Contad'oh, nuovo rammarico per Alberto
Vuelta a España, il pagellino della 15a tappa: López spaziale, Froome conserva. Nibali tentenna
Miguel Ángel López - 10
All'Observatorio Astronómico era nata una stella. A Sierra Nevada si è confermato. In salita è uno dei più forti, se non il più forte, di questa Vuelta a España e lo sta dimostrando a suon di risultati. Quest'oggi ha centrato il bis che sarebbe potuto essere un tris se ieri non avesse trovato un Majka in grande spolvero. Con tutti queste eccellenti prestazioni è balzato al quinto posto in classifica a solo 43" dal podio. Se fino ad oggi ha avuto lo spazio di attaccare, anche da lontano, d'ora in poi verrà tenuto sotto controllo dagli altri uomini di classifica perché il corridore dell'Astana Pro Team fa paura a tutti. Superman è diventato superlativo.
Ilnur Zakarin - 8.5
Attacca nel finale guadagnando quei 9" che gli servono per scalzare Wilco Kelderman dal podio. Se avesse osato di più magari avrebbe rosicchiato qualcos'altro; tuttavia gli si deve dare il merito di averci provato, a differenza di altri uomini in classifica che, o per mancanza di gambe o per paura, sono rimasti sulla carrozza chiamata Team Sky. Intanto il russo avanza.
Wout Poels - 7
A furia di lavorare per Froome negli ultimi chilometri della corsa entra nella top ten della classifica. È presto per dire se riuscirà a rimanerci anche tra sette giorni; quello che però si può affermare è che sta andando più forte di molti altri uomini di di classifica.
Christopher Froome - 7
Oggi avrebbe potuto perdere qualche cosa da Nibali; invece gli ruba 6" incrementando così il suo vantaggio sul secondo in classifica. Per alcuni, le alte quote della Sierra Nevada sarebbero potute essere indigeste per il britannico; il quale non è mai parso in difficoltà. Poi con la squadra che ha trasforma sempre il difficile in facile. Ogni grande giro che vedi, un grande Team Sky che trovi.
Wilco Kelderman - 6
Perde momentaneamente il podio, ma con la cronometro a suo favore se l'ho può riprendere. In salita non attacca, rimanendo a ruota dei big ma senza dare mai l'impressione di essere in crisi. Quando parte Zakarin decide di non seguirlo e di rimanere lì con i migliori per sprintare per la terza piazza e conquistare così i 4" di abbuono. L'olandese c'è sempre.
Vincenzo Nibali - 5.5
Al termine della tappa il bicchiere dello squalo è più mezzo vuoto che mezzo pieno. Chi oggi si aspettava grandi cose da parte del siciliano è rimasto a bocca asciutta. Attacca a 12 km dalla conclusione ma si rialza subito dopo un paio di km per due motivi: il primo perché vedeva che non guadagnava più di 15" dal gruppo maglia rossa tirato da Mikel Nieve, il secondo perché non si riusciva ad avvicinarsi al gruppo formato da Alberto Contador, Steven Kruijswijk e Romain Bardet che si era avvantaggiato in precedenza e che avrebbe rappresentato un ottimo punto d'appoggio. Nel finale decide di non attaccare; e non perché aveva la gamba ma perché probabilmente aveva capito che non avrebbe potuto far niente contro Froome. Le prossime cinque tappe emetteranno la sentenza finale ma se Froome non avrà un crollo, la maglia rossa sarà solo un miraggio per il messinese.
Fabio Aru - 5.5
Vedersi superare in classifica da un proprio compagno di squadra non è il massimo per il morale. Ma le salite stanno dando ragione a Miguel Ángel López e non al sardo. E pensare che per molti km della Sierra Nevada era stato a ruota della maglia rossa, il che aveva fatto immaginare a qualcosa di più visto che il colombiano era imprendibile. Ogni giorno cede da Froome e anche se oggi sono solo 15" è sempre un ritardo accumulato in classifica.
Alberto Contador - 5
La tenacia, la grinta e la classe non gli mancano. La condizione dei giorni migliori, sì. Come da previsione attacca da lontano ma come in tutta questa Vuelta non riesce a concretizzare la sua azione. Ha come obiettivo quello di vincere a tutti i costi una tappa da dedicare a tutti i tifosi che lo incitano sulle sue strade; però negli ultimi km sembra rimanere sempre senza gambe. Oggi non ha nemmeno quelle per rimanere con i migliori cedendo proprio in vista dell'ultimo km. Voleva avvicinarsi al podio; invece si allontana.
David De la Cruz - 4
Ieri ha perso tre posizioni in classifica scendendo dalla quarta alla settima piazza; oggi ne perde altre quattro uscendo addirittura dalla top ten. In sole due tappe ha cancellato tutto quello che di buono aveva fatto. La Vuelta è ancora lunga ma se la sua condizione non migliorerà difficilmente potrà ritornare nelle posizioni che contano. Deluso.