I team 2017: Nippo-Vini Fantini
La squadra italo-giapponese si è rinforzata con Arredondo, Canola e Santaromita. Cunego il faro, Marini la speranza
La delusione per il mancato invito al Giro d'Italia non è ancora stata smaltita nonostante la stagione sia già iniziata in Argentina. La Nippo-Vini Fantini aveva puntato forte sulla Corsa Rosa, migliorando il roster con le addizioni nell'ultima sessione di mercato e puntando sul fatto di rappresentare uno dei mercati ciclistici più interessanti e, al tempo stesso, ancora non del tutto sfruttati. La compagine italo-giapponese deve, a meno di francamente difficili dietrofront di RCS Sport, ricalibrare la stagione su altri obiettivi; e, con i corridori che possiede, le soddisfazioni potranno arrivare in numero maggiore rispetto agli ultimi anni.
ROSA
Julián Arredondo (Col, 1988), Nicola Bagioli (Ita, 1995), Giacomo Berlato (Ita, 1992), Alessandro Bisolti (Ita, 1985), Marco Canola (Ita, 1988), Damiano Cunego (Ita, 1981), Pierpaolo De Negri (Ita, 1986), Iuri Filosi (Ita, 1992), Eduard Grosu (Rou, 1992), Masakazu Ito (Jpn, 1988), Marino Kobayashi (Jpn, 1994), Yuma Koishi (Jpn, 1993), Kazushige Kuboki (Jpn, 1989), Alan Marangoni (Ita, 1984), Nicolas Marini (Ita, 1993), Hideto Nakane (Jpn, 1990), Ivan Santaromita (Ita, 1984), Riccardo Stacchiotti (Ita, 1991), Kohei Uchima (Jpn, 1988)
L'ANALISI
CORSE A TAPPE: Dopo una prima stagione nel World Tour di alto livello, Julián Arredondo ha faticato nelle ultime due annate a causa di qualche problemino fisico di troppo. Non confermato dalla Trek, il colombiano torna nella formazione con cui si è messo in luce. Dalla sua il ventottenne ha delle doti da scalatore non comuni che gli possono garantire di battagliare con i migliori e di ritrovare quel successo che manca da quasi tre anni. Punta al rilancio anche Ivan Santaromita: il trentaduenne varesino potrà scoprire per la prima volta della carriera il ruolo di leader in un certo tipo di gare e, se tornerà ai livelli dell'esperienza BMC, sarà da tenere d'occhio. Ha mostrato qualche miglioramento Iuri Filosi: il venticinquenne trentino aveva trovato qualche difficoltà nel troppo nella prima stagione tra i professionisti mentre nel 2016 ha raccolto qualche incoraggiante piazzamento. Il trentunenne bresciano Alessandro Bisolti è un valido gregario mentre il ventiseienne giapponese Hideto Nakane può far bene nelle prove non eccessivamente insidiose.
VOLATE: Senza Daniele Colli, già tuttavia "sacrificato" nella passata stagione, l'uomo più veloce rimane Nicolas Marini: il ventitreenne bresciano possiede un'invidiabile velocità di punta ed è capace di entrare in condizione facilmente, come testimonia il terzo posto nella frazione inaugurale della Vuelta a San Juan. Il suo terreno preferito è il calendario asiatico, dove ha conquistato tutte le sette affermazioni da professionista; questo deve essere l'anno della crescita nelle prove europee. Parlando di gare asiatiche il discorso si amplia a Riccardo Stacchiotti: il venticinquenne maceratese è tra i più costanti corridori nelle prove fra Cina e Giappone, paese nel quale ha anche vinto nel 2015, mentre incontra qualche difficoltà in più nel Vecchio Continente. L'ultima ruota veloce è Eduard Michael Grosu: il ventiquattrenne rumeno è corridore dalle interessanti doti che, tuttavia, ha mostrato solo a sprazzi. Anche da lui ci si aspetta un miglioramento nelle prestazioni e, sperabilmente, almeno un paio di vittorie. Traguardo alla sua portata.
CLASSICHE: Il 2017 di Damiano Cunego è iniziato con un doppia delusione: il veronese ha prima dovuto bere, assieme al resto della squadra, l'amaro calice dell'esclusione dal Giro, lui che in tale prova si è rivelato al mondo, e poi, non più tardi di ieri, è caduto in Argentina fratturandosi la clavicola sinistra. Per il trentacinquenne un malaugurato stop che purtroppo gli condiziona la prima parte di stagione, dovendo per forza di cose puntare a traguardi diversi. In contumacia dell'ex Lampre sarà chiamato a ricoprire un ruolo ancora più precipuo Marco Canola: il ventottenne vicentino, dal rientro dall'esperienza oltreoceano con la UnitedHealrhcare, sarà fondamentale nelle varie prove del calendario italiano grazie alle capacità di tenere nei tracciati intermedi e al non indifferente spunto veloce. Altro elemento che, con la sua esperienza, può raccogliere risultati importanti è Pierpaolo De Negri: il trentenne genovese è un corridore che lavora nell'ombra ma che sa ritagliarsi delle occasioni personali ricavandone buoni piazzamenti. Libero dai compiti di gregariato che lo hanno accompagnato nel World Tour Alan Marangoni potrebbe essere pedina interessante per la succitata Coppa Italia; come il trentaduenne ravennate anche il ventiquattrenne vicentino Giacomo Berlato può mettersi in mostra, nel suo caso con le ormai note fughe in serie. Torna in squadra dopo tre stagioni Kohei Uchima: il ventottenne giapponese è tra i migliori nipponici nelle prove ondulate e sarà elemento utile soprattutto nelle gare in Estremo Oriente.
NEO PROFESSIONISTI: Il ventunenne sondrino Nicola Bagioli passa tra i grandi dopo l'esperienza biennale in Zalf dove si è messo in luce nelle prove più complicate dal punto di vista altrimetrico. Il valtellinese potrà rendere sia nelle corse a tappe che negli appuntamenti in linea e potrà essere un elemento da tenere in considerazione per il futuro. È alla prima stagione tra i grandi anche Marino Kobayashi: il giapponese ha disputato la carriera dilettantistica in Spagna, paese, come suggerisce il nome del ragazzo, della madre. Il ventiduenne si è laureato campione nipponico under 23 sia in linea che a cronometro e sa farsi valere in diversi terreni. Pur avendo ventotto anni è alla prima esperienza nel professionismo anche Masakazu Ito, neoarrivato giapponese con doti da scalatore.