Marc Hirschi precede Cristián Rodríguez al Giro dell'Appennino © UAE Emirates-SprintCycling
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A Marc Hirschi piacciono le corse italiane: suo il Giro dell'Appennino

Lo svizzero raggiunge e batte in una volata a due Cristián Rodríguez che si era involato sulla Madonna della Guardia. Podio per Henok Mulubrhan davanti alla promessa Francesco Busatto

02.06.2023 18:55

Un 2019 da grande promessa del ciclismo, un 2020 di clamorose conferme coi successi al Tour e alla Freccia Vallone e la piazza d'onore alla Liegi, quindi un 2021 di grandi difficoltà (in particolare fisiche) dopo l'approdo a un'altra squadra e prima di una ripartenza che in termini di risultati si è fatta tangibile nella scorsa stagione. Sta di fatto che Marc Hirschi, che oggi ha conquistato l'84esimo Giro dell'Appennino, resta un discreto enigma di un ciclismo che l'ha messo un po' ai margini dei grandi appuntamenti stagionali: nelle classiche si trova a far da spalla di Tadej Pogacar, nei grandi giri si vede poco e se si vede fa il gregario (quest'anno al momento non è nella lista per il Tour ma potrebbe ancora rientrarci).

A 24 anni deve quindi fare di necessità virtù e cogliere le opportunità che gli capitano in corse di seconda fascia: non è un caso che da quando è in UAE Emirates non abbia più vinto gare World Tour, primeggiando più spesso nelle .1 che nelle Pro Series. Anche nel 2024 Hirschi vestirà la maglia del team arabo, per cui un possibile rilancio di carriera converrà forse ripassare nel '25.

Il Giro dell'Appennino 2023 si è disputato oggi sui 198.5 km tra Novi Ligure e Genova, con un finale caratterizzato in particolare con le salite della Bocchetta e della Madonna della Guardia, quest'ultima scollinante a 25 km dalla conclusione. La fuga della corsa è partita al km 13 composta da 6 uomini: Javier Serrano (Eolo-Kometa), Pablo Castrillo (Kern Pharma), Emanuele Ansaloni (Technipes #inEmiliaRomagna), Damien Girard, Andrea Mifsud e Maxime Urruty, tutti e tre della Nice Métropole Côte d'Azur. Il vantaggio della fuga è arrivato a toccare i 3'05" dopo 40 km, dopodiché il gruppo ha cominciato a riavvicinarsi ai battistrada, ispirato in particolare da UAE Emirates e Intermarché-Circus-Wanty.

Col plotone ormai vicino a chiudere sugli attaccanti, Castrillo ha giocato la carta del contropiede sulla Crocetta d'Orero, partendo da solo ai -72. Il 22enne spagnolo è stato poi ripreso subito dopo lo scollinamento della Bocchetta, ai -42. Sulla successiva Madonna della Guardia è stato Cristián Rodríguez (Arkéa Samsic) ad accendere la disputa con uno scatto ai -34. Al 28enne nato a El Ejido ha provato a rispondere Marc Hirschi (UAE), che si è messo all'inseguimento tampinato da Élie Gesbert, correttamente in marcatura sull'elvetico per difendere l'azione del compagno di squadra davanti.

In discesa però il francese non ha saputo tenere le ruote di Hirschi, il quale ha spinto bene e con insistenza, fino a rimettere nel mirino Rodríguez, raggiunto ai -6 su una breve pendenza alle porte di Genova. La volata a due non ha avuto storia, con lo svizzero della UAE a confermare i buoni risultati ottenuti di recente al Giro d'Ungheria, dove il 24enne bernese aveva ottenuto le due precedenti vittorie stagionali. Hirschi tra l'altro conferma un buon feeling con le corse in linea italiane: l'anno scorso si è era preso Per Sempre Alfredo, Giro della Toscana e Veneto Classic.

I cronometristi hanno contato 1" di distacco tra il vincitore e Rodríguez, quindi a 17" è arrivato un gruppetto con Henok Mulubrhan (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) a precedere un trio Intermarché con Francesco Busatto (giovane del team di sviluppo della formazione belga, quest'anno vincitore della Liegi U23), Lilian Calmejane e Lorenzo Rota; nei dieci anche Thomas Pesenti (Beltrami TSA-Tre Colli), nono.

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