chilometro più tardi. Il suo inseguimento si è concluso a tre dalla fine con il riaggancio alla coda del plotone.
Van Boven è stato raggiunto ai -3 dal gruppo grazie allo sforzo di Ronhaar, il quale ha lanciato con la propria azione Joris Nieuwenhuis (Baloise), che ha tentato di anticipare lo sprint, venendo prontamente ripreso dalla Soudal. La UNO-X Pro Cycling Team a quel punto, cioè i -2 dal traguardo, sembrava il treno meglio organizzato, ma la Lotto Dstny con Rüdiger Selig prima e Jacopo Guarnieri-Jasper De Buyst poi, la Soudal con Jannik Steimle e Bert Van Lerberghe e l'Intermarché grazie a Baptiste Planckaert e Boy van Poppel sono riuscite a posizionare Ewan, Merlier e Thijssen in perfetta posizione di sparo ai trecento metri dall'arrivo, appena prima dell'ultima curva. Van Lerberghe ha lanciato perfettamente lo sprint di Merlier, il quale ha imboccato la svolta con qualche metro di margine su Thijssen e Ewan. Il campione belga è però entrato con troppa cattiveria in curva e ha rischiato di sbattere sulle transenne, trovandosi costretto a tirare i freni. Approfittando dell'errore del rivale Gerben e Caleb l'hanno superato a tripla velocità e sono arrivati a giocarsi la Ronde van Limburg in un testa a testa da cui è uscito vincente il belga. A giustificare il secondo posto di Ewan c'è però il problema meccanico che l'aveva quasi tenuto fuori dai giochi per la vittoria.
Merlier si è rialzato negli ultimi cinquanta metri ed è stato superato appena prima della linea d'arrivo da Stanislaw Aniolkowski (Human Powered Health), che ha così concluso la corsa sul terzo gradino del podio.