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Tour de France 2024, 2a tappa: Giro dell'Emilia in giallo

Con le gambe già impastate e una tappa molto dispendiosa alle spalle, il doppio San Luca potrebbe dire molto. Il percorso, le nostre previsioni, orari e appuntamenti tv

30.06.2024 09:17

La 2a tappa del Tour de France 2024 è una frazione lunga ed insidiosa dove si può veramente iniziare a scrivere la classifica. Nel complesso è sicuramente meno tosta della precedente (appena 1500 metri di dislivello), ma i due passaggi a San Luca nel finale potrebbero essere sufficienti a sparigliare le carte. Dopo 70 km pianeggianti si incontra una prima salitella per attraversare il centro storico di Brisighella, quindi le prime due asperità, subito molto cattive, ovvero il Monticino (2 km al 7.5%, max 11%) e la Cima Gallisterna (1.3 km al 10.9%, max 14%). Dopo essere scesi a Imola e aver percorso per un tratto il circuito automobilistico, inizia un nuovo tratto pianeggianti di circa 40 km, che porta alla fase decisiva di corsa. Adesso infatti rimangono 4 salite insidiose tra loro piuttosto vicine in cui si può aprire il gas, partendo dallo strappo da Botteghino di Zocca a Tagliacane (1.9 km al 6.9%, seguiti da 2 km ancora in lieve ascesa) separato da soli 5 km di pianura dalla successiva salita a Montecalvo (2.7 km al 7.7%, con un tratto centrale di 1.4 km al 10%). La discesa porta direttamente alla periferia di Bologna e bastano 12 km di pianura per arrivare ai piedi del primo passaggio dal San Luca (1.9 km al 10.6%, max 19%), seguito subito dalla contropendenza di Monte Albano (circa 1 km al 5.5%) e dalla tecnica discesa su Bologna. In soli 9 km si è ai piedi del secondo passaggio, mentre alla fine della discesa ne mancheranno meno di 6 per arrivare al traguardo. C'è da attendersi qualche attacco importante su una salita che notoriamente crea notevoli difficoltà.

Dettaglio San Luca

 

Fari puntati su…

Rispetto alla prima giornata, che alla fine è uscita piuttosto selettiva nonostante i big non abbiano finalizzato sulle ultime salite il lavoro delle proprie squadre, questa è di interpretazione molto più semplice, essendoci una salita dura come il San Luca così vicina al traguardo. Il lotto dei nomi tutto sommato non dovrebbe differire molto, ma risulta assai probabile che quantomeno sul secondo passaggio ci sia un attacco frontale di un uomo di classifica e viene soprattutto da pensare a Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) che ha fatto fare il forcing ai compagni anche per accrescere la stanchezza in vista della seconda tappa. La squadra emiratina può contare su degli ottimi piani B come João Almeida, Juan Ayuso e, soprattutto, Adam Yates che potrebbe replicare il colpo dell'anno scorso. Il primo a dover seguire lo scatto di Pogačar dovrà per forza essere Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) che probabilmente vedremo per la prima volta all'opera nel duello faccia a faccia con lo sloveno; con lui dovranno stringere i denti il capitano di riserva Matteo Jorgenson e anche Wout Van Aert che può sperare di scollinare abbastanza avanti da poter rientrare sui primissimi e giocarsi la tappa in uno sprint ristretto.

In mezzo ai due sfidanti si deve inserire Primož Roglič (Red Bull – BORA – hansgrohe) che con il San Luca ha un ottimo feeling, avendo vinto lassù tre volte il Giro dell'Emilia, nonché la cronometro di apertura del Giro d'Italia 2019; al suo fianco Jay Hindley ed Aleksandr Vlasov, con il secondo che ha a sua volta un Giro dell'Emilia in bacheca. Ci sarà un altro vincitore della classica emiliana al via e si tratta di Enric Mas (Movistar Team); sono adatti a questo finale anche i compagni Davide Formolo e Oier Lazkano che ieri sono arrivati attardati, forse più con l'intento di uscire di classifica che per reale mancanza di gambe.

Non ci siamo certo dimenticati di uno dei protagonisti più attesi di questo Tour, ovvero Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), e neanche di Mathieu van der Poel (Alpecin - Deceuninck): se il primo è atteso a tenere le ruote dei più forti in salita (e magari anche a rilanciare), il secondo ha accusato le lunghe salite della prima tappa; c'è da dire che non corre dalla Liegi e potrebbe servirgli qualche giorno per essere al top; inoltre non è da escludere che ieri si sia gestito proprio perché gli avanzasse qualcosa oggi su una salita molto dura ma senz'altro più esplosiva e che potrebbe reggere meglio.

Difficile credere che un velocista possa vincere, ma vale la pena di menzionare almeno Mads Pedersen (Lidl-Trek) che ha avuto qualche difficoltà soltanto sul Barbotto; se davanti ci fosse un rallentamento potrebbe essere tra i primi a rientrare e di conseguenza uno dei più veloci a giocarsi il successo. Per un finale del genere sembra ritagliato alla perfezione Giulio Ciccone soprattutto quello con la gamba dell'ultimo Delfinato. Da tenere d'occhio senz'altro anche il tridente della INEOS Grenadiers con Carlos Rodriguez ed Egan Bernal chiamati al confronto diretto con gli avversari per la maglia gialla e Tom Pidcock che potrebbe avere dalla sua anche la discesa tecnica.

Sono nomi spendibili anche quelli del podio dell'ultima Freccia Vallone: i primi due Stephen Williams (Free Palestine - Premier Tech) e Kévin Vauquelin (Arkéa - B&B Hotels) ieri hanno mollato la presa, quindi il loro stato di forma è ancora da verificare; sembra invece pimpante Maxim Van Gils (Lotto Dstny) giunto 5° a Rimini (3° della volata del gruppo).

Ultimo in questo borsino, ma per il momento primo in classifica è Romain Bardet (Team dsm-firmenich PostNL), che insieme a Frank van den Broek dovrà difendere la maglia gialla stringendo i denti sul San Luca. Il giovane olandese è ancora tutto da scoprire, mentre il francese dovrebbe avere una certa confidenza con questa salita, dove è arrivato secondo alle spalle di Chaves al Giro dell'Emilia del 2016.

Come per la prima tappa, chiudiamo con un ampio elenco di nomi (stavolta più ristretto) meno altisonanti ma che possono giocarsi il successo su questo finale; alcuni di questi non erano nel gruppo di testa ieri, ma non ci sentiamo di escluderli: Warren Barguil e Oscar Onley (Team dsm-firmenich PostNL); Simon Yates (Team Jayco AlUla); Felix Gall e Paul Lapeira (Decathlon AG2R La Mondiale Team); un po' tutta la Bahrain - Victorious partendo da Matej Mohorič; David Guadu, Romain Grégoire, Lenny Martinez e Valentin Madouas (Groupama - FDJ); Richard Carapaz, Alberto Bettiol e Ben Healy (EF Education - EasyPost); Derek Gee (Free Palestine - Premier Tech); Guillaume Martin (Cofidis); Clément Champoussin (Arkéa - B&B Hotels); Louis Meintjes (Intermarché - Wanty); Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team); Tobias Halland Johannessen e Magnus Cort (Uno-X Mobility).
 

Tour de France 2024, gli orari della seconda tappa

La partenza ufficiale è prevista alle 10:35 e la tappa dovrebbe terminare tra le 17:00 e le 17:30. Sarà trasmessa in tv sia in chiaro sui canali Rai (prima su Rai Sport dalle 12:05 alle 14:00, poi su Rai 2 dalle 14:00 alle 18:15), sia su Eurosport, Discovery+ e GCN+ (dalle 12:00 alle 18:00).

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