In un freddo pomeriggio belga, Boom! Van Alphen!
La ventitreenne neerlandese rovescia ogni pronostico aggiudicandosi la quarta tappa del Superprestige. Sconfitte le favoritissime Betsema e Van Anrooij, quarta la rientrante Vas
Il ciclocross di Boom, quest'anno quarta prova del Superprestige, ha un fascino tutto particolare e legato in particolare al posto in cui si svolge, il parco De Schorre, noto soprattutto perché ospita uno dei festival musicali più famosi d'Europa: Tomorrowland. La cornice di pubblico non è degna del grande evento che si svolge a luglio, ma il percorso è tutt'altro che banale e sfrutta i versanti della collina del parco come elemento naturale perfetto per creare saliscendi impegnativi che mettano alla prova i migliori e le migliori crossiste del mondo. A causa della settimana asciutta in Belgio il tracciato non si presenta nelle fangosissime condizioni della scorsa edizione (ancora negli occhi abbiamo il rientro stratosferico di Van Aert, il quale esordirà domani ad Anversa), ma risulta comunque tosto ed esigente tecnicamente.
Tra le principali favorite non possono mancare Lucinda Brand, Denise Betsema e Ceylin Del Carmen Alvarado, sempre presenti nelle prove del sabato che precedono la CDM, mentre un po' a sorpresa troviamo al via anche Pauline Ferrand Prévot, che inizia da qui la rincorsa al Mondiale di Hoogerheide, Shirin van Anrooij, la quale solitamente evita i back to back, e Kata Blanka Vas, che torna a correre dopo una breve pausa presa in seguito alla tappa di Beekse Bergen. Che questo non sia il giorno di Brand è chiaro già al via: la partenza di Lucinda è a dir poco terribile; la neerlandese prende la traiettoria esterno sul rettilineo iniziale e rimane intruppata nel traffico, rinunciando da subito ad ogni velleità di vittoria. La sua condizione atletica, inficiata dagli antibiotici che prende quotidianamente per curarsi la mano fratturata a Tabor, non è eccellente ma dovrebbe crescere a partire dal periodo natalizio. Per raggiungere questo obiettivo è probabile che l'iridata di Ostenda salti sia la prova di Dublino (ancora in forse) che quella di Vermiglio (sicuramente non ci sarà).
Partono invece alla grande sia Vas che Van Anrooij, ma anche Van der Heijden, ancora in gioco per la generale del SP, e Betsema. Le due giovani crossiste staccano le altre, ma in avvio di secondo giro Denise si riporta sotto a formare un pericolosissimo terzetto rincorso da un secondo trio composto da Van der Heijden, Aniek van Alphen e e una spenta Alvarado, apparsa imballata per la prima volta dopo molto tempo. L'alternanza di fortune nella seconda e terza tornata regala sia a Van Anrooij che a Betsema alcuni momenti di leadership solitaria, ma a metà gara è piuttosto chiaro come Denise abbia tutt'altra gamba rispetto alle due inseguitrici ormai lasciate indietro e raggiunte dalla rimontante Van Alphen.
Aniek raggiunge Betsema nel quarto round e grazie alla foratura che colpisce l'atleta di Texel è persino in grado di staccarla e involarsi solitaria verso la vittoria. Proprio come a Kortrijk, però, Betsema ha una gamba stratosferica e insieme a Van Anrooij riguadagna qualcosina sulla battistrada e in seguito, staccata una non brillantissima Shirin, le si riporta a ruota. Il duello tra le due appare molto equilibrato, prima conduce una e poi l'altra, ma alla fine del segmento ricco di salite e discese è Betsema in testa dopo il sorpasso eseguito davanti ai box e sembra avere lei il pallino della corsa. Tuttavia le tavole, posizionate prima del segmento sabbioso che anticipa il traguardo, sono un grosso vantaggio per Van Alphen, la crossista più abile nella guida del mezzo insieme a Pieterse. Aniek riesce a saltarle in bici e grazie alla maggior velocità portata fuori da questo passaggio effettua un'entrata cattiva ma pulita all'interno della rivale prima del segmento sabbioso dove Betsema le è potenzialmente superiore.
Le due arrivano quasi appaiate all'inizio del rettilineo finale: è una volata a decidere il cross di Boom. Betsema e Van Alphen non sono esattamente due fulmini di guerra allo sprint e infatti la volata che ne viene fuori è equilibrata proprio per quello. La resistenza di Aniek ha la meglio sulla rimonta di Denise per qualche centimetro. Van Alphen sigla così la vittoria più prestigiosa della propria carriera, l'unica colta all'interno di una delle tre challenge principali e lo fa davanti ad una delle crossiste più forti dell'ultimo decennio. Per Aniek questo successo non è comunque un acuto isolato; è da inizio stagione infatti che la neerlandese che sta esibendo ottimi numeri e nelle ultime settimane, soprattutto ad Overijse, aveva compiuto ulteriori passi avanti. Sul podio ci sale anche Van Anrooij, terza a 27", mentre una Vas non ancora al top è quarta a 46". Van der Heijden quinta a 1'35" non può essere del tutto soddisfatta, ma la più delusa e deludente di tutte è Alvarado, settima a 2'22" e battuta pure da Anna Kay, sesta a 1'52". La top ten si chiude con Alicia Franck ottava, Amandine Fouquenet nona e Manon Bakker decima. Ritirata Brand e ritirata Sanne Cant, mentre è dodicesima Ferrand Prévot.
La nuova generale ridisegnata dopo questa tappa vede al comando Betsema con 57 punti. Per la portacolori della Pauwels Sauzen un buon bottino che rischia quasi di ipotecare la vittoria finale visto che la più vicina inseguitrice, cioè Alvarado, dista addirittura 5 punti, che in un trofeo come il Superprestige possono essere sufficienti a chiudere la partita. Van der Heijden non lontana da Ceylin è a 51 punti.
Domani le donne ritornano in campo per la CDM ad Anversa, l'ormai tradizionale Scheldecross. L'orario è però diverso rispetto al solito: il via della prova femminile sarà alle 12.30, quello maschile alle 14.00.