Le squadre 2020: Astana Pro Team
Il team kazako punta ancora sul duo López e Fuglsang, invertendo stavolta gli obiettivi. Vlasov il futuro per le corse a tappe, Felline arriva e cerca nuovi stimoli
Nonostante López abbia vissuto una stagione un po' storta, nel 2019 l'Astana Pro Team ha conosciuto una annata redditizia, ottenendo la bellezza di 15 vittorie a livello World Tour (37 in totale). Il colombiano ha bisogno di cambiare un po' dal solito programma ed infatti correrà il Tour de France mentre Fuglsang verrà al Giro, prima volta per lui come leader della squadra. Dal mercato sono arrivate buone pedine come Aleksandr Vlasov, che spera di diventare un punto di riferimento per le corse di tre settimane, Óscar Rodríguez e Alex Aranburu, classe '95 spagnoli in forte crescita. Per Fabio Felline c'è la speranza di trovare finalmente una continuità di salute e risultati.
ROSA
Alex Aranburu (Spa, 1995), Zhandos Bizhigitov (Kaz, 1991), Manuele Boaro (Ita, 1987), Hernando Bohórquez (Col, 1992), Rodrigo Contreras (Col, 1994), Laurens De Vreese (Bel, 1988), Fabio Felline (Ita, 1990), Daniil Fominykh (Kaz, 1991), Omar Fraile (Spa, 1990), Jakob Fuglsang (Dan, 1985), Yevgeniy Gidich (Kaz, 1996), Jonas Gregaard (Dan, 1996), Dmitriy Gruzdev (Kaz, 1986), Hugo Houle (Can, 1990), Gorka Izagirre (Spa, 1987), Ion Izagirre (Spa, 1989), Merhawi Kudus (Eri, 1994), Miguel Ángel López (Col, 1994), Alexey Lutsenko (Kaz, 1992), Davide Martinelli (Ita, 1993), Yuriy Natarov (Kaz, 1996), Vadim Pronskiy (Kaz, 1998), Óscar Rodríguez (Spa, 1995), Luis León Sánchez (Spa, 1983), Nikita Stalnov (Kaz, 1991), Harold Tejada (Col, 1997), Aleksandr Vlasov (Rus, 1996), Artyom Zakharov (Kaz, 1991).
L’ANALISI
CORSE A TAPPE: Il 2019 di Miguel Ángel López era partito con ottime premesse: vittoria della generale al Colombia 2.1 e alla Volta a Catalunya ma qualcosa si è poi rotto al Giro d'Italia, complice la sfortuna ma anche una tenuta mentale non proprio eccelsa. Dopo un settimo posto nel Belpaese ed un quinto alla Vuelta, il colombiano cerca il riscatto nel 2020 e lo farà debuttando al Tour de France, in un percorso pieno di salite e con poca cronometro, sulla carta perfetto per lui. Alla Corsa Rosa il leader della squadra sarà Jakob Fuglsang, che nonostante una carriera ad alti livelli, nelle corse di tre settimane non è mai andato oltre un settimo posto; dopo aver conquistato una monumento, cercherà quindi il podio in un grande giro. Ion Izagirre è sempre più a suo agio nelle corse a tappe di una settimana, testimone la vittoria della Valenciana ma soprattutto alla sua Itzulia. Dalla Gazprom è arrivato il ventitreenne russo Aleksandr Vlasov, vincitore nel 2018 del Giro d'Italia Under 23 e corridore molto solido (ha concluso 8 corse a tappe nei primi 10 nella passata stagione) che potrà già debuttare nei grandi giri. Omar Fraile viene da una stagione un po' sottotono in termini di risultati personali ma rimane un ottimo gregario ed uno dei migliori cacciatori di tappe. Sarà interessante vedere l'evoluzione di Óscar Rodríguez, corridore che ama particolarmente le pendenze a doppia cifra e già in grado di vincere una tappa alla Vuelta. L'eritreo Merhawi Kudus cerca il salto di qualità dopo alcune stagioni di buon livello, soprattutto nelle corse a tappe di seconda fascia. Infine, il neopro Harold Tejada (vincitore di tappa all'Avenir), il secondo anno Jonas Gregaard cercheranno di mettersi in mostra quando la strada sale, medesimo discorso che vale per l'interessante kazako Vadim Pronskiy.
VOLATE: Come di consueto la squadra kazaka investe molto sugli uomini per le corse a tappe e, di conseguenza, il reparto degli sprint rimane un po' sguarnito, quest'anno come non mai. Yevgeniy Gidich viene da due stagioni con numerosi piazzamenti e nel 2020 è probabile che inizierà ad aumentare la qualità del proprio calendario. Nel 2019 si è tolto la soddisfazione di diventare campione continentale asiatico (sia in linea che nella cronosquadre) e di ottenere una vittoria di tappa alla CRO Race. Davide Martinelli ha raggiunto il padre all'Astana ed avrà principalmente un ruolo di gregariato. Non è però da escludere che in qualche corsa possa far valere il suo spunto veloce, che recentemente gli è valso tre top 10 nell'ultima corsa World Tour dell'anno, il Tour of Guangxi.
PAVÉ: Anche il reparto delle pietre non brilla certo per l'abbondanza di atleti: Alexey Lutsenko in carriera ha mostrato a tratti buone cose nelle corse del nord, vedasi il quarto posto all'ultima Omloop Het Nieuwsblad o il terzo alla Dwars door Vlaanderen 2017. Il campione kazako è un uomo da classiche, che siano sul pavé o meno, e nel 2020 è chiamato a fare quel passo che ancora non gli è riuscito, ovvero essere un protagonista costante a livello World Tour. Dopo ben sei stagioni alla Trek, arriva all'Astana Fabio Felline, anch'esso adatto alle gare di un giorno e capace di destreggiarsi bene sulle pietre negli scorsi anni. Il vero problema del piemontese sono stati i problemi fisici, che spesse volte gli hanno impedito di arrivare in forma agli appuntamenti importanti; l'auspicio è che possa passare una stagione tranquilla sotto quell'aspetto. La squadra potrà inoltre contare su un corridore di grandissima esperienza in questo tipo di corse, ovvero il belga Laurens De Vreese. Anche il canadese Hugo Houle ed il kazako Dmitri Gruzdev sono soliti correte tutta la campagna delle pietre in appoggio ai capitani.
CLASSICHE: Il leader della squadra sarà principalmente Jakob Fuglsang, che ha vissuto il miglior momento della carriera vincendo la Liège nella passata stagione; dopo l'argento di Rio 2016, punta l'oro a Tokyo 2020. Ion Izagirre ha preferito concentrarsi di più sulle corse a tappe nel 2019 però rimane un eccellente atleta anche per le corse di un giorno al pari di Alexey Lutsenko. Dalla Caja Rural è arrivato Alex Aranburu, ventiquattrenne spagnolo che in patria ha ottenuto vittorie e tanti piazzamenti grazie alla buona tenuta in salita e all'ottimo spunto veloce. Impossibile non citare Luis León Sánchez, corridore di grande classe che nell'arco della stagione sa sempre piazzare il colpo giusto. Altra "vecchia volpe" è sicuramente Gorka Izagirre, performante sia nelle brevi corse a tappe che nelle classiche (quarto a San Sebastián l'anno scorso).