Route Adélie de Vitré, nel vento bretone vince in solitaria Fredrik Dversnes
Successo a sorpresa per il norvegese della Uno-X a termine di una gara imprevedibile e condizionata dal forte vento. Secondo e terzo posto per l'Arkéa Samsic con Vauquelin e Barré, sesto Mozzato
La 27esima edizione della Route Adélie de Vitré prevede 198 km con partenza ed arrivo nella cittadina bretone di Vitré, che dà nome alla corsa. L’intero tracciato di gara si snoda in due circuiti: un primo, lungo 21 km da ripetere 6 volte in cui si distingue la salitella di Montreuil-de-Pérouse mentre il secondo più breve (9 km) da affrontare 8 volte e comprendente la Côte de la Chênelière (800 metri al 5,3%). Attenzione inoltre al rettilineo conclusivo, che sale costantemente al 4%, anche se tutto il percorso è nervoso e con ben poca pianura. Infine, non vanno sottovalutate le condizioni atmosferiche con cui si corre quest’oggi, visto il forte vento che sferza i corridori nei pressi di Vitré.
Ma passiamo alla cronaca. Dopo le primissime fasi di gara combattute riesce ad evadere una fuga di 5 elementi, composta da Maximilien Juillard (Go Sport-Roubaix Lille Métropole), Nicolas Debeaumarché (St-Michel-Mavic-Auber 93), Adne Holter (Uno-X Pro Cycling Team), et Enzo Boulet (CIC U Nantes Atlantique) e Louis Barré (Arkéa Samsic). Il quintetto al comando, che riesce a guadagnare un vantaggio massimo di circa 3’ viene controllato a distanza dalla Cofidis di Bryan Coquard che tira il gruppo. La situazione in corsa cambia però radicalmente a 80 km dalla conclusione, quando la Uno-X apre un ventaglio. Il gruppo si spezza subito in più tronconi ma l’azione della squadra norvegese trova poca collaborazione, e dopo una ventina questo tentativo viene annullato, anche se il vento continua a dare non pochi problemi.
Grazie a questo momento interlocutorio, l’azione dei fuggitivi riesce a prendere nuova linfa grazie all’innesto dei contrattaccanti Maxime Jarnet (Go Sport- Roubaix Lille Métropole), Léo Danès (CIC U Nantes Atlantique) e Alekss Krasts (Tartu2024) mentre il plotone prova a riorganizzarsi. Al lavoro più organizzato di Cofidis e Uno-X si alternano alcune iniziative personali come quella di Lilian Calmejane (Intermarché-Circus-Wanty) e soprattutto di Kévin Vauquelin (Arkéa Samsic). Quest’ultimo lancia un attacco secco a 23 km dall’arrivo spaccando il gruppo e si porta dietro i soli Bryan Coquard (Cofids) e Fredrik Dversnes (Uno-X). Questo interessante terzetto si ricongiunge presto con i 6 battistrada e la testa della corsa può ora amministrare un gap di 30” negli ultimi 15 km.
Grazie all’innesto di forze fresche in testa il plotone fatica molto nell’inseguimento: davanti scatta su uno strappetto Fredrik Dversnes, che riesce a fare il vuoto. Il solo Vauquelin si getta all’inseguimento del norvegese, e si profila così un testa a testa incertissimo negli ultimi 2 km. Il giovane francese dà tutto nell’inseguimento, ma Dversnes resiste e trionfa così in solitaria sul traguardo di Vitré. Vauquelin giunge secondo con 5” di ritardo, mentre a 43” Louis Barré (Arkéa Samsic) regola in volata un gruppetto e si piazza terzo, niente successo dunque per la formazione che oggi correva in casa.