Anthony Turgis commosso dopo la vittoria nella nona tappa del Tour de France 2024 © GettySport / Team TotalEnergies via X
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Anthony Turgis: «Una vittoria al Tour è come il Santo Graal del ciclismo»

Le dichiarazioni dei protagonisti dopo l'attesissima nona tappa del Tour de France

07.07.2024 20:45

La nona tappa del Tour de France 2024 ha consacrato il successo di Anthony Turgis (TotalEnergies), anche se molti degli uomini più attesi sono rimasti fuori dalla lotta per la vittoria di tappa. Tadej Pogačar (UAE Emirates) ha messo alla prova i propri avversari: la Visma - Lease a Bike risponde con il lavoro di squadra, rimangono in gioco Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) e Primož Roglič (RedBull BORA).  

 

Anthony Turgis: «Gli altri corridori sono eccezionali, ma fortunatamente ognuno ha il suo momento di gloria»

«È folle. Sono sette anni che vengo al Tour: prima di questo ho chiesto ai ragazzi della squadra chi pensava di poter vincere una tappa. Sapevamo che sarebbe stato difficile, ma quando corro, io corro per vincere. Ho vinto in tutte le categorie, ma vincere al Tour è come trovare il Santo Graal del ciclismo. Tappe come questa poi sono incredibili, è una grande giornata. 
 

Ho visto il gruppo che stava cercando di andare fuga, sapevo che sarebbero potuti andare lontano, erano tutti dei grandi campioni. Ho cercato di resistere il più possibile ai loro attacchi perché sapevo di essere uno dei più rapidi allo sprint. Non puntavo che a questo: gestirmi, gestirmi il più a lungo possibile. È stata la strategia vincente: con un po’ di tecnica e di gambe sono arrivato allo sprint finale con gli altri. Mi guardavo continuamente a destra e a sinistra, e spingevo la bici: non mi sono quasi reso conto di essere arrivato in testa ad uno sprint al Tour de France. Anche solo essere nel gruppo di testa di una tappa al Tour è difficilissimo: gli altri corridori sono eccezionali, fanno cose straordinarie. Ma fortunatamente ognuno ha il suo momento di gloria. 
 

È stata una tappa durissima, servivano gambe eccezionali. È fantastico per la squadra: siamo venuti qui esattamente per cercare una vittoria di tappa. È ovviamente una vittoria di prestigio per me: sono caduto con Wout van Aert alla Dwars door Vlaanderen, ho fatto le altre classiche di primavera con dei dolori alle costole, ma stasera posso godermi un bel po’ di champagne prima del giorno di riposo!»

 

Tadej Pogačar soddisfatto, in casa Visma – Lease a Bike vince il lavoro di squadra

Tadej Pogačar si mostra sicuro di sé nell'intervista di rito del dopotappa: «Non mi aspettavo che lo sterrato fosse così ghiaioso: c’erano un sacco di rocce e di sabbia ed era molto difficile correrci sopra. È stato abbastanza divertente ma avrei fatto volentieri il percorso al contrario per avere il vento a favore alla fine. Io stavo attento a Remco, lui stava attento a me, saremmo potuti andare via insieme… è stato comunque divertente e domani finalmente avremo il giorno di riposo. Oggi era una delle tappe più difficili del Tour e mi sono sentito veramente bene. Non vedo l’ora che inizino le vere montagne. Sono molto felice del mio vantaggio in classifica perché nel prossimo weekend ci sono delle tappe difficili sui Pirenei, e poi niente cronometro fino all’ultimo giorno. Sono soddisfatto che la cose stiano così come sono e sono fiducioso: abbiamo una buona squadra, ho buone gambe, sto bene e mi sto godendo la gara». 

Jan Tratnik attende il cambio bici con il mezzo di Jonas Vingegaard © Tour de France via X
Jan Tratnik attende il cambio bici con il mezzo di Jonas Vingegaard © Tour de France via X

Merijn Zeeman, direttore sportivo della Visma - Lease a Bike: «Abbiamo avuto un po’ di sfortuna con la foratura di Jonas: fortunatamente ha potuto prendere la bici di Tratnik che ha la sella alla stessa altezza della sua. Grisha Niermann [DS della Visma – Lease a Bike, ndr] è stato molto intelligente: Tratnik è stato tutto il giorno dietro a Jonas, così che se fosse successo qualcosa Jonas avrebbe potuto prendere la sua bicicletta. Era parte della nostra strategia ed è stata una trovata intelligente di Grisha. Abbiamo avuto sfortuna perché penso che anche Tiesj Benoot e Jan Tratnik stessero molto bene, ma la squadra è stata veramente forte». 

 

Mathieu van der Poel all'inseguimento della fuga nella nona tappa del Tour de France 2024 © Tour de France via X
Mathieu van der Poel all'inseguimento della fuga nella nona tappa del Tour de France 2024 © Tour de France via X

Gli scontenti di giornata: Arnaud De Lie, Michael Matthews, Mathieu van der Poel

Arnaud de Lie (Lotto Dstny): «Ho fatto uno sforzo eccessivo all’inizio, sono scivolato di gruppo in gruppo e nel finale sono arrivato col gruppetto. Sono comunque contento: mi sono divertito. Gli sterrati sono stati molto difficili: la squadra della maglia gialla, così come tutte le altre, hanno reso la corsa durissima».

Michael Matthews (Jayco AlUla): «Sono stato in diversi tentativi all’inizio, ma non sono riuscito ad evadere veramente dal gruppo. Penso che essere in fuga prima del secondo settore mi abbia aiutato perché la UAE e la Visma sono andate fortissime e hanno spezzato il gruppo in tanti pezzi: ho dovuto lottare per farmi spazio e sono finito direttamente nel gruppo davanti. Da lì in poi è stato solo posizionamento in ogni settore. A circa 50 km dall’arrivo molti dei team degli uomini di classifica hanno cominciato a bloccare ogni tentativo, cercando di chiudere la corsa. Ho visto un’opportunità di aprirla nuovamente e ci sono stati alcuni uomini che sono venuti con me. Da lì in poi siamo andati verso il traguardo per vedere di riuscire a prendere la fuga. Purtroppo erano i più forti oggi. Alcuni di quelli che erano con me stavano risparmiando un po’, ma se ci sono il campione del mondo, uno che ha vinto due tappe [Biniam Girmay] e un velocista come me, è normale che qualcuno provi a risparmiare qualcosa. Me lo aspettavo». 

Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck): «Non c’era molto da fare. La squadre degli uomini di classifica prendevano gli sterrati a grande velocità e poi si fermavano. Alla fine sono andato davanti con un buon gruppo. Penso che tutti fossero abbastanza al limite. È stata una giornata molto difficile per via di tutte quelle accelerazioni. Il gruppo è andato fortissimo su ogni settore di sterrato e alla fine si è sentito. Non è stato il massimo, ma nemmeno così male. Sono felice di averci provato comunque. Siamo riusciti ad evadere, ma il gap era comunque troppo grande».

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