Moscon spiana anche le salite
Vuelta a España, il pagellino della 5a tappa: Gianni impressionante, brutta giornata per Romain Bardet
Alexey Lutsenko - 10
Sul primo arrivo in salita della Vuelta a España ottiene la sua vittoria più prestigiosa. Va in fuga insieme ad altri sedici corridori, rimane da solo al comando insieme ad Haller e Mohoric, scatta sull'Ermita Santa Lucia e regala la seconda vittoria del 2017 all'Astana in un grande giro. Al Tour de France sull'Izoard aveva fatto male i conti mentre oggi è stato lui a regolare i conti agli altri. Strepitoso.
Gianni Moscon - 9
Un giovane di oggi direbbe "è tanta roba". E direbbe bene. Il giovane trentino sta disputando un inizio di Vuelta incredibile. Quando va in testa, il gruppo viene letteralmente scremato e sono dolori per tutti. Sta volando. E volerà ancora più in alto. Impressionante.
Merhawi Kudus - 8
L'eritreo per poco non è riuscito a regalare la prima vittoria di tappa alla Vuelta a España al suo paese. Ci ha messo tutto quello che aveva nel suo serbatoio per andare a riprendere Lutsenko sull'ultima salita di giornata ma l'azione del kazako è stata troppo potente per l'alfiere della Dimension Data. Per il giovanissimo corridore eritreo in ogni modo è stata una giornata da applausi. Bravo.
Alberto Contador - 8
La nota positiva della tappa è stato aver ritrovato il madrileno. Quando ormai nessuno avrebbe più pensato di vederlo lì a combattere con i big della classifica generale; oggi ha smentito tutti. Vedere il corridore della Trek-Segafredo alzarsi sui pedali e sgambettare per cercare di togliersi Froome dalle sue ruote è stato uno spettacolo che è mancato da tanto, forse troppo, tempo. Adesso saranno le prossime tappe a dirci se è veramente tornato ma intanto oggi è sembrato di vedere il Contador che tutti conoscevamo. Rinato.
Davide Villella - 7
Transita primo su tutti i gran premi della montagna in programma quest'oggi, eccezion fatta per l'ultimo dove era posto l'arrivo. Consolida la sua leadership della maglia a pois ed ora ha 21 punti di vantaggio su Mas della Caja Rural. Il suo sogno a pois prosegue e Davide Cassani osserva. Obiettivo odierno raggiunto.
Esteban Chaves - 6.5
Ebbene sí; il colibrì fa sul serio. Dopo la bella prova di domenica anche oggi è rimasto con i migliori. Finora sta correndo di rimessa rimando a ruota e somiglia il Quintana del Tour 2016 ma quando deciderà di attaccare, come ci ha sempre abituati, potrebbe arrecare molte difficoltà. Finora attendista.
Michael Woods - 6.5
Al Tour de France è stato Rigoberto Urán a far felice la Cannondale Drapac mentre alla Vuelta a España è il canadese a sorprendere la compagine americana. Unico corridore ad arrivare con Froome, Contador e Chaves. Sorprendente.
Fabio Aru - 5
Su un arrivo del genere si poteva attendere qualcosa di più da parte del corridore sardo; invece paga 11" da Christopher Froome ed ora in classifica è a 49" dal britannico. La Vuelta a España è ancora molto lunga e tutto può succedere anche se oggi ha dovuto lasciare sulla strada qualche secondo. Si rifarà.
Vincenzo Nibali - 5
Sul traguardo perde 26" da Christopher Froome. Il ritardo accumulato oggi non è un dramma visto che si sapeva che il messinese avrebbe potuto pagare qualche secondo sulle dure rampe dell'Ermita Santa Lucia. Anche se le sue velleità di classifica proseguono avrebbe potuto limitare meglio i danni. Giornata no.
Romain Bardet - 4
Ogni tappa di un grande giro può rimanere indigesta ad uno o più di un corridore; oggi è accaduto al francese della AG2R La Mondiale. Il non vederlo nelle prime posizioni nel finale di tappa era sintomo che non si sentiva al cento per cento e questa supposizione è stata confermata all'arrivo quando ha perso 39" da Froome e di conseguenza è uscito dalla top ten della classifica. Nelle prossime tappe sapremo se è stata una debacle di giornata oppure se le fatiche del Tour gli impediranno di curare la classifica e quindi si dovrà dedicare solamente ad un successo parziale di tappa. Vedremo.