Professionisti

Felline in Romagna ritorna alla Dolce vita

30.08.2020 16:50

Il piemontese dell'Astana si aggiudica il Memorial Pantani e ritrova un successo che mancava da più di tre anni


Tanto lavoro per i compagni di squadra e anche diversi piazzamenti interessanti, ma da più di tre anni Fabio Felline non riuscita a ritrovare la gioia di una vittoria personale: l'ultima volta era stata nel 2017 nella crono inaugurale del Tour de Romandie, ma il 30enne corridore piemontese è riuscito ad interrompere il digiuno oggi aggiudicandosi il Memorial Marco Pantani. Dopo sei stagioni alla Trek, per Felline quest'inverno era giunto il momento di tentare una nuova avventura ed è passato quindi all'Astana: il 2020 per lui era iniziato con alcuni discreti piazzamenti in Australia, ma adesso è arrivata questa bella soddisfazione che può essere anche una bella spinta verso i prossimi appuntamenti.

Prima una fuga a 5, poi ci provano in 3
Nuvole dense ed un po' di pioggia hanno caratterizzato le fasi iniziali della corsa, ma questo non ha scoraggiato i cinque corridori che sono andati all'attacco subito dopo il via ufficiale: Alexander Evans (Circus-Wanty Gobert), Kenny Molly (Bingoal-Wallonie Bruxelles), Matus Stocek (Beltrami Tsa Marchiol), Matteo Rotondi (Work Service Dynatek Vega) e Tommaso Rigatti (Team Colpack Ballan) hanno rapidamente preso quasi cinque minuti di vantaggio e tutto lasciava pensare che questa potesse essere la fuga che avrebbe animato buona parte della giornata. Ed invece ben presto la situazione è cambiata, sulla salita di Rocca delle Caminate il gruppo ha iniziato ad avvicinarsi molto rapidamente alla testa della corsa e già al chilometro 55 i fuggitivi sono stati ripresi.

Poco più avanti la corsa è entrata nel circuito con la salita di Montevecchio da ripetere per tre volte: sulla prima ascesa il plotone è rimasto sostanzialmente compatto, ma lungo la successiva discesa verso Cesena sono riusciti ad avvantaggiarsi Lorenzo Rota (Vini Zabù-KTM) e Mattia Bais (Androni Giocattoli-Sidermec), a cui in un secondo momento s'è unito anche Alessandro Tonelli (Bardiani CSF Faizanè). Il terzetto che rappresentava tutte e tre le formazioni italiane di categoria Professional ha preso fino a quattro minuti di vantaggio al secondo passaggio da Montevecchio, ma a quel punto sono state alcune delle squadre World Tour in gara, in particolare la Trek-Segafredo e la Ineos Grenadiers, a mettersi in testa per organizzare l'inseguimento al trio di testa.

Il gruppo torna compatto nel circuito di Cesenatico
Al terzo ed ultimo giro su per Montevecchio, a 62 chilometri dall'arrivo, hanno scollinato ancora davanti a tutti assieme Bais, Rota e Tonelli. Inevitabilmente, però, nel gruppo ci sono stati diversi movimenti da parte di coloro che erano intenzionati a fare corsa dura e selezione: ai meno 40 chilometri i tre battistrada sono stati raggiunti da Manuele Boaro (Astana), Alessandro Covi (UAE Team Emirates), Jacopo Mosca (Trek-Segafredo), Jhonatan Narvaez (Ineos Grenadiers), Simone Ravanelli (Androni Giocattoli-Sidermec) e Jefferson Cepeda (Caja Rural-Seguros RGA) dando così vita ad un interessantissimo drappello di nove fuggitivi. In quel momento, però, il gruppo era a soli 30" di distanza e sapeva di non poter lasciare spazio ad una tale fuga: dopo una decina di chilometri a grandissima andatura, il plotone s'è ricompattato un'altra volta.

Da ricongiungimento fino al traguardo i corridori hanno trovato solo strada pianeggiante, compresi i quattro giri da cinque chilometri ciascuno in quel di Cesenatico dove era posto l'arrivo. Proprio all'ingresso di questo velocissimo circuito c'è stato un nuovo attacco di Alessandro Covi e Jacopo Mosca che si erano già mossi entrambi in precedenza: ma con un gruppo alle loro spalle forte ancora di una quarantina di unità era impensabile riuscire ad andarsene così e resistere fino al traguardo con un margine sufficiente a giocarsi la vittoria. Grazie a Covi e Mosca, che sono stati ripresi a 8 chilometri dall'arrivo, Trek e UAE sono potute rimanere coperte ed a scaricare il peso dell'inseguimento sulle rivali.

La volata finale premia la rimonta Felline
Gli ultimi chilometri sono stati tutti dedicati alla preparazione della volata, anche se poche formazioni potevano permettersi di organizzare una sorta di treno per il proprio uomo migliore. Lo sprint ha visto uscire netto vincitore il piemontese Fabio Felline (Astana) che negli ultimi metri è riuscito a superare il britannico Ethan Hayter (Ineos Grenadiers) con il bielorusso Aleksandr Riabushenko in terza posizione. Sfiora il podio Jacopo Mosca (Trek-Segafredo) che chiude quarto dopo una grande corsa d'attacco, mentre quinto è Andrea Pasqualon (Circus Wanty Gobert) che era sulla carta tra i più veloci, ma aveva speso troppo in precedenza.

Nelle prime 10 posizioni dell'ordine d'arrivo troviamo quindi Carlos Barbero (NTT Pro Cycling) sesto, Simone Velasco (Gazprom-RusVelo) settimo, Alessandro Fedeli (Nippo Delko Provence) ottavo, Raffaele Radice (Sangemini-Trevigiani) nono e Filippo Zana (Bardiani CSF Faizanè) decimo. Il prossimo appuntamento del calendario professionistico italiano sarà la Settimana Coppi e Bartali da martedì 1 a venerdì 4 settembre.
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