Démare vince la seconda tappa della Boucles de la Mayenne
Il francese della Groupama batte in volata Milan Menten e Arvid De Kleijn. Matteo Malucelli, quinto, unico italiano in top ten. Oier Lazkano rimane in testa alla generale
La seconda frazione in linea della Boucles de la Mayenne 2023, terza considerando il prologo, è lunga 182 chilometri. Partenza da Saint-Berthevin e arrivo a Meslay-du-Maine; da affrontare dopo pochissimi chilometri la Côte de Nuillé (0.9 km al 3.7%), poi la Côte de Houssay (1km al 4.2%) e a circa metà frazione la Côte de Saulges (1.1 km al 3.5%). Le asperità non sono nulla di insormontabile: la volata sul circuito conclusivo di Meslay-du-Maine, previste in totale due tornate da 12.5 km l'una, è praticamente assicurata.
Grande bagarre iniziale per entrare in fuga, alla fine la centrano solamente in tre: Cyril Barthe (Burgos-BH), Léo Danès (CIC U Nantes-Atlantique) e Samuel Leroux (Van Rysel-Roubaix Lille Métropole). Il plotone però non concede mai grande spazio, tirato da TotalEnergies, Groupama-FDJ e Cofidis. I battistrada vengono ripresi ai -64 da un gruppo lanciatissimo e tutt'altro che tranquillo: la battaglia inizia da lontano e sono gli uomini della Movistar del leader Oier Lazkano a cercare di mettere ordine. Un argine al caos è dato dalla formazione di una seconda fuga a 58 km dal traguardo: i nuovi attaccanti sono Dimitri Peyskens (Bingoal WB), Jérémy Leveau (Van Rysel) e Jean-Louis Le Ny (Nice Métropole Côte d'Azur).
Per loro vantaggio massimo di poco superiore al minuto e quarantacinque secondi toccato a circa quaranta chilometri dalla conclusione, dietro tirano sempre Movistar e Groupama, a cui si aggiungono gli uomini dell'Arkéa-Samsic, della Lotto-Dstny e della Tudor Pro Cycling Team. Ricongiungimento con i tre battistrada ai -13.5: tutto è imbastito per lo sprint. La battaglia tra i treni delle squadre più attrezzate inizia prestissimo. Sin dai -10, infatti, Tudor, Arkéa e Groupama si sfidano in un braccio di ferro per tenere la prima fila lungo le strette stradine francesi. La tensione come spesso accade può rivelarsi un'arma micidiale contro gli stessi atleti, che in due occasioni vanno vicinissimi alla caduta: prima un contatto tra Andrii Ponomar (Arkéa) e Mathijs Paaschens (Lotto) rischia di dare il la ad un capitombolo che avrebbe potuto assumere dimensioni non banali, ma l'olandese rimane in sella. Successivamente, ai -3, è un corridore della Bingoal che con un autentico miracolo riesce a rimanere in piedi ed evitare una carambola.
Nel finale, dopo una breve parentesi davanti della UAE Emirates, prendono il comando delle operazioni i Groupama per Arnaud Démare. L'ex campione francese nonché doppiamente vincitore della Parigi-Tours viene lanciato negli ultimi cinquecento metri dall'australiano Miles Scotson e timbra senza particolari difficoltà vincendo il testa a testa con Milan Menten (Lotto) e Arvid De Kleijn (Tudor). Quinto Matteo Malucelli (Bingoal), arrangiatosi da solo negli ultimi chilometri. Invariata la generale, almeno per la prima posizione: Lazkano rimane leader, alle sue spalle si avvicendano causa abbuoni Ivo Oliveira (UAE) e Démare.
Domani quarta, ultima e decisiva frazione da Montsûrs a Laval per un totale di 167 chilometri e qualche asperità altimetrica sul percorso, a partire dal Mont Rochard in avvio, proseguendo nel finale tre côte non eccessivamente impegnative - la Baconnière, la Galette e la Damberie - e con il circuito ondulato di Laval da ripetere quattro volte.