Matteo Malucelli vince l'ultima tappa del Tour de Langkawi © Le Tour de Langkawi
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Matteo Malucelli, 10 e lode al Tour de Langkawi vinto da Poole

Il forlivese a fine corsa: «Spero di poter correre in una squadra di alto livello»

06.10.2024 13:35

In una stagione oltremodo grama per il movimento italiano, appena due corridori hanno valicato la soglia della doppia cifra di vittorie: uno è il purosangue Jonathan Milan. L'altro è un bravissimo professionista, Matteo Malucelli, ingiustamente relegato nei bassifondi del ciclismo internazionale, sebbene abbia ampiamente dimostrato il suo valore contro avversari di livello medio-alto. Ne sa qualcosa Arvid de Kleijn, battuto per la seconda volta in due giorni dal velocista forlivese nell'ottava e ultima tappa del Tour de Langkawi. Nessuna rivoluzione in classifica: il britannico Max Poole conquista il successo finale davanti a Thomas Pesenti.

L'ultima tappa del Tour de Langkawi

Il 28° Tour de Langkawi si conclude con un carosello di 147,5 km nel circondario di Bintulu, già sede d'arrivo della penultima tappa. Qualche timido strappo nel tratto in linea di 113 km prima di entrare nel circuito conclusivo di 8,5 km da affrontare per quattro volte. Ultima semicurva ai 1400 metri dalla linea bianca.

Un quartetto prova ad anticipare l'annunciatissima volata di gruppo: ne fanno parte l'australiano Joshua Cranage (ARA-Skip Capital), il giapponese Todomi Yuhe (EF EasyPost), l'italiano Alex Tolio (VF Group-Bardiani CSF-Faizané) e il corridore di Hong Kong Mow Ching Yin (HKSI). I battistrada accumulano un vantaggio massimo di 3'55" (-95 km) sul gruppo, che completa le operazioni di riaggancio a metà della seconda tornata. Polti-Kometa e Tudor tengono sotto controllo anche l'estremo agguato dello spagnolo Xavier Cañellas: la sua azione si esaurisce poco prima del suono della campana.

I compagni di squadra dell'olandese Arvid de Kleijn (Tudor) prendono di petto la retta conclusiva, sfidando il vento contrario. Tocca al connazionale Maikel Zijlaard (Tudor) lanciare la prima punta della formazione svizzera, che accelera ai 200 metri. Al centro della strada avanzano l'italiano Matteo Malucelli (JCL Ukyo) e il russo autorizzato Gleb Syritsa (Astana): il 30enne romagnolo prende l'abbrivio giusto e va a bersaglio per la terza volta sulle strade malesi. Battuti de Kleijn e Syritsa, che precedono l'italiano Mattia Pinazzi (VF Group) e gli spagnoli Manuel Peñalver (Polti-Kometa) e David Martin (Polti), ultimi epigoni di una regola non scritta del ciclismo: meglio lavorare per il compagno di squadra più competitivo e cogliere un buon risultato, anziché lanciarsi in volata ognuno per conto proprio.

Nessuna sorpresa in classifica: il britannico Max Poole (DSM-Firmenich) conquista la prima corsa a tappe della carriera con 13" di vantaggio su Thomas Pesenti (JCL) e 20" sullo spagnolo Unai Iribar (Euskaltel). Lo sprint di Bintulu regala a Malucelli anche la maglia arancione della classifica a punti. La JCL si è assicurata anche la vetta della graduatoria per il miglior corridore asiatico - abbinata alla maglia bianca - con il giapponese Ishimashi Manabu (JCL). Lo spagnolo Mario Aparicio (Burgos BH) ha primeggiato tra gli scalatori. Alla KERN Pharma, infine, la classifica a tempi. 

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Prima vittoria in carriera per Max Poole © Tour de Langkawi

Malucelli: «Voglio correre in una squadra competitiva»

Subito dopo il traguardo, l'ex Androni e Bingoal ha speso parole non banali ai microfoni del circuito internazionale, volgendo lo sguardo al prossimo futuro: «Oggi è stato tutto perfetto: sono partito un attimo prima di Arvid per non ripetere l'errore della 4ª tappa (quando rimase chiuso prima dell'ultima curva e iniziò la sua rimonta troppo tardi, ndr). Ho corso con la migliore squadra, il miglior treno e il miglior apripista che potessi avere. Certo: nell'ultimo chilometro non avevo un uomo veloce con me. Tuttavia, i miei compagni si erano spesi tantissimo nel corso della tappa e, di conseguenza, ho dovuto seguire la scia dei Tudor». Incalzato dall'intervistatore, Malucelli ha poi lanciato un vero e proprio appello per la prossima stagione: «Quando ho letto la lista dei partenti, ho pensato che il livello della concorrenza fosse quello giusto per vincere, sebbene non ci fosse un grande campione al via. Ho vinto tre tappe, mi sono piazzato per due volte al 2° posto e ho conquistato la maglia arancione a punti. Mi auguro che questi risultati mi diano la spinta per correre in una buona squadra». Qualcuno accoglierà la sua (legittima) richiesta? Nel nostro piccolo, speriamo proprio di sì. 

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Carmine Marino
Nato a Battipaglia (Salerno) nel 1986, ha collaborato con giornali, tv e siti web della Campania e della Basilicata. Caporedattore del quotidiano online SalernoSport24, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania dal 4 dicembre 20