Mathieu van der Poel, colpito da una borraccia durante la Parigi-Roubaix
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Caso borraccia alla Parigi-Roubaix, solidarietà di Pogacar e Van Aert verso Van der Poel

I due corridori hanno condannato il gesto subito dal neerlandese, colpito al volto da una borraccia piena lanciata da un uomo a bordo strada durante la gara

La Parigi-Roubaix di domenica è stata memorabile per Mathieu van der Poel. Dopo una gara segnata da tanti imprevisti per i corridori più attesi, Van der Poel ha prevalso in solitaria ed è così diventato il terzo corridore di sempre a conquistare tre edizioni consecutive della corsa francese, aggiungendo al suo palmarès l'ottava classica monumento in carriera.

Il figlio d'arte, però, ricorderà questa edizione anche per un brutto gesto di cui è rimasto vittima a 33 chilometri dall'arrivo, quando era ormai lanciato in solitaria verso la vittoria: il lancio intenzionale da parte di un uomo a bordo strada di una borraccia piena, che lo ha colpito in volto. A fine gara l'ex iridato ha annunciato di voler procedere per vie legali, accusando l'uomo di tentato omicidio. Poche ore dopo la gara l'uomo si era costituito al comando della polizia locale di Waregem, scusandosi per l'accaduto.

Tadej Pogacar: “Non c'è posto per l'aggressività”

Diverse personalità del mondo del ciclismo hanno espresso solidarietà verso Van der Poel, tra cui Tadej Pogacar, giunto 2° al traguardo dopo una caduta mentre si trovava in testa con il neerlandese.

“Noi corridori diamo il meglio di noi anche grazie all'energia e all'atmosfera che i tifosi creano e vogliamo essere circondati dagli appassionati, ma nello sport non c'è posto per l'aggressività o per comportamenti indesiderati come quello che abbiamo visto domenica”, ha dichiarato il campione del mondo, che si è detto “disgustato” per l'accaduto.

Immagine della Parigi-Roubaix
Tadej Pogacar tra Mathieu van der Poel e Jasper Philipsen durante la Parigi-Roubaix © Alpecin-Deceuninck

Wout van Aert: “Il nostro sport è già abbastanza pericoloso”

Al termine della gara anche Wout van Aert ha commentato il gesto di cui il suo storico rivale è rimasto vittima.

“Per quanto mi riguarda, le persone che si comportano così non sono le benvenute in gara. Il ciclismo è uno sport in cui puoi stare a contatto con gli atleti e questo lo rende unico. Ho apprezzato molto le migliaia di tifosi a bordo strada, sia ieri che nelle ultime settimane, ma il nostro sport è già abbastanza pericoloso senza che la gente inizi a tirarci oggetti addosso. Faccio i miei complimenti a Mathieu per essersi espresso con tanta forza, spero che questo aiuti a evitare che ciò ricapiti in futuro.”

La denuncia di Eli Iserbyt: “Noi corridori veniamo abbandonati”

Non è la prima volta che Mathieu van der Poel viene bersagliato dalle persone a bordo strada. Il caso precedente risale a poche settimane fa quando, durante la E3 Saxo Classic, un uomo ha sputato addosso al neerlandese, venendo poi multato dalle autorità belghe.

Lo stesso non è accaduto all'uomo che al Koppenbergcross dello scorso novembre lanciò della birra addosso a Eli Iserbyt. Proprio questa mattina, infatti, è stato comunicato che l'uomo ha ricevuto solo un avvertimento, senza multe o condanne. Alla luce dei fatti in cui sono rimasti coinvolti i suoi colleghi, il corridore della Pauwels Sauzen-Cibel Clementines si è detto deluso.

“Noi corridori veniamo abbandonati. Un corridore rinuncia a molto per la sua professione: ci adattiamo per tutta la vita, veniamo sottoposti a test antidoping ogni settimana e ci alleniamo duramente. Il minimo che si possa fare in cambio è proteggerci. Temo che sia solo questione di tempo prima che accada qualcosa di veramente grave.”

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Amedeo Onnis
Se sorrido mentre parli, probabilmente stai parlando di ciclismo. Tifoso sfegatato di tutti i corridori dal nome bizzarro e appassionato di triathlon, sono tra quelli che attendono la stagione di ciclocross più di quella su strada.