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UAE Tour, un magistrale Tim Merlier pareggia i conti con Milan
Il campione europeo sorprende tutti arrivando da dietro e vince nettamente la sesta tappa. L'italiano è terzo dietro Philipsen e mantiene la maglia verde
Due vittorie a testa in quattro sprint, perfetta parità come nello scorso Giro d'Italia. Tim Merlier vince la sua seconda tappa consecutiva al UAE Tour, dopo che nei primi due arrivi per velocisti si era imposto Jonathan Milan. Nessuno riesce ad intromettersi nella sfida tra i due velocisti più vincenti del momento, nemmeno Jasper Philipsen, che tornerà dagli Emirati a mani vuote.
L'italiano della Lidl-Trek ha argomenti più che validi per essere considerato il più forte, per picco di potenza e per capacità di vincere anche in tappe più impegnative (Merlier non era riuscito a sprintare nella prima tappa), ma il campione europeo della Soudal Quick-Step si è confermato ancora una volta il migliore in assoluto a leggere alcune situazioni e sfruttare al meglio la sua eccezionale punta di velocità. La volata all'Abu Dhabi Breakwater è stato un altro colpo da maestro del belga, che ha anticipato tutti e vinto con ampio margine.
UAE Tour 2025, la cronaca della sesta tappa
Cinque corridori non ripartono per le conseguenze delle cadute di ieri. Non saranno della partita in volata Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla) e Fernando Gaviria (Movistar Team), anche se per il colombiano la Movistar ha escluso fratture. DNS precauzionale anche per Paul Seixas (Decathlon AG2R La Mondiale), che si era molto ben comportato nell'arrivo a Jebel Jais, mentre Victor Langellotti (INEOS-Grenadiers) ha riportato una frattura della clavicola. Non riparte nemmeno Lars Craps (Lotto).
Fuga decisamente più convenzionale nella tappa di oggi, 173 chilometri con partenza dall'Abu Dhabi Cycling Club. All'attacco Manuele Tarozzi (VF Group-Bardiani CSF-Faizané), Kristian Sbaragli, Carlos Samudio e Djordje Djuric (Team Solution Tech-Vini Fantini), tutti volti noti delle prime ore in questi giorni. Il serbo vince entrambi gli sprint intermedi e allunga ulteriormente nella classifica dei traguardi volanti.
Il distacco non supera mai il minuto negli ultimi settanta chilometri, ma non essendoci condizioni per agitare la corsa nei ventagli in gruppo non ci sono vere e proprie accelerazioni. Tarozzi e Samudio vengono ripresi solo negli ultimi due chilometri e mezzo, con i treni già schierati per impostare la volata. Prima dell'ultimo chilometro prende la testa il Team Picnic PostNL di Fabio Jakobsen, ma all'ultima semicurva a prendere la testa è la Tudor Pro Cycling, con un altro ottimo leadout di Maikel Zijlaard.
Arvid de Kleijn viene però anticipato, perché da dietro arriva come una fionda Merlier, che anticipa tutti e prende subito un vantaggio notevole. Il belga legge perfettamente il finale e trionfa con ampio margine su Philipsen e su Milan, che con il terzo posto mantiene comunque la maglia verde. Quarto posto per Max Walscheid, che sostituisce ottimamente Groenewegen, e altri due italiani tra i primi dieci: settimo posto per il giovane Daniel Skerl (Bahrain-Victorious), nono per Enrico Zanoncello (VF Group-Bardiani CSF-Faizané). Era questa l'ultima occasione per i velocisti, perché la corsa si conclude domani con l'arrivo in salita a Jebel Hafeet.
