Critérium du Dauphiné, assolo di alta scuola per Van Moer. Secondo Colbrelli
Lunedì scorso, alla Ronde van Limburg, solo un errore di percorso nell'ultimo km gli ha impedito di vincere. Comprensibile, dunque, che Brent Van Moer avesse una gran voglia di rifarsi. Il giovane talento della Lotto Soudal non ha perso tempo e oggi, nella prima frazione del Critérium du Dauphiné, ha fatto la voce grossa.
Il ventitreenne passista belga si è preso il successo a Issoire, dopo una frazione di 181.8 km. Attaccante da lontano, Van Moer ha resistito al tentativo di rientro del gruppo, tagliando il traguardo in perfetta solitudine. Per lui si tratta del primo centro tra i professionisti - e, considerando le qualità, di certo non sarà l'ultimo.
Il gruppo, giunto con un ritardo di 25", è stato regolato dal bresciano Sonny Colbrelli (Bahrain Victorious). Completano la top ten il francese Clément Venturini (AG2R Citroën), il belga Jasper Stuyven (Trek-Segafredo), l'australiano Kaden Groves (Team BikeExchange), il tedesco Nils Politt (Bora Hansgrohe), il polacco Michal Kwiatkowski (Ineos Grenadiers), il danese Kasper Asgreen (Deceuninck-Quick Step), gli spagnoli Alex Aranburu (Astana-Premier Tech) e Alejandro Valverde (Movistar Team).
Tra i big, l'unico attardato è Brandon McNulty; lo statunitense della UAE Team Emirates è stato vittima di un guasto meccanico che lo relega a 4'36" dal vincitore, costringendolo così a dare addio ad ogni velleità di classifica.
Domani la corsa transalpina parte da Brioude, paese natale di Romain Bardet, e termina 172.8 km più tardi a Saugues. La frazione è ondulata con cinque gpm, l'ultimo dei quali ad una manciata di km dal traguardo. Una frazione per puncheur, dunque, ma non è da escludere che qualche uomo di classifica possa tentare la sorte.