Giro d'Italia 2018
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[restab title="Presentazione" active="active"]Dunque, dove eravamo rimasti? Giusto, ad una palpitante cronometro finale con quattro corridori a giocarsi il Giro d'Italia fino all'ultima pedalata e con la storica prima affermazione di una nazione faro del ciclismo. Tom Dumoulin, già entrato nei libri di storia, vuole rendersi protagonista di un'impresa rara, ossia la doppietta. Negli ultimi 40 anni solo Miguel Indurain è stato capace di portarsi a casa due edizioni consecutive e il grande obiettivo del neerlandese è quello di raggiungere il suo idolo.
Ma la Farfalla di Maastricht deve fare i conti con un osso duro, probabilmente il peggiore che potesse auspicare. Dopo le vittorie di Tour e Vuelta e in attesa che venga presa una decisione sul caso che lo riguarda, Christopher Froome si precipita con armi e bagagli alla ricerca del filotto, capolavoro riuscito solo a Merckx e Hinault. Il britannico guida un Team Sky formidabile e che aspira a condurre la corsa a suo modo: lo squadrone di Brailsford vuole finalmente sfatare il tabù Giro, che li ha visti sempre sconfitti.
Punta a essere il terzo incomodo quel Thibaut Pinot già splendido protagonista nel 2017 e che si augura quantomeno di salire sul podio nella corsa che più ama. Il francese avrà una squadra molto solida a sua disposizione e che potrà supportarlo al meglio in salita. Gregari di livello anche per un giovane talento quale Miguel Ángel López, leader di un'Astana in gran spolvero e che ambisce alle posizioni di avanguardia.
Le speranze italiane di vittoria al Giro d'Italia 2018 sono tutte riposte in Fabio Aru: reduce da due assenze di fila, il sardo si presenta alla corsa di casa con un cammino non scintillante e caratterizzato da alcuni contrattempi evitabili. Puntano a far classifica anche Davide Formolo, alla ricerca del salto di qualità definitivo, e Domenico Pozzovivo, forse all'ultima chance di ambire a quel podio a lungo inseguito.
L'accoppiata della Mitchelton-Scott promette scintille: Esteban Chaves e Simon Yates hanno la sfrontatezza per provare a far danni anche da lunga distanza, sfruttando anche la superiorità numerica che potrebbe crearsi nei momenti decisivi. Altri nomi quali George Bennett, Richard Carapaz, Alexandre Geniez, Ben Hermans, Louis Meintjes, Nicolas Roche e Michael Woods sono candidati per un piazzamento con i migliori.
Capitolo velocisti, tutti gli occhi sono puntati su Elia Viviani. Il veronese è fermo a una sola affermazione alla Corsa Rosa e ha l'obiettivo di incrementare il palmarès. Proveranno a complicargli l'opera Andrea Guardini, Jakub Mareczko, Sacha Modolo e gli stranieri Sam Bennett e Danny van Poppel.
A questo Giro d'Italia non mancano i classicomani, a partire da quel Tim Wellens in gran spolvero e che non si lascia certo pregare nel provare a realizzare azioni d'altri tempi. Robert Gesink, Tony Martin e Zdenek Stybar sono nomi buoni per le tappe intermedie e, nel caso del tedesco, anche nelle cronometro. Avrebbe dovuto essere l'ultimo Giro della lunga carriera per Filippo Pozzato ma il vicentino ha dovuto rinunciare in extremis a causa di gravi problemi familiari.[/restab]
[restab title="Startlist"][table id=1285 responsive=scroll /][/restab]
[restab title="Albo d'oro"][table id=268 responsive=scroll /][/restab]
[restab title="La corsa in tv"]La corsa verrà trasmessa tutti i giorni da Rai2, RaiSport e Eurosport. Gli orari ed i canali di trasmissione sono rintracciabili nella guida tv di Cicloweb[/restab]
[restab title="News e articoli"][lptw_recentposts layout="thumbnail" post_type="post" link_target="new" tags_id="286" space_hor="5" space_ver="10" columns="2" order="DESC" orderby="date" posts_per_page="4" post_offset="0" reverse_post_order="false" exclude_current_post="false" override_colors="false" background_color="#4CAF50" text_color="#ffffff" show_date_before_title="true" show_date="true" show_time="false" show_time_before="true" show_subtitle="true" date_format="d.m.Y" time_format="H:i" no_thumbnails="show"][/restab][/restabs]
Le tappe nel dettaglio
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[mks_accordion_item title="Venerdì 4/5 - 1a tappa: Gerusalemme - Gerusalemme (Cronometro-9.7 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]
Partenza: Gerusalemme ore 13.50 circa primo corridore (12.50 ora italiana)
Arrivo: Gerusalemme ore 17.00 circa ultimo corridore (16.00 ora italiana)
Sprint intermedi: Nessuno
Gpm: Nessuno[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"].[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Sabato 5/5 - 2a tappa: Haifa - Tel Aviv (167 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]
Partenza: Haifa ore 13.50 (12.50 ora italiana)
Arrivo: Tel Aviv ore 17.45-18.10 (16.45-17.10 ora italiana)
Sprint intermedi: Acres km 22.3, Caesarea km 105.3
Gpm: Zikhron Ya'aqov (162 m-2.6 km-5.3%-4a cat.) km 91[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Prima tappa per velocisti e, prevedibilmente, primo capitolo dello scontro Quick Step contro resto del mondo. Il percorso, prevalentemente costiero, non è particolarmente tecnico - con alcuni tratti da percorrere addirittura in autostrada- ed il primo GPM del Giro, a 75 chilometri dal traguardo, non avrà altro scopo che l'assegnazione della prima maglia azzurra. Finale in leggera discesa e sprint reso agevole e veloce dal rettilineo di 600 metri che porterà al traguardo.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Domenica 6/5 - 3a tappa: Be'er Sheva - Eilat (229 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]
Partenza: Be'er Sheva ore 12.30 (11.30 ora italiana)
Arrivo: Eilat 17.45-18.15 (16.45-17.15 ora italiana)
Sprint intermedi: Sde Boker km 45.2, Mitzpe Ramon km 77
Gpm: Faran River (322 m-1.2 km-6.5%-4a cat.) km 127.8[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Profilo leggermente pù ondulato del precedente ma comunque adatto ai velocisti puri. Principale elemento di interesse paesaggistico è l'attraversamento in senso nord-sud del deserto del Negev, il "deserto scolpito", con tutte le incertezze tecniche del caso. Una su tutte il vento, che dovrebbe però spirare in senso favorevole rispetto alla marcia degli atleti, sfavorendo così tentativi di ventaglio. Finale mediamente tortuoso con varie rotatorie negli ultimi chilometri e ultima curva a 90 gradi a 350 metri dal traguardo. Questa è, abbastanza ovviamente, la tappa più meridionale nella storia del Giro.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Martedì 8/5 - 4a tappa: Catania - Caltagirone (198 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]
Partenza: Catania ore 12.15
Arrivo: Caltagirone ore 17.00-17.30
Sprint intermedi: Palazzolo Acreide km 112.3, Monterosso Almo km 133.7
Gpm: Pietre Calde (779 m-9.3 km-2.8%-4a cat.) km 82.4, Vizzini (595 m-4.8 km-4.4%-4a cat.) km 150.5[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Il ritorno della carovana nel Belpaese viene celebrato con un trittico estremamente frizzante e ben disegnato, come una sorta di seconda Grande Partenza. La prima tappa dopo il riposo, nonostante i soli due GPM previsti, prevede un disegno estremamente ondulato, reso particolarmente stressante dall'assenza di lunghi rettilinei, dallo stato non ottimale delle strade percorse e dai tratti di pavé urbano presenti negli attraversamenti cittadini. Il dislivello accumulato sarà notevole e palpabile prima della salita finale, divisa in un tratto di 8 km al 4% circa e, dopo un tratto urbano di 5 km, il dentello finale di 900 metri al 10% di pendenza media. Una sorta di mini muro di Huy nascosto dall'altimetria ufficiale che può fare più danni del previsto.[/restab]
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[mks_accordion_item title="Mercoledì 9/5 - 5a tappa: Agrigento - Santa Ninfa (153 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]
Partenza: Agrigento ore 13.20
Arrivo: Santa Ninfa ore 17.00-17.25
Sprint intermedi: Montevago km 94.1, Poggioreale km 128.4
Gpm: Santa Margherita del Belice (430 m-2.8 km-4.3%-4a cat.) km 90.7, Partanna (405 m-9.2 km-3.7%-4a cat.) km 111.8, Poggioreale Vecchia (380 m-4.7 km-5.4%-4a cat.) km 132.3[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Altra tappa mossa, specialmente nella seconda metà, animata da tre lunghi GPM di quarta categoria e da altre due salite non classificate nel finale: se la prima è lunga e pedalabile l'ultima è particolarmente interessante, 700 metri al 7% circa, con punte del 12% e scollinamento in corrispondenza della flamme rouge con ultimo chilometro mosso e traguardo in leggera ascesa. Una frazione dal disegno non troppo dissimile a quella di Peschici dello scorso anno, forse più adatta ad uno sprint ristretto tra i non molti velocisti resistenti della carovana. Il probabile esito, comunque, dovrebbe veder battagliare per il successo la fuga.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Giovedì 10/5 - 6a tappa: Caltanissetta - Etna (169 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]
Partenza: Caltanissetta ore 12.55
Arrivo: Etna ore 16.55-17.30
Sprint intermedi: Enna km 29.4, Piazza Armerina km 60.9
Gpm: Etna (1736 m-15 km-6.5%-1a cat.-Arrivo) km 169[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Il primo vero rendez-vous per gli uomini di classifica dopo la cronometro di Gerusalemme. Dopo un nuovo avvio estremamente mosso e ricco di curve, ideale per la creazione di una fuga di uomini forti, la Corsa Rosa visita l'Etna con un versante ancora una volta inedito: l'arrivo è circa 200 metri più in basso rispetto al Rifugio Sapienza ed è raggiunto, dopo una ventina di chilometri in falsopiano a salire, utilizzando da Ragalna in poi una strada più stretta ed irregolare della classica SP92, che attraversa direttamente boschi e colate laviche. Un versante che, si spera, sarà più riparato dal vento che ha trasformato la scalata dello scorso anno in un sostanziale no contest tra i big.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Venerdì 11/5 - 7a tappa: Pizzo - Praia a Mare (159 km)"]
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Partenza: Pizzo ore 13.25
Arrivo: Praia a Mare ore 17.00-17.25
Sprint intermedi: Guardia Piemontese Marina km 96.2, Santa Maria del Cedro km 133.3
Gpm: Nessuno[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Dopo l'ennesimo, e non ultimo, maxi trasferimento - uno dei punti dolenti del percorso di quest'anno - il Giro ripropone una tappa corsa sulla Tirrenica Inferiore con arrivo a Praia a Mare dopo la positiva esperienza del 2016. Assente d'eccezione sarà però lo strappo del Fortino - per gli amici Praienberg - rendendo così la tappa probabile preda delle ruote veloci: saggia decisione in una settimana già estremamente densa. Unica salita di giornata i 4 km al 6.5% che portano da Scalea a San Nicola Arcella: i 15 km che seguono, divisi tra discesa per nulla tecnica, falsopiano e finale in piano - identico a quello del 2016 - favoriscono il ritorno del gruppo in un finale che comunque si preannuncia divertente.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Sabato 12/5 - 8a tappa: Praia a Mare - Montevergine di Mercogliano (209 km)"]
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Partenza: Praia a Mare ore 11.55
Arrivo: Montevergine di Mercogliano ore 16.55-17.35
Sprint intermedi: Agropoli km 110.1, Salerno km 154.6
Gpm: Montevergine di Mercogliano (1260 m-17.1 km-5%-2a cat.-Arrivo) km 209[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]La tappa del sabato prevede il secondo arrivo in quota della Corsa Rosa, sicuramente il più facile, in una delle salite che non gode propriamente dell'unanime favore degli appassionati "da divano", ma che nonostante tutto è diventata un classico di questo millennio con ben cinque partecipazioni: il Santuario di Montevergine di Mercogliano, poco a nordovest di Avellino. È una salita regolare dalle pendenze medio-basse, con strada abbastanza larga e parecchi tornanti. In teoria non è semplice fare selezione ed un arrivo di gruppetto è l'ipotesi più accreditata (con Ulissi come nome particolarmente adatto), ma chissà che il copione possa cambiare dopo una settimana di corsa estremamente tesa e dopo una tappa, sebbene non durissima, tutto sommato lunga (209 km) e con una prima parte abbastanza vallonata.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Domenica 13/5 - 9a tappa: Pesco Sannita - Gran Sasso d'Italia (225 km)"]
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Partenza: Pesco Sannita ore 11.00
Arrivo: Gran Sasso d'Italia ore 16.50-17.40
Sprint intermedi: Popoli km 161.2, Bussi sul Tirino km 167.6
Gpm: Roccaraso (1252 m-6.9 km-6.5%-2a cat.) km 108.1, Calascio (1190 m-13.5 km-6%-1a cat.) km 192.9, Gran Sasso d'Italia/Campo Imperatore (2135 m-26.5 km-3.9%-1a cat.-Arrivo) km 225[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Un grande ritorno per la tappa della domenica: dopo quasi vent'anni dall'impresa solitaria del Pirata torna la salita di Campo Imperatore, ma con un versante inedito e veramente interminabile. Quasi 45 km di salita complessiva e 1800 metri di dislivello positivo in una scalata che i francesi definiscono "en paliers" per i numerosi gradoni che la contraddistinguono: il primo e più lungo contrassegnato come ulteriore GPM in corrispondenza di Calascio, ridente località presente nell'immaginario collettivo per l'omonima Rocca (protagonista del francobollo più utilizzato per ogni tipo di corrispondenza per un decennio abbondante), salita ammirevole nella sua regolarità attorno al 6% di pendenza. Di qui, inframmezzati da numerosi mangia-e-bevi su asfalto non sempre impeccabile, si alternano altri due gradoni: uno di 10 km al 4% e, soprattutto, l'ultimo di 4 km e mezzo all'8% abbondante. Verosimilmente i big si muoveranno solamente nell'ultimo settore, ma le fatiche della lunga (225 km) e densa tappa (che prevede, tra l'altro, le scalate anche a Roccaraso e allo svincolo di Rionero) amplificheranno sicuramente i distacchi in cima alla seconda salita più alta di questo Giro d'Italia.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Martedì 15/5 - 10a tappa: Penne - Gualdo Tadino (244 km)"]
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Partenza: Penne ore 10.55
Arrivo: Gualdo Tadino ore 16.50-17.35
Sprint intermedi: Teramo km 68.8, Sarnano km 154
Gpm: Fonte della Creta (1254 m-15.7 km-5.8%-2a cat.) km 21.8, Bruzzolana (523 m-6.2 km-5.7%-3a cat.) km 61.2, Annifo (895 m-14 km-2%-4a cat.) km 213.5[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Questo Giro sembra non cambiare copione neanche dopo il giorno di riposo: la settimana non inizia in dolcezza con una facile tappa per velocisti ma con una lunga - la più lunga con i suoi 244 chilometri - frazione adatta alle fughe da lontano. L'andatura sulla prima salita di giornata, che inizia praticamente subito, sarà estremamente elevata per i numerosi tentativi di evasione ed il gruppo rischia di arrivare estremamente sfilacciato in cima al GPM di Fonte della Creta (commosso ricordo della tragedia di Rigopiano avvenuta a gennaio 2017): c'è il rischio che qualche nome importante che abbia male approcciato il giorno di riposo possa trovarsi in seria difficoltà - remember Landa 2016?. Dopo il km 100 la tappa si fa più lineare con pendenze meno marcate e qualità del manto stradale sensibilmente migliore, ma il tracciato rimane sempre vallonato ed abbastanza difficile da controllare per le poche squadre dei velocisti. L'ultima salita, quella breve verso Annifo, arriva ai 30 dal traguardo. Ultimo kmmolto tecnico con quattro curve ad angolo retto e una ulteriore semicurva prima del rettilineo finale.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Mercoledì 16/5 - 11a tappa: Assisi - Osimo (156 km)"]
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Partenza: Assisi ore 13.05
Arrivo: Osimo ore 17.00-17.30
Sprint intermedi: Castelraimondo km 69.6, Filottrano km 126.7
Gpm: Passo Cornello (814 m-8.4 km-4.4%-3a cat.) km 41.7, Valico di Pietro Rossa (674 m-9.6 km-3.7%) km 97.5, Osimo (265 m-1.8 km-6.4%-4a cat.-Arrivo) km 156[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Non sarà un tappone appenninico ma è comunque una tappa estremamente nervosa che chiamerà a raccolta i big nelle fasi finali. L'inizio in falsopiano a salire favorirà alte andature ed una bella battaglia per la fuga di giornata, che avrà anche qualche chance di giocarsi la vittoria di tappa. Nella lunga fase di trasferimento che precede i muri c'è purtroppo da segnalare la sostituzione del Passo del Termine con il ben più semplice Passo del Cornello, probabilmente per questioni di sicurezza della discesa. Scenario che si farà ben più nervoso negli ultimi trenta km con l'attraversamento di alcuni muri marchigiani: dapprima l'omaggio a Michele Scarponi col "suo" Muro di Filottrano, già affrontato alla Tirreno, in seguito una successione di brevi strappi che portano all'interessante finale, con il breve Muro di Via Olimpia (300 m in ciottolato al 16% di pendenza, una breve discesa e la salita verso il centro di Osimo, lunga poco meno di 2 km e con punte al 16% nella prima metà. Molto frequenti saranno passaggi in porfido, pavé e strade a carreggiata stretta in un finale che si preannuncia impegnativo dal punto di vista fisico e mentale per gli uomini di classifica.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Giovedì 17/5 - 12a tappa: Osimo - Imola (214 km)"]
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Partenza: Osimo ore 12.05
Arrivo: Imola ore 17.00-17.30
Sprint intermedi: Pesaro km 75.8, Forlì km 162
Gpm: Tre Monti (252 m-4.4 km-4.1%-4a cat,) km 206.6[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Una due giorni di relativa quiete dopo una prima dieci giorni altimetricamente tempestosa. Non sarà comunque uno sprint regalato, caratteristica costante di questo Giro, dato che andrà affrontato il non semplice Circuito dei Tre Monti prima del traguardo, posto ancora una volta nell'Autodromo a circa 8 km dallo scollinamento: l'esito della tappa sarà dunque estremamente incerto. Non bisogna comunque aspettarsi uno svolgimento simile al 2015, con una tappa resa campale dal difficile percorso e dal tempo da lupi.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Venerdì 18/5 - 13a tappa: Ferrara - Nervesa della Battaglia (180 km)"]
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Partenza: Ferrara ore 12.55
Arrivo: Nervesa della Battaglia ore 17.00-17.25
Sprint intermedi: Piove di Sacco km 70, Villorba km 127.1
Gpm: Montello (242 m-2.9 km-3.9%-4a cat.) km 160.7[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Una delle pochissime tappe per velocisti sul suolo italico: primi 150 km assolutamente pianeggianti prima del circuito finale di 30 chilometri, divisi tra i primi 10 in leggerissima salita verso il versante più facile del Montello (due tronconi al 3 e 4%) e gli ultimi 20 dolcemente digradanti verso il traguardo, posto dopo un rettilineo pianeggiante di 5 km punteggiato solo da leggere semicurve. Simile al disegno della tappa precedente, ma molto più semplice.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Sabato 19/5 - 14a tappa: San Vito al Tagliamento - Monte Zoncolan (186 km)"]
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Partenza: San Vito al Tagliamento ore 11.50
Arrivo: Monte Zoncolan ore 16.55-17.40
Sprint intermedi: Folgaria nel Friuli km 57.8, Paularo km 138.1
Gpm: Monte di Ragogna (494 m-2.8 km-10.2%-3a cat.) km 43.3, Avaglio (738 m-4.6 km-7%-3a cat.) km 106, Passo Duron (1069 m-4.4 km-9.6%-2a cat.) km 142.5, Sella Valcalda-Ravascletto (958 m-7.6 km-5.6%-3a cat.) km 165.8, Monte Zoncolan (1730 m-10.1 km-11.9%-1a cat.-Arrivo) km 186[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]So it begins. Di qui in poi ogni singolo giorno di gara, eccettuate la tappa di Iseo e la passerella finale di Roma, sarà determinante ai fini della generale. Il secondo weekend di corsa inizia con il quarto arrivo in salita, quello più duro del Giro e, probabilmente, dell'intera Europa. Il profilo può non sembrare quello di un tappone di alta montagna ma l'avvicinamento al Kaiser è ugualmente reso molto duro con l'inserimento di quattro salite, brevi ma tutte con prolungati tratti in doppia cifra. Gli ultimi 50 km sono identici a quelli del 2010 con l'accoppiata Duron-Valcalda che non offre respiro prima del Mostro: 10 km al 12% di media che nascondono un cuore di 6 chilometri al 14.5% prima del più facile tratto finale, reso estremamente iconico dalla sequenza di tre brevi gallerie e dalla suggestione delle migliaia di tifosi assiepati sullo spalto naturale in corrispondenza del traguardo.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Domenica 20/5 - 15a tappa: Tolmezzo - Sappada (176 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]
Partenza: Tolmezzo ore 12.15
Arrivo: Sappada ore 16.55-17.35
Sprint intermedi: Valle di Cadore kn 75.9, Cortina d'Ampezzo km 102.7
Gpm: Passo della Mauria (1301 m-8.8 km-4.4%-3a cat.) km 48.4, Passo Tre Croci (1805 m-7.9 km-7.3%-2a cat.) km 110.6, Passo di Sant'Antonio (1470 m-8.3 km-7.5%-2a cat.) km 146.9, Costalissoio (1300 m-3.8 km-8.8%-2a cat.) km 160.6[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Sappada, terra di intrighi. Trentuno anni fa il celebre attacco fratricida che proiettò Stephen Roche verso una incredibile tripletta Giro-Tour-Mondiale, lo scorso anno il paradossale episodio di Dumoulin, che quasi naufragò per un momento di disattenzione in fondo al gruppo. Quest'anno sia Dumoulin che Roche (...figlio) saranno presenti a Sappada, per la prima volta friulana nel Giro, nella tappa probabilmente meglio disegnata dell'intero Giro: una giornata che, pur non avendo vette di prima categoria nel percorso, presenta un finale estremamente adatto ad imboscate. La frazione inizia con la lunga ascesa che porta, tramite vari tronconi inframmezzati da falsopiani e discese, al Passo della Mauria. Entrati in territorio veneto si risale il Cadore fino a Cortina d'Ampezzo, inizio della fase calda della tappa: dopo il Passo Tre Croci - 8 km regolari al 7% - ed un lungo fondovalle i corridori affronteranno l'accoppiata Sant'Antonio-Costalissoio. Il primo presenta 5 km tutti in doppia cifra e rappresenta il trampolino ideale per un coraggioso che vuol fare saltare il banco. Dopo lo scollinamento ai -30 una discesa ricca di tornanti porta direttamente alla breve ma puntuta e inedita salita finale di Costalissoio. Dalla vetta ancora 16 km fino al traguardo: sebbene non sia classificato come GPM gli ultimi chilometri sono in più o meno marcata ascesa, tra brevi punte al 10% e gli ultimi 2000 metri pianeggianti. Un finale perfetto per amplificare esponenzialmente le tossine lasciate dallo Zoncolan il giorno precedente.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Martedì 22/5 - 16a tappa: Trento - Rovereto (Cronometro-34.2 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]
Partenza: Trento ore 13.20 circa primo corridore
Arrivo: Rovereto ore 17.15 circa ultimo corridore
Sprint intermedi: Nessuno
Gpm: Nessuno[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Cronometro individuale dopo il giorno di riposo. Non si vedeva una "crono lunga" così breve dal Giro 2012 (Milano), ma i distacchi dovrebbero essere ugualmente importanti tra gli uomini di classifica dato che il percorso è quasi totalmente pianeggiante. La gara è divisa in due sezioni: la prima è estremamente filante con lunghi rettilinei e strade larghe mentre la seconda si fa più tecnica con lievi ondulazioni altimetriche, curve ed attraversamenti urbani. L'arrivo è nel centro di Rovereto, differentemente dalle indiscrezioni precedenti che ipotizzavano un arrivo in salita nei pressi della Campana dei Caduti.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Mercoledì 23/5 - 17a tappa: Riva del Garda - Iseo (155 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]
Partenza: Riva del Garda ore 13.20
Arrivo: Iseo ore 17.00-17.25
Sprint intermedi: Vestone km 56.4, Erbusco km 119.4
Gpm: Lodrino (736 m-8.1 km-4%-3a cat.) km 71.5[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Dopo quattro prove a cronometro, la Wine Stage quest'anno è per la prima volta una tappa in linea. Il tracciato è misto e difficile da controllare per i velocisti: la partenza è in salita verso Molina di Ledro e Bezzecca, probabile teatro di una ulteriore battaglia tra fugaioli a 152 anni di distanza dallo scontro tra garibaldini ed austriaci. Il tracciato rimane impegnativo per il resto della tappa: altimetricamente nei primi 100 km con altre due importanti salite e planimetricamente nel circuito pianeggiante nei dintorni di Iseo, ricco di curve e strade strette. Un disegno simile alla tappa vinta da De Gendt all'ultimo Romandia in cui i fuggitivi non sono sfavoriti e le squadre dei velocisti devono lavorare con estrema convinzione per tenere il distacco sempre sotto controllo.
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[mks_accordion_item title="Giovedì 24/5 - 18a tappa: Abbiategrasso - Pratonevoso (196 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]
Partenza: Abbiategrasso ore 12.00
Arrivo: Pratonevoso ore 16.55-17.30
Sprint intermedi: Grinzane Cavour km 130.7, Mondovì km 169.9
Gpm: Novello (458 m-5.4 km-4.6%-4a cat.) km 140, Pratonevoso (1607 m-13.9 km-6.9%-1a cat.-Arrivo) km 196[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Prima tappa del decisivo trittico alpino, ancora una volta localizzato tra Piemonte e Valle d'Aosta. Tappa più da prima settimana che da rush finale nella sua struttura di lunghissimo e veloce piattone (180 km fino a Frabosa) e salita secca di una quindicina di chilometri. Pratonevoso torna dopo un digiuno di dieci anni dall'ultima apparizione, paradossalmente al Tour de France (ultima alla Corsa Rosa nel 2000). La scalata sarà però quella tipica del Giro fino alla Colla del Prel, più lunga di un paio di chilometri rispetto a quella utilizzata nella Boucle. La salita è lunga (15 km) ma regolare al 7% senza grandi scossoni: una sezione poco più dura all'8% di media che termina a 7 km dal traguardo e un tratto finale in falsopiano a salire sono i principali cambi di pendenza della scalata. Quinto arrivo in salita.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Venerdì 25/5 - 19a tappa: Venaria Reale - Bardonecchia/Jafferau (184 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]
Partenza: Venaria Reale ore 11.40
Arrivo: Bardonecchia/Jafferau ore 16.55-17.40
Sprint intermedi: Sant'Antonino di Susa km 74.6, Pragelato km 127.7
Gpm: Colle del Lys (1311 m-13.8 km-4.3%-2a cat.) km 48.9, Colle delle Finestre (2178 m-18.5 km-9.2%-Cima Coppi) km 110.7, Sestrière (2035 m-16.2 km-3.8%-3a cat.) km 138.4, Jafferau (1908 m-7.2 km-9.1%-1a cat.-Arrivo) km 184[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Ci vuole tanto coraggio e sana incoscienza per ritoccare la coppia Finestre-Sestriere, una delle più affidabili nel ciclismo moderno se si è in cerca di sicuro spettacolo in finale di Giro: per la prima volta quest'anno il Finestre, infatti, perde il suo ruolo di trampolino principale per essere relegato a terzultima salita con scollinamento a quasi 75 km dal traguardo. Lo scenario ottimista è quello di una gara da tregenda, con scatti già sullo sterrato - fangoso? - del Finestre e l'arrivo alla spicciolata sulle dure rampe dello Jafferau; quello decisamente più pessimista, e forse più realistico, prevede che i big salvino la gamba fino a Bardonecchia per dare tutto nell'erta finale. Sarà comunque un avvicinamento estremamente duro: dopo la partenza dalla Reggia di Venaria si affronterà il versante meno nobile dell'inedito Col del Lys e il suddetto Finestre poco dopo metà tappa. Salita durissima, che non ha bisogno di presentazioni: 18 regolarissimi km al 9% di pendenza media, costellati di tornanti (se ne contano una quarantina, concentrati nella prima metà) e con la seconda metà su sterrato. Con i suoi 2178 metri sarà la Cima Coppi del Giro 2018 scalzando di una sola quarantina di metri Campo Imperatore. Come da copione seguirà la breve ma difficile discesa verso Pourrieres e la più facile salita verso Sestriere. Da qui la corsa subisce una deviazione per evitare la larga discesa della SR23, che poi riprende nel lungo fondovalle che porta prima ad Oulx e poi a Bardonecchia, luogo di inizio della dura scalata finale: 7 km di pendenza media prossima al 10% con i tratti più duri all'inizio e alla fine. Sesto arrivo in salita.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Sabato 26/5 - 20a tappa: Susa - Cervinia (214 km)"]
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Partenza: Susa ore 10.10
Arrivo: Cervinia ore 16.05-16.55
Sprint intermedi: Samone km 96.3, Verrès km 129.9
Gpm: Col Tsecore (1623 m-16 km-7.7%-1a cat.) km 146.5, Col Saint Pantaleon (1664 m-16.5 km-7.2%-1a cat.) km 185.8, Cervinia (2001 m-18.2 km-5.3%-1a cat.-Arrivo) km 214[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]L'ultima occasione per ribaltare la classifica finale: dato che la scalata di Cervinia (settimo arrivo in salita) è troppo pedalabile per scalare significativi distacchi c'è la necessità di muoversi nelle più complicate salite che la precedono. Disegno simile alla tappa del 2015 vinta da Fabio Aru ma indurito: fa il suo esordio alla Corsa Rosa il duro Col Tse Core e salta subito all'occhio la durissima sezione finale, 5 km al 10% di media con punte al 15% su strada ricca di tornanti. Forse è un po' troppo lontana per attacchi in prima persona (lo scollinamento è a 68 km dal traguardo), ma anche il Col Saint Pantaléon offre tratti duri, specialmente gli ultimi 2 km al 9% di media. Da qui mancheranno 29 km, di cui i primi 10 in discesa. Salita interminabile quella di Cervinia (ed addirittura mancano i primi 10 km nel percorso) ma pedalabile, su strade molto larghe e talvolta esposte al vento che rendono la selezione più difficile che nelle precedenti salite. Come al solito le strade valdostane sono su carreggiate larghe e ben pavimentate sia in salita che in discesa.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Domenica 27/5 - 21a tappa: Roma - Roma (115 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]Circuito di 11.5 chilometri da ripetere 10 volte
Partenza: Roma ore 15.55
Arrivo: Roma ore 18.35-18.55
Sprint intermedi: Inizio 5° Giro km 46, Inizio 7° Giro km 69
Gpm: Nessuno[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Il Giro torna a concludersi a Roma dopo nove anni e lo fa con una passerella estremamente scenica, come è d'uopo per una città dal tale e tanto patrimonio artistico: nel circuito di 11.5 km da affrontarsi dieci volte si incontrano, tra le altre cose, Piazza Venezia, Giardini del Quirinale, Piazza di Spagna, Villa Borghese, Piazza del Popolo, Via del Corso, Teatro Marcello, Circo Massimo, Terme di Caracalla, Colosseo e Fori Imperiali, luogo d'arrivo della tappa e del Giro. Da non sottovalutare la pavimentazione, come spesso capita a Roma, occasionalmente in sampietrini: sono però evitati, ovviamente, i tratti più sconnessi o impervi di alcune stradine del centro.[/restab][/restabs]
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