Niewiadoma, D'Hoore, Bronzini: che colpi!
Una lunga panoramica sul ciclomercato femminile tra conferme e rumors: tanti movimenti riguardano le squadre italiane
Il ciclomercato delle squadre femminili segue dinamiche e tempistiche un po' diverse rispetto a quello dei grandi team maschili ma, nonostante manchino ancora alcune pedine da sistemare o semplicemente da annunciare, è giunto il momento per fare una panoramica approfondita su tutti i trasferimenti e tutte le novità in vista della stagione 2018. Nel complesso è stata una sessione meno clamorosa di altre, ma non vuol dire che siano mancati i grandi colpi: due delle prime sette atlete del ranking mondiale dell'UCI cambieranno maglia il prossimo anno e bisogna notare anche come ci sia stata un'interessante serie di movimenti che ha visto coinvolte molte delle migliori velociste del gruppo.
Niewiadoma e D'Hoore i colpi top
A contendersi il premio per il miglior ingaggio di questo ciclomercato sono la Canyon-SRAM e la Orica-Scott. La formazione di matrice tedesca diretta da Ronny Lauke è riuscita ad assicurarsi la 23enne polacca Katarzyna Niewiadoma, atleta estremamente talentuosa e adatta ai percorsi impegnativi: dopo quattro anni tra RaboLiv e WM3 Pro Cycling prova a cambiare ambiente con l'obiettivo di chiudere quel piccolo gap che ancora la separa dalle migliori. Quest'anno Niewiadoma ha vinto l'OVO Women's World ed è salita sul podio a Strade Bianche, Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi: al Giro Rosa non è stata brillantissima ma comunque ha chiuso sesta, meglio al Campionato del Mondo con un quinto posto. Assieme a Pauline Ferrand-Prévot, quando ci sarà, potrà formare una coppia temibilissima.
Altro grandissimo colpo è quello della Orica-Scott che, oltre a confermare Annemiek Van Vleuten dopo quella che è stata la miglior stagione della sua carriera, è andata a prendersi anche la belga Jolien D'Hoore che nel 2017 è stata la plurivittoriosa in stagione con 12 successi, uno in più proprio della futura compagna di squadra: l'olandese è una certezza per le gare a tappe e le gare di un giorno più impegnative, la 27enne belga invece sarà il punto di riferimento della squadra australiana per quanto riguarda le volate e le classiche senza particolari difficoltà. Con questa coppia di atlete straordinarie, si sentirà meno l'addio di Katrin Garfoot che nel 2018 non correrà in Europa per stare più vicina alla famiglia.
Wiggle e Cylance si scambiano Bronzini, Wild e Barbieri
Persa Jolien D'Hoore, la Wiggle-High5 ha completamente rivoluzionato il parco delle velociste: anche la due volte campionessa del mondo Giorgia Bronzini cambierà aria e nel 2018 correrà con la Cylance Pro Cycling, il percorso inverso lo fanno invece l'olandese Kirsten Wild e la campionessa del mondo su pista Rachele Barbieri. Bronzini e Wild non sono più giovanissime, ma con tanta qualità ed esperienza da mettere al servizio della squadra: Bronzini sarà senza dubbio uno dei cardini della Cylance, la Wild invece andrà ad affiancare altre atlete veloci in cerca di spazio come le sorelle Lucy e Grace Garner, l'altra britannica Katie Archibald o l'australiana Annette Edmondson o appunto la nostra Rachele Barbieri, 20 anni appena ma qualità che meritano attenzione.
Attenzione però perché la Wiggle High5 non si è limitata a rifondare il settore volate: per il 2018 è stata ingaggiata anche la tedesca Lisa Brennauer, reduce da due stagioni un poco inferiori alle attese ma quest'anno ha pur sempre vinto il Giro di Turingia e nelle cronometro a squadre può essere un valore aggiunto e nel caso veloce in sprint ristretti.
Altra atleta molto veloce per cui si prospetta un cambio di squadra è l'italiana Barbara Guarischi: durante la sua terza stagione alla Canyon-SRAM il rendimento è calato rispetto al passato ma ha comunque sfiorato per due volte la vittorie, nel 2018 proverà a rilanciarsi con la formazione danese Virtu Cycling che ha tirato su un bel blocco di passiste: con la confermata Villumsen e la nostra Guarischi ci sono anche Emilie Moberg, Mieke Kröger, Trine Schmidt e Katarzyna Pawlowska.
Le squadre più forti cambiano poco
Per le altre squadre di primissima fascia, le novità sono un po' meno. Secondo il detto squadra che vince non si cambia, la Boels-Dolmans è intervenuta pochissimo sul mercato: in uscita sono solo la ciclocrossista Nikki Brammeier e la polacca Katarzyna Pawlowska, entrano nel gruppo la promettente statunitense Skylar Schneider (appena 19 anni) e l'altra polacca Anna Plichta che è stata salvata in extremis dopo la chiusura della Lensworld-Kuota. Il Team Sunweb guarda ancora all'America del Nord: Kirchmann prima e Rivera poi hanno portato risultati, la nuova scommessa è la statunitense Ruth Winder che bene ha fatto nelle uscite europee, ma in entrata c'è anche la campionessa europea Under23 Pernille Mathiesen.
La Canyon-SRAM, oltre al colpo Niewiadoma, ha preso la giovane tedesca Lisa Klein dalla Cervélo-Bigla: la formazione diretta da Thomas Campana invece è riuscita a confermare praticamente tutto il resto del gruppo e ha ingaggiato la belga Ann-Sophie Duyck e la britannica Claire Rose per creare un blocco ancora più competitivo in particolar modo nelle cronometro a squadre. La Orica-Scott ha preso anche la scalatrice australiana Lucy Kennedy, la WM3 Pro Cycling diventa WaowDeals Cycling Team puntando al recupero dell'olandese Sabrina Stultiens per affiancare la stella Marianne Vos.
Chiude la Lensworld, arriva la Movistar
Rimanendo in campo internazionale, va registrato purtroppo il fulmine a ciel sereno rappresentato dall'improvviso stop della Lensworld-Kuota: la formazione belga, solida e di buon livello, aveva già definito la formazione per la prossima stagione con rinnovi e nuovi acquisti, ma lo sponsor principale ha avuto un cambio di gestione che ha deciso di togliere il sostegno economico al team quando ormai era troppo tardi per trovare una soluzione. La manager Heidi Van de Vijver, con una mossa eticamente molto corretta, ha deciso di lasciare libere le sue atlete fin da subito per evitare di prolungare l'agonia in attesa di notizie che facilmente non sarebbero arrivate: Tatiana Guderzo è così riuscita a tornare alla Hitec Products, l'ucraina Tetyana Riabchenko passerà alla Lares, Anna Plichta è passata alla Boels-Dolmans mentre l'italiana Maria Giulia Confalonieri aveva già un accordo per tornare in Italia prima dell'annuncio della chiusura del team; l'altra azzurra Annalisa Cucinotta ha invece annunciato il ritiro a 31 anni.
Restando in Belgio si registra l'addio dello sponsor Sport Vlaanderen, ma la squadra andrà avanti come Experza-Footlogix e con un progetto tutto nuovo: se prima la squadra era al 100% fiamminga, adesso avrà un organico di 13 atlete provenienti da 8 paesi diversi, tra loro c'è anche la vicentina Susanna Zorzi.
In gruppo ci saranno però alcune novità, la maggiore delle quali è senza dubbio lo sbarco nel mondo del ciclismo femminile della Movistar: la formazione di Eusebio Unzué si è forse fatta sorprendere a livello di tempistiche e non ha potuto costruire una rosa di grande livello, ma ha raccolto le migliori spagnole di Bizkaia e Lointek, compresa Mavi García, mentre a dare un tocco di internazionalità di penseranno la francese Aude Biannic, la polacca Malgorzata Jasinska e l'australiana Rachel Neylan, 35enne che può far bene nelle gare impegnative. Sempre in Spagna la Bizkaia Durango si unirà alla formazione Professional maschile Euskadi Murias mentre in Messico nasce la nuova Swapit-Agolico, una formazione diretta dall'ex pro spagnolo David Plaza e che punterà forte sul ciclismo latino con la cilena Paola Muñoz, altra atleta molto veloce e campionessa panamericana in carica, come ciclista di punta.
Alé Cipollini si consolida, Astana più italiana
Passiamo ora ad analizzare la situazione delle squadre italiane perché di cose interessanti da raccontare ce ne sono diverse. Nei ranking internazionali la formazione numero 1 è la Alé Cipollini che per la prossima stagione insistera sulla strada già intrapresa quest'anno: la squadra avrà una forte componente internazionale, senza però dimenticarsi di un interessante blocco italiano. Un colpo importantissimo sono state le conferme dell'australiana Chloe Hosking e dell'olandese Janneke Ensing, con quest'ultima che verrà raggiunta dalle connazionali Roxane Knetemann e Karlijn Swinkels; il gruppo azzurro invece continuerà ad essere guidato dall'esperienza di Marta Bastianelli, protagonista con ben quattro vittorie nel 2017 tra cui la tappa di Polla al Giro Rosa. La Alé Cipollini ha quindi tutte le carte in regola per essere una presenza costante ai piani alti durante la stagione 2018.
Spostandoci dalla provincia di Verona a quella di Treviso, troviamo l'Astana Women's Team che l'anno prossimo dovrebbe avere anche la registrazione ufficiale in Italia vedendo la campagna acquisti: oltre alle conferme di Beggin, Bertizzolo e Vieceli, ci sono stati gli ingaggi di Martina Alzini e soprattutto della straordinaria coppia formata da Letizia Paternoster ed Elena Pirrone che tante soddisfazioni hanno regalato alla maglia azzurra azzurra nella categoria juniores. La squadra è molto giovane, ma ha grossi margini di crescita e dal alcune ragazze ci si aspetta molto il prossimo anno: l'atleta da seguire maggiormente resta comunque la cubana Arlenis Sierra che con un anno di esperienza in Europa alle spalle, può puntare a qualcosa di importante nel 2018; l'Astana resta comunque una formazione globale con atlete kazake ed una forte componente proveniente dall'America Latina.
Cresce la Valcar, tanto in gioco tra BePink e Russia
Il 2018 sarà anche l'anno in cui la Valcar-PBM farà un ulteriore e notevole salto di qualità: la squadra di Elisa Balsamo quest'anno si è iscritta per la prima volta all'UCI ed è riuscita anche ad ottenere risultati interessanti in prove internazionali, per il prossimo anno invece ha confermato tutti i suoi talenti (compresa Chiara Consonni che debutterà tra le élite) ed in più si è rinforzata con acquisti di spessore, su tutti quello di Maria Giulia Confalonieri, sempre a caccia di quel successo che potrebbe farla sbloccare. In entrata ci sono anche le 23enni Ilaria Sanguineti e Asja Paladin che alzeranno leggermente un'età media altrimenti incredibilmente bassa.
La situazione della BePink-Cogeas di Walter Zini invece è in certo senso legata a quella della Russia: la formazione lombarda, da sempre molto attenta alla questione cronometro e cronosquadre, ha stretot un accordo la promettente bergamasca Lisa Morzenti ma deve ancora definire la questione riguardante Olga Zabelinskaya. La 37enne russa, argento a cronometro a Rio 2016, non ha ancora rinnovato e Viatcheslav Ekimov, presidente della federazione russa, ha dichiarato un'intervista che c'era un progetto di creare una formazione nel paese (legata alla Gazprom-RusVelo?) incentrata su di lei e su altre atlete del paese: la regia dell'operazione sarebbe quella di Ruben Contreras, titolare di Cogeas che era appunto sponsor della BePink. Un progetto la sua realizzazione è tutta da dimostrare, visto anche il poco tempo a disposizione: possibile quindi che avremo solo una BePink un po' più russa che in passato, ma sempre con una forte componente italiana. Progetto italo-russo è anche quello del Team Zhiraf di Svetlana Bubnenkova e Andrea Carlesi: quest'anno c'era la squadra élite legata alla Wilier-Selle Italia, il gruppo dovrebbe crescere ma per ora non si sa molto di più se non ché Guerciotti dovrebbe dare una mano come sponsor.
Le altre squadre italiane: addio alla Giusfredi, arriva la Eurotarget
Tra le altre formazioni di matrice italiana segnaliamo che l'Aromitalia-Vaiano e la Servetto-Giusta hanno tenuto in rosa la loro atleta di punta: la formazione toscana punterà sempre sulla lituana Rasa Leleivyte a cui verranno affiancate delle giovani italiane, il team astigiano invece punta forte sulla scalatrice colombiana Ana Cristina Sanabria anche in previsione di un Giro Rosa che si annuncia molto impegnativo dal punto di vista altimetrico. Capitana sudamericana anche per la Michela Fanini che aspetta una risposta dalla veterana Edwige Pitel, ma che intanto ha portato in Europa la venezuelana Lilibeth Chacón, 25enne che ha vinto recentemente i Giochi Bolivariani ed è stata seconda alla Vuelta a Colombia e terza alla Vuelta a Costa Rica: in rosa anche diverse giovani italiani, come accade anche per l'altra squadra "di famiglia", la Conceria Zabri-Fanini che ha confermato quasi tutte quelle già in rosa nel 2017.
Atlete giovani e italiane sono anche un marchio di fabbrica della Top Girls-Fassa Bortolo: il prossimo anno ci sarà il ritorno di Francesca Cauz che proprio con il team di Lucio Rigato ha vissuto il suo periodo migliore da atleta, suggestivo anche l'ingaggio di Vania Canvelli che quest'anno ha fatto vedere qualcosa di buono nonostante la giovanissima età. Cauz e Canvelli, così come Chiara Perini, arrivano dalla Giusfredi-Bianchi che purtroppo chiuderà a fine anno: anche lo scorso inverno il futuro della squadra era in bilico ma poi si riuscì ad andare avanti, stavolta invece il miracolo non è accaduto ma fortunatamente al momento sono sei le atlete che sono riuscite a trovare una nuova sistemazione. Per una squadra che chiude, ce n'è però una nuova che fa il salto da juniores a élite: la Eurotarget-Still Bike di Giovanni Fidanza sarà squadra UCI il prossimo anno con una rosa incentrata sulle sorelle Arianna e Martina Fidanza, ma voci vogliono nel mirino anche la giovane Nicole d'Agostin e le più rodate Beatrice Bartelloni e Ana Maria Covrig che altrimenti avrebbero rischiato di smettere; ed è anche per questo che c'è un grande bisogno di queste squadre.
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