I senza contratto: più di 60 corridori alla ricerca di una sistemazione per il 2025
In cima alla lista Viviani e Van Der Hoorn
Ricordate il gioco della sedia che ha allietato la nostra infanzia? Bene: la sua variante ciclistica è una delle consuetudini dell'autunno. Se alcuni corridori sono riusciti a trovare sistemazione più o meno sul filo di lana, altri sperano in una chiamata dell'ultimo minuto per la stagione alle porte. Quanti sono i senza contratto che potrebbero restare in piedi quando la musica smetterà di suonare? Di seguito una breve ma esaustiva panoramica.
Tutti i corridori senza contratto
Dopo il rinnovo del contratto tra Nairo Quintana e la Movistar, il pezzo più pregiato sulla piazza è senza dubbio Elia Viviani. Il 35enne veronese - ancora a riposo dopo la campagna iridata su pista, in cui ha conquistato l'argento nell'eliminazione - vorrebbe partecipare al Giro d'Italia che, per un motivo o per un altro, non corre dal 2021. Tuttavia - in base alle informazioni in nostro possesso - l'oro olimpico nell'omnium ai Giochi di Rio de Janeiro 2016 avrebbe declinato la proposta di rinnovo biennale formulata dalla INEOS Grenadiers, anche perché il team britannico non può garantirgli a scatola chiusa un posto per la prossima edizione della corsa rosa. Scartate le altre offerte sul tavolo, Viviani è rimasto alla finestra. Ma il tempo per trovare una sistemazione soddisfacente è sempre meno…
La sua vittoria alla Elfstendenrace di inizio ottobre era stata salutata con grande piacere dagli appassionati. Eppure, l'olandese Taco van der Hoorn, rientrato in gruppo dopo un anno e mezzo di stop per un serissimo incidente al Giro delle Fiandre, non è stato riconfermato dalla Intermarché-Wanty. Da dove ricomincerà il 30enne di Rotterdam, vincitore di una tappa al Giro 2021? La risposta, almeno per il momento, è nelle stelle.
Chaves proseguirà con la EF EasyPost
Dopo le riconferme pressoché certe di Rui Alberto Faria Da Costa e Michael Valgren, la EF EasyPost scioglierà a breve gli ultimi nodi prima di chiudere il roster per il 2025. Il nome più altisonante tra «color che son sospesi» è certamente quello del colombiano Esteban Chaves. Il 34enne di Bogotà - da tempo scivolato nella mediocrità dopo aver vinto un Lombardia e sfiorato la maglia rosa al Giro 2016 - dovrebbe però avere già in tasca il contratto per il 2025. Quasi al sicuro anche la posizione dell'ecuadoriano Jefferson Alexander Cepeda (a segno quest'anno al Tour de l'Ain), del sudafricano Stefan De Bod e del britannico James Shaw.
Altri 4 italiani senza squadra
Nonostante il lavoro encomiabile al servizio dei capitani sulle strade del Tour de France - in realtà vanificato dai ritiri ravvicinati di Alexander Vlasov e Primoz Roglic - Matteo Sobrero non rientra nei piani della Red Bull-BORA-Hansgrohe per il prossimo anno. Il piemontese attende una telefonata al pari di altri quattro connazionali: i lombardi Filippo Conca e Alessandro Fancellu - entrambi scaricati dalla Q36.5 - il piemontese Fabio Felline, scartato dalla Lidl-Trek, e il toscano Davide Gabburo, alla ricerca di un contratto dopo l'addio alla VF Group-Bardiani CSF-Faizané, con cui aveva peraltro conquistato il primo successo della carriera al Tour of Istanbul.
Chi è rimasto giù dalla giostra del World Tour
L'elenco dei corridori senza maglia è piuttosto corposo sia nel World Tour, sia in seconda divisione. Il maggior numero di “disoccupati” proviene dall'Astana e dalla Cofidis, con 6 fuoriusciti ciascuna. Il team che batterà bandiera cinese dal 1° gennaio 2025 si è liberato del colombiano Santiago Umba e dei kazaki Gleb Brussenskiy, Igor Chzhan, Yevgeniy Gidich, Dmitriy Grudzev e Vadim Pronskiy, mentre la formazione francese ha tagliato lo spagnolo Ruben Fernandez, il belga Ben Hermans, il britannico Harrison Wood e i francesi Kenny Elissonde, Alexis Gougeard e Axel Mariault.
Bahrain-Victorious e Jayco-AlUla hanno accompagnato alla porta 4 atleti a testa: il team della Penisola arabica ha escluso il bahreinita Ahmed Madan, il 39enne giapponese Yukiya Arashiro, il polacco Lukasz Wisniowski e il serbo Dusan Rajovic. Dalla formazione australiana, invece, sono usciti gli australiani Blake Quick e Rudy Porter, il colombiano Jesus David Peña e il norvegese Amund Grøndahl Jansen. Oltre a Viviani, la INEOS non avrà in squadra l'australiano Cameron Wurf e il britannico Leo Hayter, che aveva già deciso di sospendere la sua carriera per guarire dalla depressione. In casa Arkéa-B&B Hotels, già in sofferenza per le ristrettezze di bilancio, non rivedremo (a meno di ripensamenti) il francese Simon Guglielmi e il polacco Lukasz Owsian.
Due esclusioni a testa per Alpecin-Deceuninck (il belga Senne Leysen e il tedesco Maurice Ballerstedt), Red Bull (i tedeschi Jonas Koch e Jonas Palzer) e UAE Emirates (il colombiano Alvaro Hodeg e il neozelandese Michael Vink). Infine, si segnalano gli esuberi dell'olandese Martin Tusveld dalla DSM-Firmenich e del francese Marc Sarreau dalla Groupama-FDJ.
I “disoccupati” delle Professional
Oltre ai già menzionati Conca, Fancellu e Gabburo, almeno due nomi spiccano tra i fuoriusciti dalle Professional: il danese Mads Würtz Schmidt - rimasto ai margini della rosa della Free Palestine per il 2025 - e il norge Odd Christian Eiking, che ha ricevuto il benservito dalla Uno-X Mobility.
La situazione più critica riguarda i corridori della Q36.5 in scadenza di contratto: l'australiano Damien Howson, il belga Tom Devriendt, l'etiope Negasi Abreha, il norvegese Carl Fredrik Hagen, i polacchi Kamil Malecki e Szymon Sajnok, lo spagnolo Marcel Camprubì e lo svedese Tobias Ludvigsson. Non se la passano meglio il britannico Mason Hollyman - l'altro corridore non riconfermato dalla Free Palestine - gli svizzeri Nils Brun, Simon Pellaud e Tom Bohli, in uscita dalla Tudor, e il tedesco Johannes Adamietz, non riconfermato dalla Lotto Dstny. In fondo alla lista un quintetto che ha corso con la Uno-X nel 2024: il danese Louis Bendixen e Niklas Larsen e i norvegesi Idre Andersen, Martin Urianstad Bugge e Sindre Kulset.