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Dal 2026 il ritorno della Coppa del Mondo su pista
Più tappe per l'attuale Nations Cup?
Un'operazione pensata per arricchire il calendario delle riunioni su pista riservate alle squadre nazionali: a partire dal 2026, la Nations Cup cederà il testimone alla rinnovata Coppa del Mondo.
Rinasce la Coppa del Mondo di ciclismo su pista
La notizia - anticipata dal portale specializzato DirectVelo - ha trovato una conferma indiretta negli accordi triennali tra l'Unione ciclistica internazionale e gli organizzatori delle principali gare internazionali. In questo modo, il governo del ciclismo mondiale proverà a rilanciare una competizione in evidente sofferenza, al punto che nel 2025 si disputerà soltanto la tappa di Konya, in Turchia, dal 14 al 16 marzo.
In linea teorica, dunque, la nuova World Cup dovrebbe essere un appuntamento di richiamo sia per i pistard puri, sia per i polivalenti, la cui partecipazione è stata quasi sempre legata ai percorsi di qualificazione olimpica. Il nuovo corso dovrebbe essere invece più attrattivo anche per gli stessi organizzatori della rassegna: a questo proposito, il sito spagnolo TrackPiste riferisce che due tappe della nascitura CdM si disputeranno a Cali (Colombia) e Nilai (Malesia). Al tempo stesso, non si può escludere che possa tornare in gioco anche Milton (Canada), sede fissa della Nations Cup dal 2022 al 2024.
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Le possibili sedi della World Cup
La composizione del calendario dipenderà naturalmente dal format della coppa: se i vertici della pista decideranno di rilanciare sul serio questa manifestazione, è molto probabile il ripescaggio di altre località che hanno già ospitato negli ultimi anni la Nations Cup, come Giacarta, Glasgow, Il Cairo e Hong Kong. D'altra parte, però, è innegabile che programmare tanti appuntamenti possa essere problematico soprattutto per quegli atleti che curano con particolare attenzione l'attività su strada, specialmente in primavera. Dunque, quale criterio sceglierà l'UCI per programmare il nuovo corso della gloriosa Coppa per Nazioni? In tutta evidenza, il rischio è che questa rassegna non riesca a trovare il giusto spazio in un calendario sempre affollato, a maggior ragione quando non assegnerà punti per la qualificazione ai Giochi olimpici. Da questo punto di vista, l'edizione 2026 sarà un test importante per valutare sia la portata di questo progetto, sia il reale interesse degli operatori televisivi che - nelle ultime edizioni - hanno dedicato poco spazio in palinsesto alle prove della Nations Cup, trasmesse perlopiù in differita o in sintesi anche con diversi giorni di ritardo, rendendone così insignificante la riproposizione in tv o in streaming.