Doppietta mondiale per Cat Ferguson ©UCI Cycling
Ciclismo Giovanile

Cat Ferguson vince una volata ad alta tensione e si prende il titolo mondiale junior

La britannica fa doppietta dopo la cronometro in uno sprint a tre con Ostiz e Chladoňová. Giada Silo protagonista, poi cade nella volata per il quinto posto

26.09.2024 13:06

Ci teneva particolarmente Cat Ferguson, e non ha fatto niente per nasconderlo, dopo la grande delusione dell'argento di Glasgow di un anno fa, dove arrivava da favorita in casa dopo aver dominato la stagione. All'ultimo anno da junior, la britannica fa doppietta e si prende anche il titolo mondiale in linea, dopo aver vinto la cronometro due giorni fa, come in passato avevano fatto anche Chloe Dygert e Zoe Bäckstedt.

Non è stata una vittoria scontata, nonostante la britannica fosse ancora favoritissima e con la consapevolezza che può dare un successo da élite, ottenuto pochi giorni prima di arrivare a Zurigo. Una vittoria arrivata dopo uno sprint ad alta tensione, con Paula Ostiz e soprattutto Viktória Chladoňová che l'hanno messo in grossa difficoltà, ma Ferguson è stata brava a non perdere la lucidità e far valere la sua punta di velocità e la sua esperienza da pistard.

Anche l'Italia è stata grande protagonista di questa gara, nonostante non partisse con grandi prospettive di medaglia, ma al primo anno nella categoria Giada Silo ha fatto vedere di potersela giocare con le migliori, prima di un epilogo molto sfortunato, con la caduta mentre si stava giocando il quinto posto.

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La prima gara in linea di questi campionati del mondo si corre sotto una pioggia incessante dal primo all'ultimo dei 73.5 chilometri totali, con un ritmo già molto alto nel tratto pianeggiante. La Gran Bretagna porta via la fuga iniziale con Arabella Blackburn, seguita da Weronika Wąsaty (Polonia) e dalle italiane Eleonora La Bella e Silvia Milesi, mentre Nina Lavenu (Francia) si stacca subito per un problema meccanico.

Le quattro fuggitive guadagnano oltre trenta secondi e mettono pressione sul gruppo, dove Germania e Paesi Bassi sono le due squadre più attive fino ai piedi dello strappo di Binz, il primo punto duro della corsa, ai -47 dall'arrivo. La fuga viene ripresa e davanti si mette a fare il ritmo Megan Arens (Paesi Bassi), che fa una prima selezione considerevole. Cat Ferguson è subito in seconda ruota, mentre la sua compagna Imogen Wolff, anche lei a medaglia nella cronometro, finisce fuori strada per un contatto ed è costretta a recuperare. 

Un'altra caduta spezza in due il gruppo di testa prima della discesa, e davanti rimangono solo in otto. Per l'Italia ancora La Bella insieme a Giada Silo, in un gruppetto in cui ci sono tutte le favorite principali: con Arens e Ferguson anche Célia Gery (Francia), Paula Ostiz (Spagna), Viktória Chladoňová (Slovacchia) e Kamilla Aasebø (Norvegia). Il grosso del gruppo insegue a lungo a una ventina di secondi, e in tante riescono a rientrare poco dopo il primo passaggio sul traguardo.

Gli strappi per fare la differenza non mancano, e già prima dell'ultimo giro Gery e Ferguson avevano provato a fare la differenza. Il punto decisivo diventa lo strappo di Bergstrasse, a 25 chilometri dal traguardo, con punte in doppia cifra dove si fa la selezione definitiva. Le protagoniste sono sempre le stesse, e c'è anche Giada Silo nel gruppetto delle sette migliori, con Gery, Chladoňová, Ostiz, Arens e le due britanniche. 

Wolff prova a far valere la superiorità numerica per andarsene da sola, ma viene ripresa poco dopo. Davanti ci sono quasi sempre Arens e Chladoňová, ma è la slovacca a fare il passo migliore in salita, e sullo strappo di Witikon fa la differenza. Gery salta per prima, mentre Silo è l'ultima a staccarsi dal terzetto che ci si giocherà la vittoria, con le sole Ferguson e Ostiz a resistere al ritmo imposto.

Attacco in salita di Viktória Chladoňová ©UCI Cycling
Attacco in salita di Viktória Chladoňová ©UCI Cycling

Surplace e poi volata: vince Cat Ferguson

Rimangono dunque solo in tre ai -20, e da lì in avanti non riusciranno più a staccarsi a vicenda, mentre i distacchi dei gruppetti rimasti a inseguire si dilatano rapidamente. La spagnola rimane quasi sempre passiva a ruota, e negli ultimi due chilometri inizia una prolungata fase di studio nell'avvicinamento alla volata, con diversi momenti di surplace da ciclismo su pista. Arens si avvicina ma non riesce e rientrare, e si arriva allo sprint a tre ai 200 metri. Ferguson è stata lasciata davanti negli ultimi 500 metri, ma temporeggia e aspetta che sia Ostiz a partire per prima. La britannica fa valere il suo spunto migliore e vince nettamente, completando la doppietta e prendendosi il titolo che le era sfuggito un anno fa.

Seconda medaglia anche per Chladoňová, che dopo l'argento a cronometro si prende il bronzo dietro a Ostiz, mentre dietro Silo cade in piena volata per il quinto posto con Gery, perdendo l'opportunità di giocarsi un piazzamento che avrebbe meritato. L'italiana resta per diversi minuti a terra, molto sofferente per un dolore a una gamba, ma riesce poi a rimettersi in bici e tagliare il traguardo. La prima azzurra nell'ordine d'arrivo diventa così Chantal Pegolo, diciannovesima a 2'29".

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