UAE Tour, quasi al fotofinish il replay a Jebel Hafeet: vince Pogacar su Lutsenko
La quinta tappa dell'UAE Tour è scattata da Al Ain ed è terminata, 162 km più tardi, a Jebel Hafeet, in una riproposizione dell'arrivo in salita già visto martedì. La giornata è stata animata da una fuga di cinque unità, ovvero sia gli italiani Andrea Garosio (Vini Zabù KTM) e Cristian Scaroni (Gazprom-RusVelo), il britannico James Knox (Deceuninck-Quick Step), il belga Tosh Van der Sande (Lotto Soudal) e lo statunitense Larry Warbasse (AG2R La Mondiale), con quest'ultimo che a lungo ha virtualmente indossato la maglia di leader.
Il loro margine massimo ha sfiorato i 6'30" attorno al km 70, subito poco prima che un cambio di direzione della carreggiata portasse correre con vento laterale; Ineos, Jumbo-Visma e Mitchelton-Scott provano a fare la selezione per una decina di km, ma solamente una ventina di unità, nessuna delle quali di classifica, perde terreno. Tutti rientrano una volta che l'andatura diminuisce; e a beneficiarne vi è anche il quintetto al comando, il cui vantaggio era sceso a 3'20" ai meno 80 km per poi risalire progressivamente, entrando negli ultimi 50 km con 4'40" da amministrare.
A cercare di smuovere le acque ci pensa la Groupama-FDJ, che tenta un ventaglio ai meno 40 km, senza però esito positivo. Gli attaccanti non demordono e iniziano gli ultimi 20 km con 3'35" dalla loro; alle loro spalle il lavoro è alacre, ma all'imbocco dell'ascesa conclusiva ai meno 10.8 km il gap è ancora di 2'15". Non appena la strada inizia a salire, James Knox si sbarazza dei compagni di avventura, involandosi ai meno 9.5 km.
Dietro è invece l'UAE Team Emirates che vuole rifarsi dalla delusione di 48 ore prima e approccia a spron battuto la scalata con Sven Erik Bystrøm. Ma è quando il passo va a dettarlo Davide Formolo che la musica cambia: il gruppo dei big si frantuma, con una ventina abbondante di corridori che tengono l'andatura del campione italiano. Chi va su ancora bene è James Knox, che inizia gli ultimi 5 km con 45" da gestire.
Da segnalare che tra i dodici nel gruppetto c'è un clamoroso Victor Campenaerts (NTT Pro Cycling Team) che dimostra di essere in condizione smagliante. Quando il lavoro di Formolo termina, ai meno 4.8 km, attacca Tadej Pogacar; sulla ruota dello sloveno, attentissimo, rimane Simon Yates, su cui si portano anche David Gaudu e Alexey Lutsenko. Il capitano della UAE ci riprova una seconda volta, senza esito, tanto che il rallentamento favorisce il rientro di Ilnur Zakarin.
Il terzo scatto di Pogacar ai meno 3.8 km porta il quintetto ad andare a riprendere il coraggioso Knox. Con scattini alquanto telefonati, Pogacar fa il solletico a Yates e agli altri; un attacco secco ai meno 2.5 km di Adam Yates è quello decisivo. Sfruttando il fatto che alla sua ruota ci fosse Pogacar ma Lutsenko, il britannico parte a tutta scavando un buco; Pogacar lavora alacremente e, dopo aver staccato gli altri tre, rientra sull'avversario nel falsopiano a 1500 metri dal traguardo.
I due, però, si guardano e favoriscono il rientro a 800 metri dall'arrivo di Gaudu e Lutsenko; il quasi surplace favorisce anche Zakarin, per cui è lotta a cinque. Ad approcciare al comando l'ultima curva è Alexey Lutsenko, con all'esterno Tadej Pogacar. Il kazako pare favorito e poter vincere, ma non ha fatto i conti con la caparbietà dello sloveno che rimonta e va a superarlo all'ultimo, precedendolo per mezza ruota.
Arriva l'agognata vittoria per la UAE Team Emirates grazie ad Tadej Pogacar, secondo un deluso Alexey Lutsenko, terzo Adam Yates. Seguono David Gaudu a 4", Ilnur Zakarin a 7", Davide Formolo a 23".
In classifica Adam Yates (Mitchelton-Scott) conserva senza problemi la maglia di leader con 1'01" su Pogacar e 1'33" su Lutsenko. Domani penultima tappa e nuova occasione per le ruote veloci con la Al Ruwais-Al Mirfa di 158 km.