Maxim Van Gils vince la prima tappa della Vuelta a Andalucia © Cyclingnews / Getty Images
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Troppo Van Gils per gli UAE: Maxim vince la prima tappa della Ruta del Sol

Il giovane belga gestisce senza subire la superiorità numerica della squadra emiratina nel finale di una tappa molto dura con oltre 3000m di dislivello

19.02.2025 16:00

Dopo la caduta che lo aveva messo fuori gioco all'Étoile de Bessèges, Maxim Van Gils (RedBull-BORA-hansgrohe) riprende il filo di un'ottima condizione con la vittoria nella prima tappa della Vuelta a Andalucia Ruta Ciclista del Sol. Il belga si è avvantaggiato sull'ultima salita di una tappa molto dura, gestendo senza subire la superiorità numerica dell'UAE Team Emirates dopo essere rientrato su Pavel Sivakov ed essere stato raggiunto da Tim Wellens. Quest'ultimo si è rivelato l'avversario più temibile, ma Van Gils è riuscito ugualmente a superarlo in una volata ristretta in salita sul traguardo di Cueva de Nerja. Il giovane belga vestirà domani la maglia di leader della classifica generale, nella quale ha lo stesso tempo di Wellens, perché non erano presenti di abbuono al traguardo. 

Il percorso

Frazione di 162.6km da Torrox a Cueva de Nerja dal profilo altimetrico mosso e con oltre 3000m di dislivello complessivo. Dopo poco meno di 10km di pianura, i corridori troveranno subito salita con l'Alto Mirador de Axarquía (8.1km al 4.3% di pendenza media) e l'Alto del Zurrón (2.2 km al 9.5%, con punte al 15%) da affrontare in rapida successione. Dopo un breve tratto mosso in quota (media 1.7%, max 15%) e una ripida discesa, si torna immediatamente a salire con l'Alto de Periana (6.6km al 5.1%, max 11%), al quale segue una trentina di chilometri mossi, ma prevalentemente in discesa. I corridori affronteranno poi l'Alto de Canillas (6.7km al 7.4%, con punte all'11%), superato il quale ci saranno altri 30km circa di tratto vallonato, dove si trovano un altro duro strappo (circa 2km all'8%) verso Canillas de Abaida e lo sprint intermedio di Cómpeta. Lo scollinamento all'ultima asperità, l'Alto de Frigiliana (8.7km al 3.3%), si trova a 14km dal traguardo: la discesa termina ai -5km, ma l'ultimo chilometro sale al 4.1%.  

Il profilo altimetrico della prima tappa della Vuelta a Andalucia
Il profilo altimetrico della prima tappa della Vuelta a Andalucia

Vuelta a Andalucia, la cronaca della prima tappa

La fuga del giorno si stacca subito: in avanscoperta troviamo Víctor de la Parte (Euskaltel-Euskadi), Siebe Deweirdt (Team Flanders-Baloise), Unai Iribar (Equipo Kern Pharma), Alan Jousseaume (TotalEnergies), Andreas Leknessund (Uno-X Mobility), Ander Okamika (Burgos Burpellet BH), Guillermo Thomas Silva (Caja Rural - Seguros), Leander Van Hautegem (Wagner Bazin WB). Il vantaggio dei battistrada si assesta subito attorno ai 3'20".

Jousseaume conquista il GPM dell'Alto Mirador de Axarquía su Silva e Okamika, ma l'uruguagio Silva si rifà subito scippando al francese l'Alto del Zurrón: sempre terzo Okamika. In gruppo tirano il team Movistar e la Q36.5 Pro Cycling Team di Tom Pidcock. A 97km dal traguardo si rileva il maggior vantaggio raggiunto dalla fuga: 4'. Intanto Silva si aggiudica anche il GPM dell'Alto de Periana su Jousseaume e Leknessund. A 71km dal traguardo, dal gruppo prova ad allungare Igor Arrieta (UAE Emirates), ma lo spagnolo viene ripreso poco dopo. Il gruppo si assottiglia sulla salita dell'Alto della Canillas, così come si riduce il vantaggio degli uomini in fuga. Un Guillermo Silva scatenato si prende anche il GPM dell'Alto de Canillas su Leknessund e Okamika, ma intanto dal gruppo esce anche Pavel Sivakov, che si mette all'inseguimento della testa della corsa: tocca quindi alla RedBull-BORA-hansgrohe l'onere dell'inseguimento, mentre il gruppo dei battistrada inizia a perdere pezzi. 

A 44km dal traguardo Leknessund attacca, avvantaggiandosi sugli altri compagni di fuga: Silva resiste un po' assieme al norvegese, ma poi si stacca e su di lui rientra Sivakov, mentre il gruppo è a 1'15". Leknessund passa per primo allo sprint intermedio di Competa e Silva perde le ruote di Sivakov. In gruppo si susseguono diversi attacchi, ma è Tom Pidcock a fare selezione in discesa, mentre resiste in testa il battistrada solitario Leknessund. Sull'ultima salita categorizzata di giornata, l'Alto de Frigiliana, attacca Maxim Van Gils (-19km dal traguardo), riportandosi su di un Sivakov non più brillante. I due vengono subito raggiunti da Tim Wellens: dietro di loro un gruppetto con Pidcock, Clemént Berthet (Decathlon AG2R La Mondiale), Steff Cras (TotalEnergies) e Marc Soler (UAE Emirates). Leknessund viene ripreso e cerca di rimanere a ruota, ma paga il ritmo imposto da Van Gils, che litiga con Wellens, perché Sivakov rimane passivo a ruota. 

Van Gils passa per primo al GPM dell'Alto de Frigiliana, con il gruppetto Pidcock a circa 20" dai battistrada: il britannico non riesce a fare la differenza sulla lunga discesa seguente, mentre Van Gils va lungo in una curva e perde qualche metro dai due uomini della UAE, che però non rallentano per consentire il rientro del belga. Van Gils sfrutta una contropendenza per tornare su Wellens e Sivakov e i due compagni iniziano a giocare di squadra, mentre gli inseguitori sono di nuovo a 30" di ritardo. Finalmente, ai -3km, Sivakov prende la testa del terzetto per tirare: si avvicina una rotonda e Wellens scatta dalla terza posizione per affrontarla a destra, mentre Van Gils e Sivakov la prendono a sinistra. Il belga della ReBull si accorge del tranello e riesce in due pedalate a tornare sotto al più anziano connazionale. Prova a partire Sivakov, ma il francese non ha gamba; Wellens ci riprova alla rotonda successiva, ma Van Gils chiude. I tre di testa entrano insieme nell'ultimo chilometro di gara, che tira tutto all'insù, con Sivakov in testa, Van Gils alla sua ruota e Wellens in terza posizione. Il belga della UAE fa la mezza ruota a Van Gils e poi prova a sorprenderlo in volata ai -500m, ma Van Gils scatta nello stesso momento, chiudendogli la porta. A Maxim Van Gils non resta altro che fare una volata di testa: il ventiseienne riesce a non far uscire Tim Wellens dalla sua ruota se non negli ultimi metri, sopravanzandolo sul traguardo. Terza posizione per Pavel Sivakov. Il gruppetto Pidcock viene regolato da Soler e il britannico paga già 39" dai rivali per la classifica generale.

 

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