Kopecky senza rivali, sua la Omloop Het Nieuwsblad
Lotte vince in solitaria a Ninove, Lorena Wiebes e Marta Bastianelli sul podio di giornata. Annemiek van Vleuten messa fuori causa da una foratura ai piedi del Muur
Avevamo visto Lotte Kopecky solo agli Europei su pista quest'anno, e tanto era bastato per capire che la belga della SD Worx non avrebbe fatto sconti a nessuno neanche su strada. E infatti alla prima uscita stagionale oggi la 27enne nata a Rumst si è messa in tasca una bella classica come la Omloop Het Nieuwsblad 2023. Sul podio, alle spalle della solitaria vincitrice, la sua compagna di squadra Lorena Wiebes e l'immarcescibile Marta Bastianelli.
Successo poco per gran parte dei 132.2 km da Gent a Ninove, poi sul Molenberg ai -42 il gruppo si è scosso e una ventina di atlete si son ritrovate in avanscoperta; ai -37 una caduta ha messo fuori causa Eleonora Camilla Gasparrini (UAE ADQ), le altre hanno proseguito per un'altra decina di chilometri (erano presenti molte delle migliori di giornata, per l'Italia le Trek-Segafredo Elisa Longo Borghini ed Elisa Balsamo e Letizia Borghesi della EF Education-TIBCO-SVB) prima di essere raggiunte dal grosso del gruppo.
A questo punto si è mossa Arlenis Sierra (Movistar), uscita ai -26 e arrivata ad avere 1'05" ai -19; sembrava tanto, ma una volta approdata al Muur, quel margine è sfumato rapidamente. In particolare Lotte Kopecky (SD Worx) è uscita già ai -17 ai piedi della mitica rampa, distanziando tutte le altre, a partire da Pfeiffer Georgi (DSM) che all'inizio aveva provato a tenerne la scia. Elisa Longo Borghini presidiava le prime file del gruppo e con lei c'era pure Liane Lippert (Movistar); in tutto ciò non si vedeva invece Annemiek van Vleuten (Movistar), appiedata poco prima da una foratura e costretta a cambiare bici.
Proprio in cima, alla chiesetta, Kopecky ha raggiunto Sierra, e a una quindicina di secondi sono scollinate in dieci: oltre alle citate ELB, Lippert e Georgi, c'erano Lorena Wiebes e Demi Vollering (SD Worx), Soraya Paladin (Canyon//SRAM Racing), Grace Brown e Cecilie Uttrup Ludwig (FDJ-Suez), Emma Norsgaard (Movistar), Riejanne Markus (Jumbo-Visma). Subito dopo le inseguitrici hanno però rallentato, e ai -14 da dietro è rientrato un secondo drappellone, mentre la coppia di testa volava a +30". Vano un breve allungo di Brown.
Ai -12 sul Bosberg, ultimo muro di giornata, Kopecky ha staccato inesorabilmente Sierra (che non ha neanche abbozzato una reazione) e dopo lo scollinamento ha raggiunto un vantaggio massimo di 45". Il problema per lei era il vento contrario che alla lunga l'ha pesantemente fiaccata, tanto che nel finale la sua vittoria è stata abbondantemente messa in discussione dal veemente ritorno del gruppo.
Lotte è stata comunque brava a gestirsi negli ultimi due chilometri, quando era rientrata nel campo visivo delle inseguitrici che si sono fermate a 11" da lei. La piazza d'onore è stata conquistata - in uno sprint di 23 - da Wiebes (che ha esultato come se avesse vinto) davanti a Marta Bastianelli (UAE), Norsgaard, Georgi, Anouska Koster (Uno-X), Quinty Ton (Liv Racing TeqFind), Christina Schweinberger (Fenix-Deceuninck), Paladin e Longo Borghini a chiudere la top ten; nello stesso drappello piazzate anche Sofia Bertizzolo (UAE) al 13esimo posto e Alice Maria Arzuffi (Ceratiziw-WNT) al 18esimo, mentre Gasparrini, staccata da questo gruppo nel finale, si è piazzata 26esima a 17".
Alcune delle protagoniste di oggi (non Kopecky però) le ritroveremo domani nella Omloop van het Hageland, 123.9 km un po' più facili rispetto a quelli odierni. Favorita Wiebes, ma un anno fa vinse Bastianelli che anche in quest'occasione se la giocherà eccome.