Vollering fa il vuoto anche a Burgos e completa la tripla corona di Spagna
Terza corsa di fila in cassaforte dopo Vuelta e Itzulia, altro arrivo in solitaria all'ultima tappa. Brand seconda, poi Muzic e Swinkels (entrambe sul podio finale)
Vuelta España, Itzulia e ora Vuelta Burgos, tre corse a tappe vinte in tre settimane, vincendo sempre l'ultima tappa per netto distacco. Demi Vollering vince anche l'ultima tappa con un'azione delle sue sull'Alto de Rozavientos, chiudendo i conti dopo la vittoria della seconda tappa e completando la tripletta delle corse a tappe di livello World Tour disputate questo mese in Spagna. Niente da fare anche per Évita Muzic, l'unica che è riuscita a battere l'imbattibile in questo lasso temporale, a La Laguna Negra, ma che oggi ha pagato oltre un minuto dalla leader del Team SD-Worx Protime.
Vuelta a Burgos 2024, la cronaca dell'ultima tappa
Sono quattordici le atlete non ripartite da Peñaranda de Duero, molte delle quali coinvolte nella caduta di ieri. Tra queste anche Josie Nelson, Eglantine Rayer e Esmée Peperkamp (Team dsm-firmenich PostNL), le italiane Laura Tomasi e Debora Silvestri (Laboral Kutxa - Fundación Euskadi) e soprattutto Katrine Aalerud (Uno-X Mobility), che era in testa alla classifica scalatrici.
Dopo quaranta chilometri, dopo una serie di tentativi andati a vuoto, si sgancia un gruppo di cinque con Giorgia Vettorello e Sylvie Swinkels (Roland), Morgane Coston (Cofidis),
Ségolène Thomas e Eyeru Tesfoam Gebru (Team Komugi-Grand Est). Un gruppo che però ha poco margine e viene ripreso ben prima dell'Alto de Arroyo (3.1 km al 5.2%), gpm di terza categoria dove Claire Steels passa per seconda alle spalle di Lorena Wiebes, proponendosi per la classifica QOM dopo il ritiro di Aalerud.
Allo scollinamento mancano meno di cinquanta chilometri al traguardo e il gruppo è ridotto ma ancora compatto, e poco dopo prova l'azione solitaria Ana Vitória Magalhães (Bepink-Bongioanni). La campionessa nazionale del Brasile viene raggiunta anche da Lucinda Brand (Lidl-Trek), ma questa è l'ultima immagine che riesce a vedere per qualche decina di minuti. Il meteo non è stato favorevole in quest'ultima tappa, e a causa della pioggia saltano anche le immagini live fino agli ultimi metri dell'Alto de Rozavientos, la salita decisiva della tappa e della corsa (3.5 chilometri al 9.3%).
L'apparizione di Vollering
Stando alla cronaca testuale dal sito dell'organizzazione, Brand arriva da sola ai piedi della salita con circa un minuto di un vantaggio sul gruppo, che si riduce presto a una ventina di unità. Sul tratto più duro si muove inevitabilmente Demi Vollering, che riappare sugli schermi a meno di un chilometro dallo scollinamento, mentre va a riprendere e staccare Brand, dopo aver distanziato Évita Muzic e tutte le altre donne di classifica.
La scena è quella vista e rivista, anche se solo nella parte finale. Vollering continua la sua classica progressione per guadagnare ancora secondi e chiudere a doppia mandata anche la Vuelta a Burgos, e aumenta il suo vantaggio sia in discesa che negli ultimi cinque chilometri che tornano a salire fino al traguardo. Dietro Brand è l'unica a riavvicinarsi un po' grazie alle sue doti di discesista, staccando Muzic e guadagnandosi il secondo posto di tappa, a cinquantuno secondi dalla vincitrice.
Vollering arriva tutta sola a Canicosa de la Sierra, con oltre un minuto di vantaggio su tutte le altre donne di classifica. Muzic terza a 1'14", Karlijn Swinkels (UAE Team ADQ) a 1'38", appena davanti a Elise Chabbey (Canyon//SRAM Racing) e Shirin van Anrooij (Lidl-Trek), mentre arriva a 2'50" il gruppo regolato da Noemi Rüegg (EF Education-Cannondale). Ancora più ampi i distacchi finali in classifica, a cui si sommano i distacchi della seconda tappa. Vollering chiude con 1'28" su Muzic e 1'59" su Swinkels, che completano il podio finale. Tra le dieci anche Soraya Paladin, settima a 3'27".