Setmana Ciclista 2023 - Analisi del percorso
Scatta domani la versione al femminile della Volta Comunitat Valenciana; le quattro tappe propongono finali progressivamente più esigenti, lasciando la porta aperta per una volata a ranghi ristretti
Si torna a Valencia per quattro giornate di corsa al femminile, ripercorrendo in parte le strade della prova maschile da poco disputata. La corsa è fondamentalmente divisa fra le prime due tappe apparentemente destinate a volate di gruppo e le ultime due rivolte a delineare la classifica generale. In ogni caso anche questo non sono altimetricamente terribili e non si può escludere la possibilità di volate a ranghi ristretti. Ad ogni modo ci saranno le salite per provare a muovere la corsa, ma bisognerà avere il coraggio di fare corsa dura, perché le pendenze da sole sono spesso troppo abbordabili per fare la differenza.
Giovedì 16 febbraio - 1a tappa: València - Sagunt (119.0 km)
Si parte con una frazione per velociste che non dovrebbe riservare sorprese. Il primo tratto in linea permette di raggiungere Sagunt da València transitando dal classicismo Puerto de l'Oronet (4 km al 5.2%), dove si entra in un ampio circuito da ripetere due volte. Il percorso è in questo tratto ancora lievemente mosso, ma non si incontrerà niente più di alcuni falsopiani. Tornati a Sagunt rimangono gli ultimi 6 km in linea per arrivare a Port de Sagunt, dov'è posto il traguardo. Ultima curva a destra a 300 metri dalla fine.
Venerdì 17 febbraio - 2a tappa: Borriana - Vila-Real (117.0 km)
La seconda tappa è senza dubbio più esigente, visto che si inoltra in montagna nella sua parte centrale: si scalano in ordine il Puerto del Marianet (8.1 km al 3.6%, ultimi 4 km al 5.2%), il Puerto de Eslida (5.6 km al 4.6%) e il Puerto de Ahín (5.8 km al 4.2%). Da quest'ultimo mancano ancora 64 km, dunque difficile questa serie di ascese possa influire più di tanto, va detto però che il percorso rimane ondulato ancora a lungo. Soltanto l'ultima quindicina di km torna effettivamente lineare, tutta con pendenza a favore e quasi priva di curve. Ne consegue che seppur sia difficile sfuggire ad una volata di gruppo, potrebbero mancare all'appello le velociste più pure, o magari essere presenti ma non sufficientemente brillanti per ambire al successo.
Sabato 18 febbraio - 3a tappa: Agost - Altea (132.0 km)
È la prima delle due frazioni decisive, nonché quella che più di tutte si spinge in quota. Si parte in salita per raggiungere il Puerto de Maigmó (non segnalato) con oltre 6 km di ascesa al 4% di media, seguiti da 3 km di falsopiano; subito dopo si scala l'impegnativo Alto de Tibi (5 km al 5.7% media, ma irregolare con molti tratti al 9/10%). Dopo un avvio di fuoco la tappa abbandona le salite vere, percorrendo una quarantina di km comunque molto impegnativi e privi di pianura. Al km 70 si torna a salire verso l'Alto de Tudons, per 15.5 km al 4.9% di cui gli ultimi 7.5 km al 6%. A questa prima lunga salita risponde subito l'Alto de Confrides (6.5 km al 4.8%, ultimi 2 km al 7%). In vetta mancheranno poco più di 30 km, relativamente molti, ma prevalentemente in discesa. Se la corsa venisse impegnativa rimane ancora un trampolino di lancio, ovvero l'Alto de Turron Duro (non segnalato) raggiunto in poco più di 1.5 km con una media al 7% e brevi tratti in doppia cifra. A questo punto restano meno di 20 km per raggiunge il traguardo di Altea, peraltro quasi tutti in discesa, e si può veramente pensare di portare via l'azione decisiva.
Domenica 19 febbraio - 4a tappa: Tavernes de la Valldiga - Gandia (112.0 km)
La tappa conclusiva è nel complesso meno impegnativa della precedente, ma è quella che più di tutte presenta salite a ridosso del traguardo. Dopo una quarantina di km piuttosto agevoli si raggiunge Xàtiva ed iniziano le ondulazioni; nei successivi 45 km due salite offrono punti GPM: l'Alto de Serra Grossa (formalmente 8 km, ma si tratta di 3 strappi distinti, con il GPM posto in vetta ad un paio di km al 5%) e l'Alto de Barxeta (2 km al 5.1%). A questo punto inizia la salita finale verso l'Alto de Barx (6 km al 4.8%, primi 4.5 km al 6%); dopo il GPM la strada rimane in falsopiano fino a scollinare il Collado dels Mollons. Qui mancheranno soltanto 14 km, con i primi 3 di discesa insidiosa e i restanti 11 di falsopiano a favore su strade ampie e scorrevoli.