Attila Valter fa da portavoce della Jumbo: "Uno come Roglič vuole sempre vincere, ma siamo tutti felici per Kuss"
L'ungherese torna a parlare della situazione interna alla squadra: "Siamo sempre uniti e abbiamo scelto la cosa migliore per tutti". Parlano anche Dainese e Ganna dopo la volata
Le dichiarazioni dei protagonisti dopo la diciannovesima tappa della Vuelta a España, vinta allo sprint da Alberto Dainese. Il corridore della dsm-firmenich sta diventando uno specialista nelle volate della terza settimana, dopo il successo di quest'anno nella tappa di Caorle al Giro d'Italia. Dainese si aggiunge all'esclusivo club dei vincitori di tappa in due Grandi Giri in questa stagione: come lui Mads Pedersen, Remco Evenepoel, Kaden Groves, Primož Roglič e Jonas Vingegaard. Completano il podio di giornata Filippo Ganna e Marijn van den Berg, mentre Kaden Groves è stato tagliato fuori da una caduta nel finale. Da segnalare però anche le dichiarazioni di Attila Valter, che è tornato a parlare della situazione interna alla Jumbo Visma, come avevano fatto altri suoi compagni dopo la tappa di ieri.
Attila Valter: “Ognuno da fuori ha la sua opinione, ma dentro la squadra restiamo compatti”
“L’atmosfera all’interno della squadra è molto diversa da quello che vedete sui social, non c’è stato nessun rancore anche nei giorni scorsi, per tutta la Vuelta siamo rimasti uniti. Personalmente mi serve ancora tempo per realizzare quello che stiamo raggiungendo: che vi piaccia o no la squadra, questa è storia. Ci possono essere diverse opinioni sul nostro modo di correre e su cosa facciamo, ma sono orgoglioso di far parte di questo gruppo, la stiamo vivendo bene insieme come squadra, siamo otto corridori molto motivati e forti. Scorrere twitter sta diventando abbastanza fastidioso, preferisco non farlo nei prossimi due giorni e avrei dovuto evitare anche in quelli passati. Sui social sono tutti direttori sportivi e ognuno ha la sua opinione, perché da fuori è molto facile giudicare quello che succede all’interno di una squadra, ma noi abbiamo solo fatto ciò che pensavamo fosse meglio fare." La squadra ha dato la libertà a tutti di correre per la vittoria ed è quello che hanno fatto, ma poi ieri si è visto che tutta la squadra vuole che a vincere sia Sepp. Se sei un grande campione come Primož ovviamente vuoi solo vincere e continuare a spingere finché non sei completamente vuoto, per cui è sicuramente un grande dilemma per lui e per noi, entrambe le visioni sono comprensibili. Alla fine però tutti siamo felici della vittoria di Seppie, anche Primož è contento. Alla fine stiamo facendo tripletta qui e vincendo tutti e tre i Grandi Giri, ed è qualcosa di veramente grande, per cui il mood sul bus è ottimo. Domani sarà ancora una giornata difficile, non possiamo ancora dire di avercela fatta con una tappa così dura in arrivo. È una tappa strana per la Vuelta, se ci fossero due o tre grandi salite sarebbe più facile, perché Jonas, Primož e Sepp sono talmente forti in salita che è difficile metterli sotto pressione, come abbiamo visto negli ultimi giorni. Domani sarà diverso e più difficile da controllare, arriveranno attacchi a destra e a manca e dovremo stare compatti. Cercherò di fare del mio meglio per controllare la fuga e aiutare i miei compagni a portare finalmente a casa questa maglia rossa.”
Alberto Dainese: “Ganna ha fatto una gran volata, ma sono riuscito a uscire”
“Abbiamo fatto un grande lavoro, abbiamo ripensato a cosa abbiamo sbagliato nelle volate delle prime due settimane e oggi abbiamo eseguito il piano al 100%. Credo sia stata una sfortuna perdere dei compagni per la caduta nel finale, ma fino a quel punto ero nella posizione in cui volevo essere. C’era un po’ di vento contrario, per cui ho lasciato che Ganna e gli altri partissero presto e ho atteso il momento per muovermi nel vento, sono contento di finire la Vuelta così. Volevo concludere bene la stagione e la mia avventura con la Dsm, è stato molto speciale per questo. Oggi ho avvertito molta pressione perché sentivo che era l’ultima occasione, devo ringraziare la squadra per il buon lavoro fatto. Ieri io e Ganna scherzavamo un po’ in gruppetto, ha fatto una gran volata. L’ho lasciato un po’ sfogare siccome era vento contro, ho cercato di non farmi chiudere e ho aspettato gli ultimi metri, e sono riuscito a uscire negli ultimi cento metri."
Filippo Ganna: “Sono stato costretto a partire a 300 metri”
“Oggi i ragazzi sono stati fantastici, hanno preso la testa del gruppo immediatamente e hanno fatto un lavoro perfetto. Sfortunatamente non sono uno sprinter, per cui quando ho visto che gli altri stavano rallentando ho chiesto a Kim (Heiduk) di partire un po’ prima, e a 300 metri sono stato costretto a partire perché la velocità stava calando. Ho perso un’altra di poco, non so di quanto ma sicuramente non molto. La caduta è avvenuta davanti a me, a volte non si concentrano abbastanza a guardare avanti ma si guardano intorno e indietro, per questo succedono certe cose Due secondi posti in volata essendo un cronoman? Non male, è come chiedere a Groves di fare una cronometro.”
Kaden Groves: “Sono rimasto in piedi, ora punto a domenica”
“Non mi sono fatto male per fortuna, sono riuscito a sganciarmi e rimanere in piedi, non ho visto molto ma sono riuscito a evitare la caduta. Davanti a me credo ci sia stato un contatto tra ruote o manubri tra qualcuno della Dsm e il mio compagno Tobias (Bayer), per cui sono rimasto indietro anche io. È un peccato non essere riuscito a sprintare, Jason e Jimmy (Osborne e Janssens) sono stati molto bravi a chiudere sulla fuga prima dello sprint intermedio, dove sono riuscito a prendere i punti, per cui sono deluso per non aver fatto la volata ma almeno a livello di punti non è andata poi così male. Volevo fortemente vincere la mia terza tappa oggi, ma ora bisognerà aspettare fino a domenica per una nuova occasione, mi sento bene e ci punto molto.”