Johannessen, un (Mont-)Bouquet di... fiordi. L'arrivo in quota dell'Étoile vede Tiberi ottimo terzo
La tappa di oggi era destinata a decidere le sorti della classifica assieme alla cronometro di domani. C'è da dire che le tre tappe precedenti non hanno deluso, tanto da arrivare alla partenza di Saint-Hilaire-de-Brethmas con una classifica già piuttosto lunga e in parte delineata; spetta dunque all'ascesa del Mont Bouquet (4.7 km al 9.2%), al termine di una tappa di 145 km, il compito di restringere la rosa dei pretendenti alla vittoria finale.
La tappa ha avuto un avvio più lineare di ieri, ma in ogni caso il ritmo è stato elevatissimo: già dopo 5 km si sganciano i primi 5 fuggitivi a cui il gruppo non ha mai lasciato spazio, tantomeno quando, dopo alcuni km, si sono uniti altri 3 uomini. Questa la composizione della testa della corsa: Flavien Maurelet (St-Michel-Auber 93), Samuel Leroux (Go Sport-Roubaix Lille Métropole), Antoine Raugel (AG2R Citroën Team), Joel Suter (UAE Team Emirates), Georg Zimmermann (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux), Tony Gallopin (Trek-Segafredo), Alexis Gougeard (B&B Hôtels-KTM) e Emmanuel Morin (Team U Nantes Atlantique) Dopo circa 25 km il vantaggio ha iniziato a crescere , arrivando ad un massimo di circa 3' dopo la prima ora di gara, corsa alla bellezza di 48 km\h di media. Entrati negli ultimi 40 km, il gruppo si avvicina ulteriormente e sulle prime rampe della facile Côte des Concluses si vedono i primi scatti in testa; prima restano in quattro, poi anche Gallopin tocca il fondo del serbatoio e, con il gruppo ormai ad una cinquantina di secondi, resistono soltanto in tre: Suter, Zimmermann e Gougeard. A condurre il plotone compaiono le squadre degli uomini di classifica, nonché la INEOS Grenadiers di Richard Carapaz, che dopo la caduta di ieri si trova ormai ad oltre 10' di ritardo dal leader Benjamin Thomas (Cofidis) e spera di avere via libera per la vittoria di tappa.
Per oltre 30 km i tre superstiti della fuga conservano un vantaggio minimo (tra 20" e 40"), gestito dal gruppo che, con la stessa precisione di un orologio svizzero, li riprende un attimo prima di imboccare l'ultima salita. È subito la INEOS a tenere alto il ritmo, mentre Benjamin Thomas ha difficoltà a mantenere la posizione e si trova piuttosto indietro sulle prime rampe della salita. A 3600 metri dalla fine si sposta Magnus Sheffield (INEOS) e passa in testa Magnus Cort Nielsen (EF Education-EasyPost) per tenere un passo favorevole al capitano Alberto Bettiol, secondo in classifica ad appena 7". Al cartello dei 3 km si riporta in testa Thomas, pilotato dal compagno di squadra Remy Rochas. Il gruppo si gretola piano piano con la classica “selezione da dietro". A 2 km dal traguardo scatta Jay Vine (Alpecin–Fenix): lui non preoccupa per la classifica (è 114° a 19'), ma viene seguito da Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team), 7° in classifica a 41" da Thomas, nonché un brillantissimo Antonio Tiberi (Trek-Segafredo).
Prendono il largo, mentre dietro Rochas continua a tenere un ritmo elevato che finisce per mettere in difficoltà proprio il suo capitano. Scatta Clement Champoussin (AG2R) seguito a breve distanza da Latour e Bettiol, il cui obiettivo è staccare più possibile Thomas in chiave classifica generale. Champoussin si riaggancia alla testa della corsa quando mancano circa 200 metri dal traguardo, giusto in tempo per assistere allo scatto decisivo Johannessen che vince davanti a Vine, Tiberi e Champoussin. Latour arriva a 12"; dietro di lui Diego Ulissi (UAE) e Bauke Mollema (Trek) a 20"; quindi Alessandro Verre (Arkea-Samsic) e Sebastian Reichenbach (Groupama-FDJ) a 21"; chiude la top 10 Bettiol a 23", crollato negli ultimi metri e raggiunto da Benjamin Thomas (11°) che conserva la leadership con distacchi minimi rispetto ai principali avversari in vista di domani: Bettiol è sempre 2° a 7", Joannessen risale al terzo posto con soli 8" di ritardo; con distacchi più elevati ma comunque abbordabili, chiudono la top 5 i due uomini dalla TotalEnergies Pierre Latour (25") e Mathieu Burgaudeau (26").
Dunque, tutto rimandato alla cronometro finale di 11 km con partenza da Alès e arrivo in vetta alla tradizionale salita dell'Ermitage (1.5 km all'8%).