Tiberi a Riunione Tecnica: "Gli obiettivi al Giro sono alti". E la Bahrain annuncia il rinnovo
Il corridore della Bahrain Victorious ospite di Cicloweb alla vigilia della partenza del Giro d'Italia, in cui punterà alla classifica generale. Ed è ufficiale il prolungamento fino al 2027
Notizia importante arrivata in mattinata dalla Bahrain Victorious, che alla vigilia del Giro d'Italia annuncia il prolungamento del contratto di Antonio Tiberi fino al 2027. Il corridore italiano arriva alla corsa rosa con grandi ambizioni di classifica, di cui ha parlato intervenendo in diretta ieri sera a Riunione Tecnica, il format in diretta di Cicloweb, in onda tutte le sere alle 19 per tutta la durata del Giro. Tanti i temi toccati da Tiberi, sui suoi obiettivi per il Giro ma non solo, di cui vi proponiamo un estratto. L'intervista e il programma completo al link che trovate in fondo all'articolo.
“La squadra crede in me al 100%”
“Dal mio arrivo in squadra il cambio è stato deciso sotto tanti aspetti. Principalmente per come hanno iniziato a gestirmi e soprattutto a credere in me qui in Bahrain, sin da subito hanno deciso di lavorare al 100% con me per cercare di farmi ottenere il massimo. Con il cambio di preparatore mi sono trovato bene, qui sono con Michele Bartoli e devo dire che c'è stato un bel cambio di ritmo, grazie al quale sono riuscito a migliorare molto anche in gara. Poi la cosa che sicuramente più mi ha aiutato e che ho apprezzato di più del team è che qui sento tutti molto più vicini, non lasciano scappare nulla al caso e ci tengono sempre d'occhio sotto ogni aspetto, tra cui l'alimentazione.”
Sulla prima tappa: “Pronti a eventuali attacchi”
“Abbiamo provato gli ultimi settanta chilometri della prima tappa, ne anche abbiamo approfittato per aprire un po' il motore sulle salite e sullo strappo impegnativo che c'è nel finale. Devo dire che è una bella tappa, più dura del previsto, quindi bisognerà essere pronti già da subito. Secondo me verrà un po' di selezione già da subito, c'è una salita di 6 chilometri all'8% nel circuito finale (La Maddalena), che è già una salita vera, da lì si scende e ci sono venti chilometri per andare all'arrivo. Il percorso è veramente impegnativo e con strade molto tecniche, quindi anche mentalmente abbastanza nervoso, bisogna stare sempre con la concentrazione alta. Dal mio punto di vista bisognerà stare pronti a qualche eventuale attacco, se non dalla salita sicuramente sull'ultimo strappo ci saranno dei movimenti. Da lì è molto veloce per andare all'arrivo, la discesa è un po' tecnica ma breve e velocissima, poi si va verso il centro di Torino e siamo molto vicini all'arrivo.”
“Io e Caruso puntiamo a un buon risultato, si sentirà la mancanza di Poels”
“L'atmosfera in squadra è positiva, stiamo tutti bene e siamo pronti e carichi mentalmente e fisicamente per affrontare questo Giro. Gli obiettivi sono abbastanza alti, puntiamo a un buon risultato in classifica generale, sia io che Damiano. Io vengo fuori dal Tour of the Alps con una condizione buona e le sensazioni sono ottime, Damiano ha fatto il Romandia ed è uscito in crescendo, anche lui ha sensazioni buone, e cercheremo di dare il nostro meglio.”
"Mi mancherà Poels? Abbiamo fatto quasi tutte le corse insieme da inizio anno, anche lui come Damiano è un supporto fondamentale per me, con la sua esperienza sa sempre come muoversi e abbiamo visto che aveva una condizione veramente buona. Penso sia questo il motivo per cui la squadra ha scelto di farlo dedicare a qualche altra gara per ottenere dei punti; sicuramente si sentirà la sua mancanza al Giro, poteva fare molto comodo, ma è la squadra che sa sempre come gestire al meglio i suoi corridori."
Pogačar e l'obiettivo maglia bianca
“La speranza è che Pogačar, dovendo affrontare anche il Tour de France, non voglia consumare troppe energie, e si limiti a controllare il più possibile per prendere la maglia nelle fasi finali del Giro. Anche se, conoscendolo, è uno a a cui piace sempre dare spettacolo e fare del suo meglio, e secondo me cercherà di portare a casa qualche tappa, almeno due o tre se non di più. Cercheremo di reggere il suo ritmo il più possibile e di dargli battaglia per quello che riusciremo a fare, e vedremo che risultato potremo portare a casa."
“Il fatto che Pogačar non possa più competere per la maglia bianca è una cosa per me positivo, è un obiettivo a cui tengo veramente tanto. Comunque è qualcosa che viene da sé, l'obiettivo principale è quello della classifica generale, e puntando al miglior piazzamento possibile poi si spera che venga che venga anche la maglia. Sarebbe una cosa bellissima e un onore essere in griglia di partenza per qualche giorno con la maglia bianca sulle spalle.”
“Ho provato la crono di Perugia, mi piace molto”
“Le tappe in particolare che ho cerchiato in rosso sono quella con arrivo a Livigno e quella di Bassano del Grappa, secondo me saranno le due tappe più impegnative del Giro, nelle quali cercherò di fare particolarmente bene. E poi ci sono le due cronometro, soprattutto quella di Perugia, che ho provato e mi piace molto, è un percorso che mi si addice. Il finale è veramente impegnativo, cercherò di fare bene.”