Welsford dà una pista a tutti
L'australiano della DSM si muove alla perfezione nel finale e brucia Philipsen allo sprint. Anche Modolo e Peron in top10
Quarto arrivo in volata su cinque tappe per il Tour of Turkey, quarta volata con un vincitore differente. Oggi il più bravo è Sam Welsford, pistard 26enne, già campione del mondo nelle specialità dello Scratch e dell'inseguimento a squadre, che sta facendo vedere ottime cose in questa prima parte di stagione. Dopo il terzo posto di settimana scorsa allo Scheldeprijs, Welsford vince una volata velocissima e caotica, caratterizzata da una serie di pericolose semicurve nel finale. Sam è bravo ad uscire allo scoperto negli ultimissimi metri, capitalizzando così il buon lavoro della sua DSM, potendo contare sul supporto di lusso di compagni come Bol e Dainese. Caleb Ewan lancia lo sprint, ma ancora una volta smette di pedalare con largo anticipo sentendo di non poter competere con i migliori. Jasper Philipsen è secondo per la terza volta, mentre il suo compagno di squadra Jakub Mareczko è coinvolto in una spaventosa caduta nell'ultimo chilometro ad altissima velocità. Sam Bennett sfortunato protagonista di un salto di catena durante lo sprint, mentre Nairo Quintana ha abbandonato la corsa.
Si corre oggi la quinta tappa, da Manisa ad Ayvalik per un totale 186,1 km è una nuova occasione per gli sprinter, che possono affinare i propri meccanismi in vista dei grandi appuntamenti di stagione in questo Tour of Turkey 2022.
Dopo le fatiche del finale di ieri si prospetta quest’oggi una giornata dallo svolgimento più lineare e tranquillo, con la fuga che parte solo dopo 40 km di gara. Non parte stamane Nairo Quintana, il leader dell’Arkéa Samsic, quarto sull’arrivo di ieri, sceglie di non prendere il via risentendo dei postumi della caduta che lo aveva relegato lontano dalle prime posizioni di classifica. Sono solo due i coraggiosi che decidono di prendere vento in faccia: all’attacco troviamo il belga Michiel Stockman (Saris Rouvy Sauerland) ed il turco Feritcan Şamli (Spor Toto). Questo tentativo, come ovvio, non impensierisce minimamente le squadre dei velocisti, che concedono un vantaggio maggiore ai 6’ alla coppia al comando. Pur non avendo alcuna fretta di riportarsi sotto ai fuggitivi il tentativo di Stockman e Şamli si esaurisce a circa 55 km dalla conclusione, con il gruppo che torna compatto. Tuttavia dopo soli 5 km sono stavolta in cinque a fuoriuscire dal plotone: ci sono i fratelli Abram e Michiel Stockman (Saris Rouvy Sauerland), con quest’ultimo che dunque ritenta la fuga, in loro compagnia troviamo anche Elchin Asadov e Batuhan Ozgur (Sakarya BB) ed infine Maurice Ballerstedt (Alpecin-Fenix).
Dietro stavolta sono la DroneHopper-Androni e la BikeExchange-Jayco ad assumersi le responsabilità dell’inseguimento, tenendo il nuovo quintetto a 30” di margine. Davanti restano ben presto in quattro, con Abram Stockman che si lascia riassorbire dal plotone. I 30” da gestire negli ultimi 30 chilometri sembrano lasciare poche speranze agli attaccanti, che però non demordono e continuano a collaborare, Ballerstedt escluso. La situazione procede cristallizzata quando si sta ormai entrando negli ultimi 10 km, ma proprio mentre il gruppo sembra aver messo definitivamente nel mirino i 4 fuggitivi Ballerstedt e Ozgur procedono da soli. Si profila quindi una sfida tutt’altro che scontata tra la coppia al comando ed il gruppo, nel quale le squadre dei velocisti stanno organizzando i vari treni.
A 4400metri dalla conclusione Ballerstedt decide di proseguire in solitaria, potendo contare però solo su una decina di secondi su un lanciatissimo gruppo. Ed infatti il giovane tedesco si deve arrendere quando siamo ormai entrati negli ultimi 2 km, con Bora-Hansgrohe e Lotto-Soudal che lanciano lo sprint, mentre una bruttissima caduta nelle prime posizioni coinvolge anche Jakub Mareczko (Alpecin-Fenix) che urta le transenne. Caleb Ewan (Lotto-Soudal) parte per primo ma è costretto ad arrendersi alla rimonta di Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix), che a sua volta è superato all’esterno da Sam Welsford (DSM). Trionfa quindi Welsford su Philipsen e Arvid De Kleijn (Human Powered Health). Quarta posizione per Rick Zabel (Israel-PremierTech) seguito dal compagno di squadra Itamar Einhorn, sesto è Daniel McLay (Arkéa Samsic), settimo si piazza un deludente Caleb Ewan. Completa la top10 l’ottava posizione di Cees Bol (DSM) e i due italiani Sacha Modolo (Bardiani-CSF-Faizané) e Andrea Peron (Novo-Nordisk).
La classifica generale si mantiene assolutamente invariata rispetto alla tappa di ieri nelle sue prime dieci posizioni. Eduardo Sepúlveda (DroneHopper-Androni) si mantiene al comando con 13" di vantaggio su Patrick Bevin (Israel-PremierTech) e 25" su Jay Vine (Alpecin-Fenix). Quarta posizione provvisoria per Harm Vanhoucke (Lotto-Soudal) a 37", mentre Anders Halland Johannesen (Uno-X) è quinto a 46". Sesta posizione poi per Nicolas Edet (Arkéa Samsic) a 53" così come il settimo Dawit Yemane (Bike Aid), Sean Bennett (China Glory) ottavo a 57". Completano la top10 Mustafa Sayar (Sakarya BB) a 1'10" ed infine Henri Vandenabeele (DSM) a 1'12". Subito fuori dai primi dieci posti troviamo i due italiani Kevin Colleoni (BikeExchange-Jayco) e Francesco Gavazzi (Eolo-Kometa).
La tappa di domani, sesta frazione di questo Tour of Turkey 2022, sarà sicuramente più insidiosa. Si parte da Edremit e si arriva a Eceabat per un totale di 201,5 km. Dopo un lungo GPM nelle prime battute di gara il percorso si presenterà nel complesso mosso, con gli ultimi 4 km tutti in salita, che ben si addicono a scalatori particolarmente esplosivi; con gli uomini di classifica che dovranno fare attenzione a non incappare in buchi nel finale.