Piccoli fenomeni crescono da generazioni
Ben Wiggins presenzia alla giornata inaugurale della Sei Giorni di Gand e tra una battuta e l’altra dichiara di ambire in futuro alle più alte vette del ciclismo su pista e su strada, volendo ripercorrere le orme del padre Bradley e del nonno Gary
Tra i luoghi iconici del ciclismo non può non occupare un posto nei cuori e nei pensieri degli appassionati l’Het Kuipke, il velodromo di Gand sede della mitica Sei Giorni. Su questa pista si sono affrontati i più grandi ciclisti a partire dal 1922, quando si impose per la prima volta la coppia formata dallo svizzero Oscar Egg e dal belga Marcel Buysse. Da allora su quel parquet si sono alternati fior fiore di atleti, a loro agio sia su pista che su strada, e l’albo d’oro è nobilitato dalle vittorie, tra gli altri, di campioni del calibro di Stan Ockers, Rik van Steembergen, Rik van Looy, Eddy Merckx, Patric Sercu, Roger de Vlaeminck, Jean-Pierre Monserè, Étienne De Wilde, Matthew Gilmore, Iljo Keisse e Kenny De Ketele, per citare solo i belgi.
L’Italia può vantare in tutto cinque vittorie. Iniziò Ferdinando Terruzzi che colse il bis nelle edizioni del 1955, quando la Sei Giorni venne disputata per l’unica volta due volte nello stesso anno, e del 1956, in coppia rispettivamente con il lussemburghese Lucien Gillen e con l’australiano Reginald Arnold. Passarono oltre 30 anni per rivedere uno, anzi due italiani sul gradino più alto del podio, allorchè Silvio Martinello e Claudio Villa sbaragliarono la concorrenza nel 1998. Martinello si ripetè due anni più tardi in coppia con Matthew Gilmore mentre la quinta ed ultima soddisfazione per i nostri colori la diede nel 2018 Elia Viviani in coppia con Iljo Keisse.
Quest’anno la Sei Giorni di Gand è in programma dal 15 al 20 Novembre e ieri gli onori di casa li ha fatti un emozionato Ben Wiggins, figlio di Bradley, che ha sostituito all’ultimo momento il padre per degli impegni dell’ultimo minuto. Su questa pista Wiggins ha centrato un doppio successo in coppia con Matthew Gilmore e con Mark Cavendish, rispettivamente nel 2003 e nel 2016 ed il ciclismo anglosassone può vantare diversi successi negli anni addietro con le vittorie del già citato australiano Reginald Arnold e dei suoi connazionali Graeme Gilmore, Donald Allan, Danny Clarke, Scott McGrory e Glenn O’Shea. Wiggins fu il secondo ciclista britannico a primeggiare dopo le due vittorie colte da Anthony Doyle nel 1986 e nel 1991.
Ebbene il figlio Ben, 17 anni compiuti a Marzo, ha dichiarato in un’intervista ai media belgi che intende seguire le orme del padre, dopo essere partito col piede giusto vincendo lo scorso luglio il titolo della corsa a punti juniores ai Campionati Europei di Anadia in Portogallo. Il giovanotto ha le idee chiare visto che oltre a voler competere ad alti livelli in pista ha già messo nel mirino, in una futura carriera da pro su strada, anche grandi classiche come Parigi Roubaix e Giro delle Fiandre, per non parlare del sogno di ciascun ciclista, ovvero quello di indossare la maglia gialla al Tour de France. Insomma, la famiglia Wiggins, dopo Gary e Bradley, sembra pronta per la terza generazione di fenomeni. Il tempo dirà se ci sarà vera gloria.