
Neve, grandine e neutralizzazione: alla Parigi-Nizza la spunta Almeida
Il portoghese torna al successo dopo nove mesi di digiuno: maglia gialla che passa sulle spalle di Jonas Vingegaard, beffato nel finale
Dopo il successo del Team Visma | Lease a Bike nella cronometro a squadre di Nevers, nella giornata di mercoledì 12 marzo si è tenuta la quarta tappa della Parigi-Nizza 2025, il primo vero crash test per gli scalatori e per coloro che ambiscono a recitare un ruolo da protagonisti nella classifica generale. Sul traguardo di La Loge de Gardes, a conquistare il successo, è stato Joao Almeida.

Parigi-Nizza 2025, la cronaca della quarta tappa
La quarta frazione della Parigi-Nizza 2025 ha preso il via da Vichy e si è conclusa a La Loge des Gardes, dopo un totale di 163,4 km. Nel mezzo una serie di asperità altimetriche che hanno impegnato il gruppo e che hanno reso questa tappa come una delle più dure di questa edizione, nonché la prima di un certo livello soprattutto per chi ambisce alla classifica generale.
Dopo qualche chilometro il plotone si è imbattuto nella Cote de Lavoine (7,6 km al 4,0%), seguita da un lungo tratto praticamente tutto in discesa e, in seguito, dalla Cote de la Bruyere (3,9 km al 4,7%). Poi il passaggio a Le Breuil e le tre ascese alla Cote de la Croix Bruyere (3,2 km al 4,9%), alla Cote du Canon (3,5 km al 6,6%) e la Cote de la Chabanne (2,7 km al 5,2%), intervallate dallo sprint intermedio di Le Mayet-de-Montagn. Infine la salita finale di 6,7 km al 7,1%.
Registrati i forfait di Julien Bernard (Lidl-Trek) e Amund Grondahl Jansen (Uno-X Mobility), i corridori in gruppo si sono dati battaglia sin dai primi chilometri, nel tentativo di formare una fuga. Tanti attacchi si sono susseguiti, ma alla fine quello che ha preso piede ed ha animato la tappa odierna è stato quello arrivato ai -145 km dalla fine, composto da otto elementi: Ben Swift (INEOS Grenadiers), Thibault Guernalec (Arkéa-B&B Hotels), Vincenzo Albanese (EF Education-EasyPost), Andreas Leknessund (Uno-X Mobility), Sylvain Moniquet (Cofidis), Dion Smith (Intermarché-Wanty), Thomas Gachignard (Team TotalEnergies) e Edward Planckaert (Alpecin-Deceuninck).
I fuggitivi, arrivati ad avere nelle prime battute 3' di vantaggio sul resto del gruppo, si sono spartiti i punti alla Cote de Lavoine, dove è passato in testa Thomas Gachignard (3), davanti ad Andreas Leknessund (2) e Sylvain Moniquet (1). Nel corso della frazione anche Sam Maisonobe (Cofidis) è costretto ad abbandonare per motivi non meglio precisati, mentre gli attaccanti hanno continuato ad aumentare leggermente il gap e sono transitati, nelle stesse posizioni dell'ascesa precedente, anche alla Cote de la Bruyere.
Parigi-Nizza 2025, Buitrago cade ed abbandona
In testa al gruppo del Team Visma | Lease a Bike ha cominciato a mangiare qualche decina di secondi ai fuggitivi, mentre in coda Santiago Buitrago (Bahrain-Victorious), uno dei possibili protagonisti della corsa, è stato costretto ad abbandonare a causa di una dolorosa caduta successiva al cambio della ruota per una foratura. Intanto i fuggitivi sono passati per primi alla Cote de la Croix Bruyere, questa volta in ordine diverso rispetto alle ascese precedenti. A guadagnare 3 punti è stato Thomas Gachignard, davanti a Vincenzo Albanese (2) e Thibault Guernalec (1).
Le micce si accendono sulle pendici della Cote du Canon. Davanti, tra i fuggitivi, si è staccato Dion Smith, mentre in testa al gruppo, approfittando del rallentamento del Team Visma | Lease a Bike, la INEOS Grenadiers ha messo a segno un attacco a due con Tobias Foss e Joshua Tarling, arrivati a guadagnare in pochi chilometri circa 30". Davanti, intanto, Thomas Gachignard ha conquistato 5 punti, davanti ad Andreas Leknessund (3), Edward Planckaert (2) e Vincenzo Albanese (1). Il francese, grazie a tutti gli abbuoni presi nella tappa odierna, si è preso la leadership nella classifica KOM.
Parigi-Nizza 2025, corsa neutralizzata per grandine
Dopo che i due uomini della INEOS Grenadiers hanno recuperato per strada Dion Smith, la corsa è stata neutralizzata per le condizioni meteo avverse dovute ad una forte pioggia, trasformatasi poi in grandine, e neve. Una scelta che non è stata accolta benissimo da tutti i corridori, con qualcuno che è stato ripreso mentre alzava la voce. I fuggitivi sono stati fatti ripartire dopo 10' scarsi, con la neutralizzazione ancora attiva, e nel frattempo la direzione di corsa ha invitato il gruppo principale a rimettersi in sella, anche perché qualcuno, tra cui Jonas Vingegaard, aveva cercato riparo in ammiraglia.
In attesa di ripartire la regia internazionale ha mostrato alcune immagini che spiegano perché è stato corretto neutralizzare la corsa, tra un'uscita di strada di una moto e l'incidente di un'ammiraglia della Decathlon AG2R La Mondiale Team. Di fatto questa situazione, anche per garantire l'incolumità degli atleti, è proseguita fino alla fine del tratto in discesa.
Parigi-Nizza 2025, riparte la corsa ai 29 km dall'arrivo
Ai 29 km dall'arrivo i corridori sono stati nuovamente fermati ed avvisati che la corsa sarebbe ripresa non appena tutto il gruppo si fosse riorganizzato. Una volta ripartiti, davanti Vincenzo Albanese ha perso qualche metro dai compagni di fuga, che sono transitati allo sprint intermedio di Le Mayet-de-Montagne in quest'ordine: Andreas Leknessund in testa (10 punti e 6"), su Thomas Gachignard (6 e 4") e Sylvain Moniquet (4 e 2"). Il norvegese, in particolare, ha dato seguito alla sua azione cercando di seminare la concorrenza.
Una sortita che gli ha permesso di guadagnare 15" e che è durata qualche chilometro, dopo di che si è rialzato ed è stato ripreso dai primi inseguitori, escluso Ben Swift. Il britannico, infatti, ha aspettato i compagni Tobias Foss e Joshua Tarling, rimasti di fatto a bagnomaria con Dion Smith. Dietro il ritmo imposto da Nils Politt (UAE Team Emirates -XRG) e Mads Pedersen (Lidl-Trek) ha fatto sì che il vantaggio dei battistrada si affievolisse fino ai 35" in cima alla Cote de la Chabanne, con il solito Thomas Gachignard a guadagnarsi il bottino pieno (3 punti) su Andreas Leknessund (2) e Sylvain Moniquet (1).
Nella fase di discesa il terzetto della INEOS Grenadiers ha raggiunto gli attaccanti della prima ora, privi a quel punto anche di Sylvain Moniquet e Thibault Guernalec, vittima di una foratura. Sulle prime pendici de La Loge des Gardes, Joshua Tarling ha profuso gli ultimi sforzi per lanciare al meglio Tobias Foss. Il ritmo indiavolato di Mads Pedersen ha tagliato le gambe a molti, al punto che il blocco della Movistar Team alle sue spalle è saltato quasi interamente per aria.
Parigi-Nizza 2025, attacco di Vingegaard
Ai 4 km dall'arrivo il primo dei migliori a rompere gli indugi è stato Florian Lipowitz (RedBull-BORA-hansgrohe), senza successo, seguito da un tentativo ben più convinto di Lenny Martinez (Bahrain-Victorious), che si è portato dietro un Jonas Vingegaard non disposto a collaborare, anche per la presenza in gruppo del compagno di squadra Matteo Jorgenson. Dopo un ricompattamento, però, sono stati proprio il francese ed il danese ad andarsene via, con il rappresentante del Team Visma | Lease a Bike che in questa seconda occasione ha attaccato, riprendendo Tobias Foss e seminando il transalpino.
A quel punto sono giunti i timidi tentativi di Thymen Arnesman (INEOS Grenadiers) e Joao Almeida (UAE Team Emirates - XRG), entrambi chiusi da Matteo Jorgenson. Questo non è bastato al Team Visma | Lease a Bike per vincerla, perché il portoghese è ripartito e di progressione ha beffato Jonas Vingegaard a pochi metri dal traguardo. Terzo Mattias Skjelmose (Lidl-Trek) e quarto Lenny Martinez. Maglia gialla che passa sulle spalle dello scandinavo per la questione abbuoni all'arrivo.