Signore e signori, benvenuti nelle Fiandre: inizia lo spettacolo
Domani la E3 Saxo Classic sarà un succulento antipasto della Ronde e rappresenterà il primo terreno di scontro tra i mostri sacri di muri e pavé: Van Aert contro Van der Poel contro Pogacar contro chi altro? Gli appuntamenti tv
Sotto i pedali c’è il pavé del Paterberg e in prospettiva ci sono ancora 42 chilometri ed una manciata di metri di fatica prima di tagliare il traguardo di Harelbeke. È il 25 marzo dello scorso anno, la giornata è bella e per una volta non piove acqua fredda sulla schiena dei corridori. Sul ciglio della strada in pavé c’è una canaletta in cemento ed è pedalando sulla quella canaletta che Wout van Aert prende il volo spingendo in splendida progressione. Gli resiste solo il compagno di squadra Christophe Laporte ed i due atleti della Jumbo-Visma meno di un’ora dopo arrivano in parata, mano nella mano come due fidanzatini, fin sulla striscia bianca del traguardo, superata per primo da Wout van Aert. Dopo un minuto e mezzo abbondante il terzo posto tocca all’elvetico Stefan Küng, che precede tutti gli altri.
Vincere la E3 Saxo Classic non è semplice e costituisce un punto di riferimento importante per il Giro delle Fiandre che per tradizione si corre sempre la settimana successiva, quando le biciclette tornano ancora sullo stesso pavé, replicando in parte lo stesso percorso. 204.1 chilometri, 17 muri, 25 squadre, 175 corridori. Questi sono i numeri della E3 Saxo Classic.
Tra gli iscritti Wout van Aert, che domani sarà di nuovo ad Harelbeke ad attendere il segnale di start, stavolta con il numero 1 attaccato sulla schiena e pronto a difendere il successo dello scorso anno, deciso a cercare di ripeterlo in questa sessantacinquesima edizione pur non essendo ancora al meglio della preparazione ma assistito da compagni di squadra che possono vincere a loro volta come Tiesj Benoot o Dylan van Baarle, tanto per fare nomi e cognomi.
L’ambizione di Wout Van Aert dovrà scontrarsi con quella di altri quotati campioni, quelli di sempre, quelli che ogni volta gli rendono la vita difficile sulle strade del World Tour. Anzitutto Mathieu van der Poel, fresco vincitore della Milano-Sanremo, alla sua seconda partecipazione alla E3. Con lui Tadej Pogacar, che ha inserito questa corsa nel suo programma proprio all’ultimo momento, che l’ha messa nel mirino, che potrà contare sull’aiuto di Tim Wellens, uno che di Fiandre se ne intende.
Poi ci sono i lupi di Lefevere, il Wolfpack della Soudal-Quick Step, affamati come non mai, decisi a marcare il territorio fiammingo con il loro odore, a farlo proprio con Julian Alaphilippe, Kasper Asgreen o magari Florian Sénéchal.
Con loro tanti altri, tutti con maglie diverse ma ciascuno con la stessa fame di vittoria, da Biniam Girmay a Jasper Stuyven, da Mads Pedersen a Stefan Küng o Matej Mohoric. E poi ancora una lunghissima lista di outsider da elencare doverosamente man mano che l’occhio scorre la startlist. Anzitutto gli italiani con Alberto Bettiol e con lo splendido Filippo Ganna alfiere di una INEOS Grenadiers orfana di Tom Pidcock, e ancora Fred Wright, Valentin Madouas, Stan Dewulf, Greg van Avermaet, Oliver Naesen, Maximilian Schacmann, Bob Jungels, il coriaceo Nils Politt, gli esperti Sep Vanmarke e Michael Matthews.
Il percorso si presta alle sfide. Come al solito, la corsa inizia e finisce ad Harelbeke, epicentro dell'E3 Saxo Classic. I primi cento chilometri sono pianeggianti o quasi. Poi arrivano gli strappi fiamminghi, i muri, prima in asfalto e poi in pavé con il Taaienberg a mostrarsi per primo, posto ad 80 chilometri dall’arrivo. In passato sul Taaienberg Tom Boonen ha spesso dato spettacolo e da queste parti lo conoscono bene, tanto che ha vinto la E3 Saxo Classic ben cinque volte, tuttora il record da battere.
A seguire il Berg ten Stene, il Boigneberg, il pavé di Eikenberg e poi Stationsberg e Mariaborrestraat. Attraverso il Kapelberg i corridori pedaleranno verso Kluisbergen e verso i temibili e famosi Paterberg a 42 chilometri dall'arrivo e l'Oude Kwaremont. L’asfalto del Karnemelkbeekstraat è dieci chilometri più avanti, un nome che sembra una maledizione ed infatti in un certo senso lo è, con la sua pendenza massima del 18%.
Infine il pavé del Varent a 24 chilometri dal traguardo e del Tiegemberg prima del tratto finale in pianura fino ad Harelbeke ed alla meritata doccia calda, dopo aver pedalato 204 chilometri e cento metri. L’ultimo italiano a vincere la E3 è stato Filippo Pozzato nel 2009, l’ultimo connazionale a salire sul podio è stato Matteo Trentin, terzo nel 2015. Poi niente.
E3 Saxo Classic 2023, i 17 muri
1. Katteberg (750 m al 6%) – altri 175 km al traguardo
2. La Houppe (1.880 m al 4,8%) – altri 116 km
3. Kanarieberg (1.050 m al 7,7%) – altri 111 km
4. Old Kruisberg (800 m al 4,8%) – altri 102 km
5. Knokteberg (1.260 m al 7%) – altri 94 km
6. Hotondberg (1.200 ma al 4%) – altri 90 km
7. Kortekeer (1.000 m al 6,4%) – altri 84 km
8. Taaienberg (700 m al 6,3%) – altri 80 km
9. Berg ten Stene (1.300 m al 5,2%) – altri 70 km
10. Boigneberg (1.000 m al 5,2%) – altri 65 km
11. Eikenberg (1.250 m al 6,2%) – altri 61 km
12. Stationsberg (700 m al 3,2%) – altri 57 km
13. Kapelberg (750 m al 7,1%) – altri 45 km
14. Paterberg (400 m al 12,9%) – altri 42 km
15. Oude Kwaremont (2.200 m al 4%) – altri 38 km
16. Karnemelkbeekstraat, E3 Col (1.530 m al 4,9%) – altri 30 km
17. Tiegemberg (750 m al 5,6%) – altri 19 km prima dell’arrivo
E3 Saxo Classic 2023, orari e dove vederla
La corsa verrà trasmessa in diretta, dalle ore 14.15 su Eurosport 1 e in streaming su Sky Go, DAZN, Now, Discovery+, Eurosport.it e GCN+.
Accomodatevi signori e signore, inizia lo spettacolo, benvenuti nelle Fiandre.