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Il piano di Wout van Aert per vincere il Giro delle Fiandre: "È l'unico modo"
In vista del debutto alla Clásica Jaén di lunedì il belga non si nasconde sui suoi obiettivi e traccia lo scenario ideale per vincere una monumento al nord
Le classiche del nord, ancora una volta: sarà questo il fulcro della stagione di Wout van Aert. Dopo un inverno positivo nel ciclocross, chiusosi con un convincente argento nella gara iridata, il belga del Team Visma-Lease a Bike farà il suo esordio stagionale su strada tra pochi giorni, alla Clásica Jaén (17 febbraio), per poi disputare la Volta ao Algarve (19-23 febbraio) al fianco di Jonas Vingegaard. Da lì in avanti il focus si sposterà sulle gare del pavé con Van Aert che punterà alla conquista della sua prima monumento in una gara del nord.
Wout van Aert: “L'ultimo inverno mi ha dato maggiore sicurezza”
Van Aert è uno dei corridori che esce meglio dall'off season invernale, perlomeno se confrontato al Van Aert della fine della scorsa stagione. Dopo la brutta caduta alla Vuelta a España e un infortunio al ginocchio più invadente del previsto, il belga è riuscito a mettersi tutto alle spalle.
“Ho avuto un inverno difficile all'inizio, ma con il passare del tempo sono riuscito a lavorare bene", ha spiegato Van Aert in una breve intervista rilasciata all'emittente neerlandese Wielerflits.
"L'infortunio al ginocchio dopo la caduta alla Vuelta è stato molto fastidioso, ma mai così tanto da farmi pensare che non l'avrei mai superato. Da questo punto di vista sono riuscito a concludere la preparazione invernale con maggiore sicurezza, so di poter tornare al livello a cui sono abituato.”
Come vincere il Giro delle Fiandre? Wout van Aert ha le idee chiare
Nel 2025 l'obiettivo sarà farsi trovare pronto - e possibilmente senza intoppi - al doppio appuntamento con Giro delle Fiandre (6 aprile) e Parigi-Roubaix (13 aprile). L'ambizione di Van Aert è di conquistare la sua seconda classica monumento e, per farlo, il belga sa di dover raggiungere il livello dei suoi principali avversari. Questo vale soprattutto per la corsa di casa: nelle Fiandre Van Aert dovrà vedersela non solo con l'eterno rivale Mathieu van der Poel, ma anche con Tadej Pogačar.
“Nelle classiche del nord serve un grande senso tattico, che rappresenta ancora una variabile importante. Di sicuro questo vale anche per il Giro delle Fiandre, ma è anche una gara che si decide con le gambe. Battere Mathieu e Tadej? Gli scenari possibili per farcela sono pochi, se non riesci a seguirli. L'unico modo per vincere contro di loro è raggiungere il loro livello: per avere una possibilità devo essere almeno forte quanto loro.”
![Immagine: Wout van Aert batte Mathieu van der Poel e Tadej Pogačar alla E3 Saxo Classic 2023](https://slyvi-tstorage.fra1.digitaloceanspaces.com/l38473187528_tml1527584372481_523932816597_1679676231162462.jpg)
Van Aert lavorerà quindi per ricucire il divario prestazionale dai due rivali, in modo da assicurarsi una chance di giocarsela sui durissimi muri fiamminghi. Se dovesse scollinare con loro al comando della corsa, le cose si metterebbero particolarmente bene per lui che già due anni fa alla E3 Saxo Classic riuscì a vincere battendo entrambi allo sprint al termine di uno dei rarissimi scontri diretti tra i tre.
Infine, Van Aert dice la sua in merito alla chiacchieratissima ricognizione di Pogačar sulle strade della Parigi-Roubaix, che per qualche ora ha fatto sperare in una partecipazione dello sloveno alla corsa francese prima della smentita della UAE Team Emirates-XRG.
“Quando ho visto il programma di Tadej sono rimasto colpito perché correrà davvero tante gare. La sua presenza alla Parigi-Roubaix? No, quando ho sentito quella voce non ho imprecato”, scherza il belga.