Teunissen si regala il tappone di Geraardsbergen davanti a Wellens lo stoico
L'olandese, oggi 31enne, vince la tappa dei muri al Renewi Tour, mentre Tim Wellens è secondo e nuovo leader correndo gli ultimi 30 km con la ruota anteriore sgonfia
Era sicuramente la terza la tappa più attesa di questo Renewi Tour 2023, quella in cui quasi ogni anno l'ex Giro del Benelux (ma anche ex-tantissimi altri nomi), cerca di riproporre una piccola classica fiamminga con un circuito finale che oltre al Muur di Grammont passa dal Bosberg, dall'Onkerzele Berg e dal Denderoordstraat per arrivare sul traguardo di Geraardsbergen. A conquistare la vittoria è stato Mike Teunissen, olandese che proprio oggi ha compiuto 31 anni, che come spesso accade nelle classiche del Nord, ha saputo far fruttare il coraggio di attaccare già nella prima parte e condurre la corsa in testa per non dover subire i rilanci e le accelerazioni del gruppo dei migliori. A raccogliere la maglia di leader è stato Tim Wellens, che dopo aver fatto esplodere la corsa con un numero formidabile al secondo passaggio sul Muur, ha dovuto fare i conti con una ruota semi-sgonfia che ha rinunciato a sostituire, arrivando a secondo al traguardo e facendo incetta di abbuoni.
La corsa, partita da Aalter e lunga 171.2km, ha visto diversi attacchi nei primi 10 km, finché ha preso il largo un gruppo con sei corridori tra cui Giovanni Aleotti (BORA - hansgrohe), che sono stati però ripresi dopo poche decine di chilometri: dopo il primo passaggio sul Muur sono partiti in contropiede Milan Fretin (Flanders-Baloise), Jens Reynders (Israel-Premier Tech), Olivier Le Gac (Groupama-FDJ), Łukasz Wiśniowski (EF Education-EasyPost), e Arne Marit (Intermarché-Circus-Wanty), decisamente il corridore di casa di oggi, visto che abita a 3 km dal Bosberg. I cinque sono stati poi raggiunti anche da Marc Brustenga (Lidl-Trek). Su di loro hanno provato a riportarsi Michał Kwiatkowski (INEOS Grenadiers), Cedric Beullens (Lotto Dstny) e Thibau Nys (Lidl - Trek), ma senza successo. Ha avuto più fortuna invece il gruppo di 8 composto da Florian Sénéchal (Soudal-Quick Step), Johan Jacobs (Movistar) Mike Teunissen (Intermarché-Circus-Wanty), Stan Dewulf (AG2R Citroën), Nils Eekhoff (Dsm - firmenich), Lars van den Berg (Groupama FDJ) e Brent Van Moer (Lotto Dstny), che ha raggiunto la testa della corsa intorno ai -55, benché il vantaggio del nuovo gruppo formatosi sia sempre rimasto tra i 20" e i 30", grazie all'impegno di INEOS e Cofidis prima e della Alpecin poi nel gruppo principale.
L'inseguimento è terminato attorno ai -38, quando allo scollinamento sul muro di Denderoordstraadt il forcing della la UAE Emirates ha sbrindellato il gruppo principale e colmato il gap, permettendo che Tim Wellens, Matteo Trentin e Marc Hirschi sulla testa della corsa, composta a questo punto da una ventina di unità, tra cui Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck). Il vincitore di ieri e leader della classifica Joshua Tarling (INEOS Grenadiers) ha provato in prima persona a ricucire sul gruppo di testa, ma la il ritmo imposto da Wellens sul secondo passaggio sul Muur ai -33 lo ha impedito. Il portacolori della UAE ha poi aperto il gas sulle ultime rampe, prendendo un vantaggio di circa 10" su un gruppo di otto corridori formato da Fred Wright (Bahrain - Victorious), Yves Lampaert (Soudal - Quick Step), Gianni Vermeersch (Alpecin-Deceuninck), Axel Zingle (Cofidis), Arnaud De Lie e Florian Vermeersch (Lotto Dstny), dal compagno Hirschi e da Teunissen, reduce dal tentativo precedente.
Wellens ai -30 ha poi chiamato aiuto dalla moto del cambio-ruote neutro, rendendosi conto di aver forato, ma ha tenuto duro trovandosi in prossimità del Green Kilometre (il chilometro che racchiude tre traguardi volanti con 3", 2"e 1" di abbuono per i primi tre che transitano su ciascuno, che da alcuni anno caratterizza le tappe di questa corsa) ed è riuscito a conquistare i 3" sui primi due traguardi e 2" sul terzo, battuto solo dal contrattacco dal campione britannico Wright, nonché a resistere sul Bosberg e rimanere con il gruppo di testa, potenza del tubeless.
Tra la fuga e il gruppo principale, dove la Ineos non aveva ancora rinunciato all'inseguimento spremendo le ultime forze di Luke Plapp, erano rimasti Stan Dewulf (AG2R Citroën), Van Moer, Buratti e Gianni Vermeersch, staccatosi dal gruppo di testa, venendo presto ripresi, perché anche la Alpecin non si è tirata indietro spendendo tutti gli uomini per cercare di colmare il gap, tanto che Philipsen ha dovuto spendersi in prima persona. Nel frattempo la ruota anteriore di Wellens era vistosamente sgonfia, seppur non del tutto grazie al liquido del tubless, ma il belga affrontava le curve nervose del circuito con vistosa difficoltà in coda al gruppo di testa.
All'ultimo passaggio sul Denderoordstraat, ai -5.5, Hirschi ha provato ad andarsene, seguito da Zingle, Wright e proprio da Wellens. De Lie, forse troppo generoso, ha dovuto invece rialzarsi. I tre rimasti nel secondo gruppo (Vermeersh, Teunissen e Lampaert) sono però rientrati sui primi ai -2.5: Teunissen ha provato subito il contrattacco senza successo, ma ha avuto più fortuna al secondo tentativo ai -1.3 Km, quando tutti sono restati a ruota di Wellens, che a quel punto era leader della generale. Hischi ha provato tardivamente a rientrare su Teunissen, seguito da Zingle e da Wellens, che ha passato il francese nel finale, conquistando altri 6" di abbuono, mentre l'olandese ha colto la seconda vittoria stagionale. Tattica da rivedere per De Lie, che si è speso tantissimo negli ultimi 10 km insieme al compagno Vermeersch per poi perdere contatto dalla testa della corsa e reagire poi nel finale cogliendo il quinto posto.
Wellens è ora primo in classifica con 17" su Lampaert e 19" su Jasper Stuyven (Lidl - Trek) e Gianni Vermeersch, ed è il più accreditato per la vittoria finale nella corsa che ha già vinto due volte. Domani .tappa assolutamente piatta da Beringen a Peer per 179.4km.