Tour de Suisse 2024 - Analisi del percorso
Il Giro di Svizzera si appresta a vivere un'edizione molto dura senza tappe da volata in cui si può far classifica tutti i giorni; gli arrivi tutti in salita e la cronoscalata finale potrebbero uccidere la fantasia
Il Tour de Suisse 2024 si appresta a partire con un percorso molto duro che chiama allo scoperto gli uomini di classifica tutti i giorni. I big dovranno sicuramente dare tutto nel prologo di 5 km, forse già stuzzicarsi nelle prime due tappe in linea di media montagna e poi affrontarsi in 4 tappe di montagna consecutive, tutte con arrivo in salita, prima dell'ultima sfida a cronometro, anzi cronoscalata. Nonostante tutte queste montagne, in verità il disegno delle tappe risulta abbastanza monotono ed è assai probabile che in ogni tappa gli scalatori attendano gli ultimissimi km per muoversi, considerando che non devono nemmeno avvantaggiarsi nei confronti di specialisti della cronometro.
Le tappe nel dettaglio
Domenica 9 giugno - Prologo: Vaduz - Vaduz (4.8 km - Cronometro individuale)
La corsa prende il via con un prologo di quasi 5 km con poche curve. Non c'è molto spazio per fare distacchi, ma gli specialisti della crono sono nettamente favoriti.
Lunedì 10 giugno - 1a tappa: Vaduz - Regensdorf (176.9 km)
Tappa subito complicata, anche se forse è la più semplice.Ci sono salite disseminate un po' ovunque anche se non durissime: nella prima parte la corsa è spezzata da due GPM sul Kerenzerberg (in tutto 6.7 km al 4.6%, ma la salita vera e propria è di 4.2 km al 6.6%) e a Ricken (6.4 km al 5.8%); a 26 km dal traguardo si trova il Tissot KM con abbuoni lungo uno strappo di 1.3 km al 6.5%; infine è piuttosto interessante la salita finale al Regensberg (3 km al 6.2%, ma i primi 2 km hanno una media del 7.7% e tratti in doppia cifra). L'ultimo GPM è posto a meno di 10 km dal traguardo, quindi potremmo assistere già a qualche scintilla sull'ultima salita. Altrimenti sarà volata ristretta.
Martedì 11 giugno - 2a tappa: Steinmaur - Rüschlikon (161.7 km)
La seconda tappa è nel complesso più semplice, ma il finale è molto intenso e promette spettacolo. A poco più di 30 km dal traguardo si trova il primo GPM a Oberwil-Lieli (quasi 4 km al 5.5%) poi si incontrano in rapida successione le salite a Aeugst am Albis (circa 2.5 km al 7% con un tratto di 600 metri al 12%) e all'AlbisPass (2 km al 6.5%). La discesa termina a soli 5 km dal traguardo ed è seguita da un primo zampellotto (700 mt al 7% a meno di 3 km dall'arrivo) e dallo strappo che porta direttamente all'arrivo (800 mt al 7%). Dunque un finale senza respiro che potrebbe già dire qualcosa anche per la classifica generale.
Mercoledì 12 giugno - 3a tappa: Rüschlikon - San Gottardo (170.4 km)
Inizia la lunga sequenza finale in alta montagna con il primo arrivo in salita (in realtà non ufficialmente) sul Passo del San Gottardo. Si sale dal versante più semplice al termine di una tappa fondamentalmente unipuerto per cui non c'è da attendersi in verità moltissimo. In partenza si sale nuovamente l'AlbisPass (5.2 km al 6%, ultimi 3 km al 7%) dal versante percorso in discesa il giorno prima, poi il tracciato resta pressoché pianeggiante (in verità sempre lievemente ondulato) per quasi 130 km. La strada inizia a salire a 33.5 km dall'arrivo (media complessiva del 4.7%) con un primo strappo di circa 2.5 km al 6%. La strada procede in fondovalle al 3/4% per una decina di km, poi la pendenza aumenta per superare il primo gradone dove è posto il GPM di Schöllenen (6 km al 7.4%, max 11%); dopo 4 km praticamente pianeggianti inizia la salita finale al San Gottardo di 9.5 km al 7%, senza mai rampe tremende; va però ricordato che nel finale si superano i 2000 metri di altitudine (peraltro al termine di una salita di oltre 30 km) e che si transiterà dalla strada vecchia percorrendo alcuni tratti sui sampietrini (ma molto scorrevoli). Infine (come accennato più su) il GPM è posto in verità a 1.3 km dall'arrivo, che in altopiano condurranno fino al traguardo.
Giovedì 13 giugno - 4a tappa: Ambrì - Carì (147.6 km)
Tappa più complicata che però dovrebbe decidersi nel finale in virtù del lungo fondovalle. Si pare quasi subito con la salita verso Ronco (circa 6 km al 7.5% media in realtà spezzati in due tronconi con punte fino al 15% da un tratto in falsopiano), seguita poco dopo da una prima ascesa a Carì (7.6 km al 10%), molto dura ma lontanissima dall'arrivo. Si percorre in discesa la salita finale per poi attraversare un'ampia fetta di fondovalle andata e ritorno senza incontrare altre asperità fino a quella finale. Un primo tratto di salita più sensibile (circa 3 km al 5%) ospita il Tissot KM, ma la salita vera e propria inizia più avanti. Considerando che il GPM è posto anche in questo caso con 1 km di anticipo, si devono ignorare i dati ufficiali: l'arrivo è posto dopo 11.5 km di salita all'8% di media; considerando un breve tratto di respiro a circa 4 km dall'arrivo, la pendenza è in verità costantemente al 9/10%. Una salita tosta dove la classifica inizierà a delinearsi molto sensibilmente.
Venerdì 14 giugno - 5a tappa: Ulrichen - Blatten (42.5 km)
La troppa neve non ha consentito nessun piano B in quota per evitare il Passo della Novena e si optato per la soluzione più semplice: partire dall'altra parte a Ulrichen e andare diretti al traguardo. Certo magari si poteva provare almeno ad allungare il chilometraggio in qualche modo. Rimane così una tappa decisamente “sprint” che si avvia con 35 km velocissimi (con alcuni tratti di sensibile discesa) per arrivare subito ai piedi della salita finale. Queste le caratteristiche (anche in questo caso ignorando il GPM collocato presso l'ultimo km): sono circa 7 km al 9.2% di media; in particolare gli ultimi 2.5 km sono tremendi e senza respiro, con una media dell'11% e punte fino al 13%.
Sabato 15 giugno - 6a tappa: Villars-sur-Ollon - Villars-sur-Ollon (118.1 km)
Questa è la tappa forse più briosa, essendo breve con partenza ed arrivo in salita. Si corre su un ampio circuito da ripetere due volte che prevede salita e discesa dal Col de la Croix, con partenza ed arrivo posti a metà ascesa. Ne consegue che in avvio se ne percorre la parte terminale di 7.7 km al 6.2%, in particolare con l'ultimo tratto di quasi 4 km al 9%. Dopo una lunga discesa su Aigle si incontrano 8 km pianeggianti, prima di salire verso Antagnes (quasi 1.5 km all'8%); qui basta una breve contropendenza prima di salire per intero il Col de la Croix: in tutto sono 17.5 km al 6.9%, con un primo tratto duro fino al traguardo di 8.8 km al 7.8% e poi di nuovo l'ultimo di 4 km al 9%. A questo punto si torna al traguardo con il medesimo tracciato, scendendo ad Aigle, affrontando l'antipasto di Antagnes e infine salendo gli ultimi 8.8 km di salita. Il secondo passaggio dal Col de la Croix avviene a 51 km dal traguardo, non tantissimi ma forse troppi, anche perché il giorno dopo c'è la cronoscalata.
Domenica 16 giugno - 7a tappa: Aigle - Villars-sur-Ollon (15.7 km - Cronometro individuale)
Il Tour de Suisse si chiude con una cronoscalata che deciderà la classifica se i distacchi non fossero ancora ampi. Dopo 5 km pianeggianti la strada sale per 10.7 km al 7.8% alternando rampe in doppia cifra a tratti più semplici (6/7%). C'è ancora la possibilità di scavare margini importanti.